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 Modulo 1. Apparato digerente

 1.1. Approccio alla sindrome addominale acuta Analisi Decisione del trattamento
 

1.1.1. Introduzione

 1.1.1.1. Epidemiologia delle coliche e fattori predisponenti
 1.1.1.2. Categorizzazione delle malattie che causano un quadro colico

 1.1.2. Metodi generali di analisi

 1.1.2.1. Storia clinica
 1.1.2.2. Valutazione dello stato generale e grado del dolore
 1.1.2.3. Misurazione delle costanti vitali, grado di disidratazione, grado di perfusione dei tessuti e stato delle mucose
 1.1.2.4. Auscultazione, palpazione e percussione dell'addome
 1.1.2.5. Esplorazione rettale
 1.1.2.6. Sondino naso-gastrico

 1.1.3. Metodologia diagnostica avanzata

 1.1.3.1. Biopatologia sanguigna nella diagnosi delle coliche
 1.1.3.2. Addominocentesi
 1.1.3.3. Ecografia, radiologia, endoscopia

 1.1.4. Decisione di trattamento: Medico o chirurgico? Quando rinviare

 1.2. Diagnostica per immagini ambulante dell’apparato digerente

 1.2.1. Introduzione alla diagnostica per immagini ambulante
 1.2.2. Basi tecniche

 1.2.2.1. Radiologia
 1.2.2.2. Ecografia

 1.2.3. Patologia orale
 1.2.4. Patologia esofagea
 1.2.5. Patologia addominale

 1.2.5.1. Apparato digerente

  1.2.5.1.1. Stomaco
  1.2.5.1.2. Intestino tenue
  1.2.5.1.3. Intestino crasso

 1.2.5.2. Cavità peritoneale

 1.3. Esame della cavità orale: Endodonzie

 1.3.1. Esame della testa
 1.3.2. Esplorazione della cavità orale
 1.3.3. Blocchi nervosi regionali per chirurgia ed estrazione dentale

 1.3.3.1. Nervo mascellare
 1.3.3.2. Nervo mandibolare
 1.3.3.3. Nervo infraorbitario
 1.3.3.4. Nervo mentoniero

 1.3.4. Esodonzie: Indicazioni e tecniche

 1.4. Malocclusioni, Tumori, Fratture mascellari e mandibolari, Patologia dell’articolazione temporo-mandibolare

 1.4.1. Malocclusioni: Limatura

 1.4.1.1. Alterazioni di usura

 1.4.2. Tumori Classificazione
 1.4.3. Fratture mascellari e mandibolari: Riparazione
 1.4.4. Patologia dell’articolazione temporo-mandibolare

 1.4.4.1. Alterazioni e segni clinici
 1.4.4.2. Esame e diagnosi
 1.4.4.3. Trattamento e prognosi

 1.5. Malattie dell’esofago e dello stomaco

 1.5.1. Esofago

 1.5.1.1. Ostruzione esofagea
 1.5.1.2. Esofagite
 1.5.1.3. Altre alterazioni dell’esofago

 1.5.2. Stomaco

 1.5.2.1. Ulcera gastrica
 1.5.2.2. Impatto gastrico
 1.5.2.3. Carcinoma a cellule squamose
 1.5.2.4. Altre alterazioni dello stomaco

 1.6. Malattie all’intestino tenue

 1.6.1. Ostruzione semplice
 1.6.2. Enterite prossimale
 1.6.3. Malattia infiammatoria intestinale
 1.6.4. Linfoma intestinale
 1.6.5. Alterazioni strangolanti
 1.6.6. Altre alterazioni dell’intestino tenue

 1.7. Malattie all’intestino crasso

 1.7.1. Impatto

 1.7.1.1. Colon maggiore
 1.7.1.2. Cieco
 1.7.1.3. Colon minore

 1.7.2. Spostamento del colon maggiore
 1.7.3. Colite
 1.7.4. Peritonite
 1.7.5. Enterolitiasi
 1.7.6. Altre alterazioni dell’intestino crasso

 1.8. Malattie del fegato e delle vie biliari

 1.8.1. Approccio al paziente con malattia epatica
 1.8.2. Disturbo epatico acuto
 1.8.3. Colangioepatite
 1.8.4.  Epatite cronica
 1.8.5. Neoplasie
 1.8.6. Altre alterazioni del fegato e delle vie biliari

 1.9. Malattie infettive e parassitarie dell’apparato digerente

 1.9.1. Malattie infettive dell’apparato digerente

 1.9.1.1. Salmonella
 1.9.1.2. Enteropatia proliferativa
 1.9.1.3. Clostridium
 1.9.1.4. Rotavirus
 1.9.1.5. Febbre del cavallo Potomac
 1.9.1.6. Coronavirus equino

 1.9.2. Malattie parassitarie dell’apparato digerente

 1.9.2.1. Miasi gastrointestinale
 1.9.2.2. Protozoosi intestinali
 1.9.2.3. Cestodi intestinali
 1.9.2.4. Nematodi intestinali

 1.10. Trattamento della colica medica sul campo

 1.10.1. Gestione del paziente con dolore colico
 1.10.2. Controllo del dolore nei pazienti con coliche
 1.10.3. Fluidoterapia e supporto cardiovascolare
 1.10.4. Trattamento dell’endotossiemia

Modulo 2. Apparato cardio-respiratorio e vascolare

 2.1. Valutazione clinica del sistema respiratorio e metodi diagnostici

 2.1.1. Analisi del sistema respiratorio
 2.1.2. Prelievo di campioni del tratto respiratorio:

 2.1.2.1. Campioni della cavità nasale, faringe e tasche gutturali
 2.1.2.2. Aspirazione tracheale e lavaggio broncoalveolare
 2.1.2.3. Toracentesi

 2.1.3. Endoscopia

 2.1.3.1. Endoscopia statica e dinamica delle vie aeree superiori
 2.1.3.2. Sinuscopia

 2.1.4. Radiologia

 2.1.4.1. Cavità nasale, faringe e tasche gutturali
 2.1.4.2. Laringe e trachea

 2.1.5. Ecografia

 2.1.5.1. Tecnica dell’ecografia
 2.1.5.2. Effusione pleurale
 2.1.5.3. Atelettasia, consolidamento e masse
 2.1.5.4. Pneumotorace

 2.2. Malattie alle vie superiori I (narici, cavità nasale e seni paranasali)

 2.2.1.  Malattie e patologie che colpiscono la zona rostrale/delle narici

 2.2.1.1. Presentazione cliniche e diagnosi
 2.2.1.2. Ateroma - Cisti di inclusione epidermica

 2.2.1.2.1. Trattamento

 2.2.1.3 Piega dell'ala ridondante
 

2.2.1.3.1 Trattamento

 2.2.2.  Malattie e patologie che colpiscono la cavità nasale

 2.2.2.1. Tecniche diagnostiche
 2.2.2.2. Patologie del setto nasale
 2.2.2.3. Ematoma etmoidale

 2.2.3.  Malattie e patologie che colpiscono i seni paranasali

 2.2.3.1. Presentazione cliniche e tecniche diagnostiche
 2.2.3.2. Sinusite

  2.2.3.2.1. Sinusite primaria
  2.2.3.2.2. Sinusite secondaria

 2.2.3.3. Cisti dei seni paranasali
 2.2.3.4. Neoplasie dei seni paranasali

 2.2.4.  Approcci dei seni paranasali

 2.2.4.1. Trapanazione Riferimenti anatomici e tecnici
 2.2.4.2. Sinusite
 2.2.4.3. Sinuscopia
 2.2.4.4. Alveoli o lembi ossei dei seni paranasali
 2.2.4.5. Complicazioni associate

 2.3. Malattie alle vie superiori II (laringe e faringe)

 2.3.1.  Malattie e patologie che colpiscono la faringe-nasofaringe

 2.3.1.1. Patologie anatomiche

  2.3.1.1.1. Tessuto cicatrizzale nella nasofaringe
  2.3.1.1.2. Masse nella nasofaringe
  2.3.1.1.3. Trattamenti

 2.3.1.2. Patologie funzionali

  2.3.1.2.1. Dislocazione Dorsale del Palato Molle (DDPB)

   2.3.1.2.1.1. DDPB intermittente
   2.3.1.2.1.2. DDPB permanente
   2.3.1.2.1.3. Trattamenti chirurgici e non

  2.3.1.2.2. Collasso faringeo rostrale
  2.3.1.2.3. Collasso nasofaringeo dorsale/laterale

 2.3.1.3. Patologie della nasofaringe nei puledri

  2.3.1.3.1. Atresia della coane
  2.3.1.3.2. Palatoschisi
  2.3.1.3.3. Disfunzione nasofaringea

 2.3.2. Malattie e patologie che colpiscono la laringe

 2.3.2.1. Neuropatia laringea ricorrente (Emiplegia laringea)

  2.3.2.1.1. Diagnosi
  2.3.2.1.2. Gradazione
  2.3.2.1.3. Trattamento e complicazioni associate

 2.3.2.2. Collasso delle corde vocali
 2.3.2.3. Paralisi laringea bilaterale
 2.3.2.4. Displasia cricofaringea-laringea (difetti del quarto arco branchiale)
 2.3.2.5. Collasso dell'apice del processo cornicolato
 2.3.2.6. Deviazione mediale delle pieghe ariepiglottiche
 2.3.2.7. Condropatia delle cartilagini aritenoidi
 2.3.2.8. Patologie nella mucosa delle cartilagini aritenoidi
 2.3.2.9. Patologie che colpiscono l’epiglottide

  2.3.2.9.1. Intrappolamento epiglottico
  2.3.2.9.2. Epiglottide acuta
  2.3.2.9.3. Cisti sebacea
  2.3.2.9.4. Granuloma sebaceo
  2.3.2.9.5. Ascesso epiglottico dorsale
  2.3.2.9.6. Ipoplasia, flaccidezza, deformazione dell’epiglottide
  2.3.2.9.7. Retroversione dell’epiglottide

2.4. Malattie delle tasche gutturali e della trachea: Tracheotomia

 2.4.1  Malattie e patologie che colpiscono le tasche gutturali

 2.4.1.1. Timpanismo

  2.4.1.1.1. Ostruzione funzionale della nasofaringe negli adulti

 2.4.1.2. Empiema
 2.4.1.3. Micosi
 2.4.1.4. Traumi - Rottura dei muscoli retto ventrali
 2.4.1.5. Osteoartropatia dell’articolazione temporo-mandibolare
 2.4.1.6. Altre patologie

 2.4.2. Malattie e patologie che colpiscono la trachea

 2.4.2.1. Traumi
 2.4.2.2. Collasso tracheale
 2.4.2.3. Stenosi tracheale
 2.4.2.4. Corpi estranei
 2.4.2.5. Masse intraluminali

 2.4.3. Chirurgia della trachea

 2.4.3.1. Tracheotomia e tracheostomia (temporale)
 2.4.3.2. Tracheostomia permanente
 2.4.3.3. Altre chirurgia alla trachea

 2.5. Malattie infiammatorie delle vie respiratorie inferiori

 2.5.1. Introduzione: funzionalità delle vie respiratorie inferiori
 2.5.2. Asma equina

 2.5.2.1. Eziologia e classificazione
 2.5.2.2. Epidemiologia
 2.5.2.3. Classificazione
 2.5.2.4. Fisiopatologia
 2.5.2.5. Segni clinici
 2.5.2.6. Metodi diagnostici
 2.5.2.7. Opzioni terapeutiche
 2.5.2.8. Prognosi
 2.5.2.9. Prevenzione

 2.5.3. Emorragia polmonare indotta dall’esercizio

 2.5.3.1. Eziologia
 2.5.3.2. Epidemiologia
 2.5.3.3. Fisiopatologia
 2.5.3.4. Segni clinici
 2.5.3.5. Metodi diagnostici
 2.5.3.6. Opzioni terapeutiche
 2.5.3.7. Prognosi

 2.6. Malattie infettive batteriche e fungine delle vie aeree

 2.6.1. Parotite equina: Infezione da Streptococcus equi
 2.6.2. Polmonite batterica e pleuropolmonite
 2.6.3. Polmonite fungina

 2.7. Polmonite di origine mista: Malattie infettive virali delle vie aeree e tumori

 2.7.1. Polmonite interstiziale e fibrosi polmonare
 2.7.2. Herpes virus equino I, IV e V
 2.7.3. Influenza equina
 2.7.4. Tumori del sistema respiratorio

 2.8. Analisi dell’apparato cardiovascolare, elettrocardiografia ed ecocardiografia

 2.8.1. Anamnesi e esame clinico
 2.8.2. Principi base dell’elettrocardiografia
 2.8.3. Tipi di elettrocardiografia
 2.8.4. Interpretazione dell’elettrocardiogramma
 2.8.5. Principi base dell’ecocardiografia
 2.8.6. Piani ecocardiografici

 2.9. Alterazioni cardiache strutturali

 2.9.1. Congenite

 2.9.1.1. Comunicazione interventricolare

 2.9.2. Acquisite

 2.9.2.1. Insufficienza aortica
 2.9.2.2. Insufficienza mitrale
 2.9.2.3. Insufficienza tricuspidale
 2.9.2.4. Fistola artero-cardiaca

 2.10. Aritmie

 2.10.1. Aritmie sopraventricolari
 2.10.2. Aritmie ventricolari
 2.10.3. Alterazioni della conduzione

Modulo 3. Sistema emopoietico, immunologia e nutrizione

 3.1. Interpretazione analitica: emogramma sanguigno e biochimica serica
 

3.1.1. Considerazioni generali per l’interpretazione degli esami sanguigni

 3.1.1.1. Dati essenziali del paziente
 3.1.1.2. Raccolta e trattamento dei campioni

 3.1.2. Interpretazione dell’emogramma sanguigno:

 3.1.2.1. Serie rossa
 3.1.2.2. Serie bianca
 3.1.2.3. Serie piastrinica
 3.1.2.4. Striscio

 3.1.3. Interpretazione della biochimica serica o plasmatica

 3.1.3.1. Elettroliti
 3.1.3.2. Bilirubina
 3.1.3.3. Creatinina, azoto ureico nel sangue (BUN), Urea e dimetilarginina simmetrica (SDMA)
 3.1.3.4. Proteine: albumina e globuline
 3.1.3.5. Proteine da fase acuta: fibrinogeno, amiloide sierica A
 3.1.3.6. Enzimi
 3.1.3.7. Glucosio
 3.1.3.8. Bicarbonato
 3.1.3.9. Lattato
 3.1.3.10. Trigliceridi e acidi biliari

 3.2. Patologie del sistema emopoietico

 3.2.1. Anemia emolitica

 3.2.1.1. Anemia emolitica autoimmune
 3.2.1.2. Anemia equina infettiva
 3.2.1.3. Piroplasmosi
 3.2.1.4. Altre cause

 3.2.2. Anemia emorragica

 3.2.2.1. Emoperitoneo ed emotorace
 3.2.2.2. Perdite gastrointestinali
 3.2.2 3. Perdite con altra origine
 

3.2.3. Anemie non rigenerative

 3.2.3.1. Anemia per carenza di ferro
 3.2.3.2. Anemia per infiammazione/infezione cronica
 3.2.3.3. Anemia aplastica

 3.2.4. Alterazioni della coagulazione

 3.2.4.1. Alterazioni delle piastrine:

  3.2.4.1.1. Trombocitopenia
  3.2.4.1.2. Alterazioni funzionali delle piastrine

 3.2.4.2. Alterazioni dell’emostasi secondaria

  3.2.4.2.1. Ereditarie
  3.2.4.2.2. Acquisite

 3.2.4.3. Trombocitosi
 3.2.4.4. Disordini linfoproliferativi
 3.2.4.5. Coagulazione intravascolare disseminata (CID)

 3.3. Shock settico

 3.3.1. Infiammazione sistemica e sindrome della risposta infiammatoria sistemica (SIRS)
 3.3.2. Cause di endotossiemia equina
 3.3.3. Meccanismi fisiopatologici
 3.3.4. Shock settico

 3.3.4.1. Cambi emodinamici
 3.3.4.2. Disfunzione multiorganica

 3.3.5. Segni clinici di endotossiemia e shock settico
 3.3.6. Diagnosi
 3.3.7. Gestione

 3.3.7.1. Inibitori della liberazione di endotossine
 3.3.7.2. Assorbimento e inibizione delle endotossine
 3.3.7.3. Inibizione dell’attivazione cellulare
 3.3.7.4. Inibizione della sintesi dei mediatori infiammatori
 3.3.7.5. Altre terapie specifiche
 3.3.7.6. Trattamento di supporto

3.4. Trattamento delle alterazioni emopoietiche: Terapia trasfusionale

 

3.4.1. Indicazioni per la trasfusione di sangue
3.4.2. Indicazioni per la trasfusione di plasma
3.4.3. Indicazioni per la trasfusione di piastrine
3.4.4. Selezione del donante e prove di compatibilità
3.4.5. Tecnica di raccolta del sangue intero e trattamento del plasma
3.4.6. Somministrazione dei prodotti sanguigni

 

3.4.6.1. Volume di somministrazione
3.4.6.2. Tecnica di somministrazione
3.4.6.3. Monitoraggio delle reazioni avverse

 

3.5. Alterazioni del sistema immunitario Allergie

 

3.5.1. Tipi di ipersensibilità
3.5.2. Patologie associate all’ipersensibilità

 

3.5.2.1. Reazione anafilattica
3.5.2.2. Porpora emorragica

 

3.5.3. Autoimmunità
3.5.4. Immunodeficienze più importanti negli equini

 

3.5.4.1. Prove diagnostiche
3.5.4.2. Immunodeficienze primarie
3.5.4.3. Immunodeficienze secondarie

 

3.5.5. Immunomodulatori

 

3.5.5.1. Immunostimolanti
3.5.5.2. Immunosoppressori

 

3.6. Principi base della nutrizione I

 

3.6.1. Fisiologia del tratto gastrointestinale

 

3.6.1.1. Cavità orale, esofago, stomaco
3.6.1.2. Intestino tenue
3.6.1.3. Intestino crasso

 

3.6.2. I componenti della dieta, i nutrienti

 

3.6.2.1. L’acqua
3.6.2.2. Proteine e amminoacidi
3.6.2.3. Carboidrati
3.6.2.4. Grassi e acidi grassi
3.6.2.5. Minerali e vitamine

 

3.6.3. Stima del peso e condizione corporea del cavallo

 

3.7. Principi base della nutrizione II

 

3.7.1. Energia e fonti energetiche disponibili

 

3.7.1.1. Foraggio
3.7.1.2. Amidi
3.7.1.3. Grassi

 

3.7.2. Percorsi di produzione di energia metabolica
3.7.3. Necessità energetica del cavallo

 

3.7.3.1. Il mantenimento
3.7.3.2. Per l'allevamento e la crescita
3.7.3.3. Per il cavallo sportivo

 

3.8. Nutrizione del cavallo cachettico

 

3.8.1. Risposta metabolica
3.8.2. Esame fisico e segni clinici
3.8.3. Analisi del sangue
3.8.4. Diagnosi differenziale
3.8.5. Fabbisogno nutrizionale

 

3.9. Uso di probiotici, prebiotici e piante medicinali

 

3.9.1. Il ruolo del microbiota nell’intestino crasso
3.9.2. Probiotici, prebiotici e simbiotici
3.9.3. Uso delle piante medicinali

 

3.10. Uso razionale di antibiotici Resistenze batteriche

 

3.10.1. Uso responsabile degli antibiotici
3.10.2. Nuove terapie antibiotiche
3.10.3. Meccanismi di resistenza
3.10.4. Principali patogeni multiresistenti

 Modulo 4. Apparato locomotore

 4.1. Analisi e diagnosi della zoppia

 4.1.1. Introduzione

 4.1.1.1. Definizione di zoppia
 4.1.1.2. Cause e tipi di zoppia
 4.1.1.3  Sintomi della zoppia

 4.1.2. Esame statico della zoppia

 4.1.2.1 Storia clinica
 4.1.2.2 Approccio al cavallo e esame generale

  4.1.2.2.1 Esame visivo: stato generale e conformazione
  4.1.2.2.2 Esame fisico statico, palpazione, percussione e flessione

 4.1.3. Esame dinamica della zoppia

 4.1.3.1 Esame in movimento
 4.1.3.2 Test di flessione
 4.1.3.3 Valutazione e quantificazione della zoppia: Metodi obiettivi e soggettivi
 4.1.3.4 Introduzione ai blocchi anestetici neurali

 4.1.4. Introduzione ai metodi diagnostici complementari

 4.2. Blocchi anestetici neurali

 4.2.1. Analgesia loco-regionale diagnostica: introduzione

 4.2.1.1. Considerazioni generali e requisiti pre-diagnostici
 4.2.1.2. Tipologie di blocco e tecnica di iniezione
 4.2.1.3. Farmaci utilizzati
 4.2.1.4. Scelta dei blocchi
 4.2.1.5. Approccio al paziente

  4.2.1.4.1. Gestione e preparazione del paziente
  4.2.1.4.2. Contenimento chimico

 4.2.1.6. Valutazione dei risultati

  4.2.1.5.1. Valutazione soggettiva
  4.2.1.5.2. Valutazione oggettiva

 4.2.1.7. Complicazioni

 4.2.2. Blocchi anestetici perineurali

 4.2.2.1. Analgesia perineurali negli arti anteriori
 4.2.2.2. Analgesia perineurali negli arti posteriori

 4.2.3. Blocchi anestetici regionali
 4.2.4. Blocchi anestetici intrasinoviali

 4.2.4.1. Blocchi intrarticolari
 4.2.4.2. Blocchi di borse e guaine tendinee

 4.3. Diagnostica per immagini della zoppia

 4.3.1. Introduzione alla diagnostica per immagini ambulante
 4.3.2. Basi tecniche

 4.3.2.1. Radiologia
 4.3.2.2. Ecografia
 4.3.2.3. Tecniche avanzate

  4.3.2.3.1. Scintigrafia
  4.3.2.3.2. Risonanza magnetica
  4.3.2.3.3. Tomografia computerizzata

 4.3.3. Diagnosi di patologia ossea
 4.3.4. Diagnosi di patologia articolare
 4.3.5. Diagnosi di patologia ai tendini e legamenti

 4.4. Patologie dello scheletro assiale: Diagnosi e trattamento

 4.4.1. Introduzione alla patologie dello scheletro assiale
 4.4.2. Analisi dello scheletro assiale
 4.4.3. Diagnosi della colonna cervicale
 4.4.4. Diagnosi della colonna toraco-lombare e sacro iliaca
 4.4.5. Trattamento delle patologie dello scheletro assiale

 4.5. Malattia degenerativa articolare, Artrite traumatica e osteoartrite postraumatica: Eziologia, diagnosi e trattamento

 4.5.1. Anatomia e fisiologia delle articolazioni
 4.5.2. Definizione di malattia degenerativa articolare
 4.5.3. Lubrificazione e riparazione della cartilagine
 4.5.4. Manifestazioni della malattia degenerativa articolare

 4.5.4.1. Lesioni acute
 4.5.4.2. Lesioni per fatica cronica

 4.5.5. Diagnosi della malattia degenerativa articolare

 4.5.5.1. Esame clinico
 4.5.5.2. Esame obiettivo e soggettivo della zoppia
 4.5.5.3. Anestesia diagnostica
 4.5.5.4. Diagnostica per immagini

  4.5.5.4.1. Radiologia
  4.5.5.4.2. Ecografia
  4.5.5.4.3. Risonanza magnetica e tomografia assiale computerizzata
  4.5.5.4.3. Nuove tecnologie

 4.5.6. Trattamento della malattia degenerativa articolare

 4.5.6.1. Antinfiammatori non steroidei
 4.5.6.2. Antinfiammatori steroidei
 4.5.6.3. Acido ialuronico
 4.5.6.4. Glicosaminoglicani
 4.5.6.5. Pentosano
 4.5.6.6. Terapia biologiche

  4.5.6.6.1. Siero autologo condizionato
  4.5.6.6.2. Plasma ricco di piastrine
  4.5.6.6.3. Cellule staminali

 4.5.6.8. Supplementi orali

 4.6. Tendinite, desmite e patologie di strutture annesse

 4.6.1. Anatomia applicata e fisiopatologia del danno tendineo
 4.6.2. Alterazioni dei tendini, legamenti e strutture associate

 4.6.2.1. Tessuti molli del pastorale
 4.6.2.2. Tendine flessore digitale superficiale (TFDS)
 4.6.2.3. Tendine flessore digitale profondo (TFDP)
 4.6.2.4. Legamento accessorio inferiore del TFDSP
 4.6.2.5. Legamento sospensore del nodello (LS)

  4.6.2.5.1. Parte prossimale del LS
  4.6.2.5.2. Corpo del LS
  4.6.2.5.3. Rami del LS

 4.6.2.6. Canale carpico e guaina carpica
 4.6.2.7. Guaina tarsica
 4.6.2.8. Fascite plantare
 4.6.2.9. Borsite

 4.6.3.  Gestione delle lesioni ai tendini e legamenti

 4.6.3.1. Terapia medica
 4.6.3.2. Terapie rigenerative

  4.6.3.2.1. Terapie con cellule staminali e midollo osseo
  4.6.3.2.2. Terapia con plasma ricco di piastrine

 4.6.3.3. Onde d’urto e altre terapie fisiche
 4.6.3.4. Terapie chirurgiche
 4.6.3.5. Riabilitazione e linee guida per ritorno al lavoro

 4.7. Fratture. Sequestro osseo

 4.7.1. Primo approccio alle fratture, considerazioni generali:  Sequestro osseo

 4.7.1.1. Introduzione

  4.7.1.1.1. Prime attenzioni alle fratture nei cavalli
  4.7.1.1.2. Selezione di casi, considerazioni generali
  4.7.1.1.3. Immobilizzazione delle fratture a seconda della localizzazione

 4.7.1.2. Trasporto

  4.7.1.2.1. Il trasporto di un paziente equino per il trattamento delle fratture

 4.7.1.3. Prognosi
 4.7.1.4. Sequestro osseo

 4.7.2.  Linee guida di riabilitazione e ritorno al lavoro

 4.7.2.1. Nelle fratture
 4.7.2.2. Nel sequestro osseo

 4.8. Laminite

 4.8.1.  Fisiopatologia della laminite
 4.8.2.  Clinica della laminite
 4.8.3.  Diagnosi della laminite

 4.8.3.1. Esame fisico
 4.8.3.2. Diagnostica per immagini
 4.8.3.3. Valutazione endocrina e metabolica

 4.8.4. Trattamento medico della laminite

4.8.4.1. Antinfiammatori
4.8.4.2. Farmaci vasoattivi
4.8.4.3. Analgesia
4.8.4.4. Ipotermia
4.8.4.5. Sepsi
4.8.4.6. Disfunzione della Pars Intemedia dell'ipofisi (PPID) e sindrome metabolica equina (SME)

 

4.8.5. Stabilizzazione della terza falange

 

4.8.5.1. Tecniche di supporto dello zoccolo
4.8.5.2. Ferratura terapeutica

 

4.8.6. Trattamento della laminite

 

4.8.6.1. Uso del gesso
4.8.6.2. Tenotomia del FDP
4.8.6.3. Resezione della parete dorsale
4.8.6.4. Complicazioni

 

4.8.7. Laminite cronica
4.8.8. Prevenzione della laminite

 

4.9. Chirurgia ortopedica sul campo

 

4.9.1. Fratture dei metacarpi/metatarsi rudimentali

 

4.9.1.1. Storia clinica, sintomatologia, diverse presentazioni
4.9.1.2. Tecniche diagnostiche
4.9.1.3. Processo decisionale, trattamento ottimale
4.9.1.4. Trattamento chirurgico
4.9.1.5. Complicazioni chirurgiche
4.9.1.6. Terapie post-operatorie
4.9.1.7. Linee guida di riabilitazione e ritorno al lavoro

 

4.9.2. Desmotomia

 

4.9.2.1. Indicazioni e storia clinica
4.9.2.2. Processo decisionale
4.9.2.3. Trattamento chirurgico
4.9.2.4. Complicazione della desmotomia
4.9.2.5. Terapie post-operatorie
4.9.2.6. Linee guida di riabilitazione e ritorno al lavoro

 

4.9.3. Neurectomia

 

4.9.3.1. Indicazioni
4.9.3.2. Considerazioni pre-chirurgiche, implicazioni
4.9.3.3. Tecnica chirurgica
4.9.3.4. Complicazioni
4.9.3.5. Terapie post-operatorie
4.9.3.7. Linee guida di riabilitazione e ritorno al lavoro

 

4.10. Miopatia nel cavallo

 

4.10.1. Malattie genetiche e congenite

 

4.10.1.1. Miotonia
4.10.1.2. Miopatia per accumulo di polisaccaridi
4.10.1.3. Ipertermia maligna
4.10.1.4. Paralisi periodica iperkaliemica

 

4.10.2. Alterazioni traumatiche e irritative

 

4.10.2.1. Miopatia fibrosa
4.10.2.2. Contusioni e lacerazioni
4.10.2.3. Iniezioni intramuscolari irritanti

 

4.10.3. Malattie infettive

 

4.10.3.1. Ascessi
4.10.3.2. Miosite clostridiale

 

4.10.4. Malattie ischemiche

 

4.10.4.1. Miosite post-anestetica

 

4.10.5. Malattie nutrizionali

 

4.10.5.1. Malnutrizione
4.10.5.2. Alterazioni della vitamina E e selenio
4.10.5.3. Atrofia cachettica

 

4.10.6. Patologie associate all'esercizio

 

4.10.6.1. Rabdomiolisi acuta da sforzo
4.10.6.2. Rabdomiolisi ricorrente da sforzo
4.10.6.3. Atrofia ipocinetica

 Modulo 5. Patologie chirurgiche della pelle e strutture ausiliarie

 5.1. Analisi e tipi di ferita
 

5.1.1. Anatomia
 5.1.2. Valutazione iniziale, trattamento di emergenza
 5.1.3. Classificazione delle ferite
 5.1.4. Processo di cicatrizzazione
 5.1.5. Fattori che condizionano l’infezione e la cicatrizzazione delle ferite
 5.1.6. Cicatrizzazione al primo e secondo tentativo

 5.2. Tecniche di gestione dei tessuti, emostasi e sutura

 5.2.1. Incisione e dissezione dei tessuti
 5.2.2. Emostasi

 5.2.2.1. Emostasi meccanica
 5.2.2.2. Legature
 5.2.2.3. Laccio emostatico
 5.2.2.4. Elettrocoagulazione
 5.2.2.5 Emostasi chimica

 5.2.3. Gestione dei tessuti, irrigazione e aspirazione
 5.2.4. Materiali usati per la sutura

 5.2.4.1. Strumenti
 5.2.4.2. Selezione del materiale per la sutura
 5.2.4.3. Aghi
 5.2.3.4. Drenaggi

 5.2.5. Approccio alla sutura di ferite
 5.2.6. Modelli di sutura

 5.3. Bendaggi

 5.3.1. Materiali e tipi di bendaggi
 5.3.2. Bendaggio dello zoccolo
 5.3.3. Bendaggio dell’estremità distale
 5.3.4. Bendaggio dell’estremità completa
 5.3.5. Gesso in fibra di vetro: Applicazione e peculiarità negli animali giovani

5.4. Riparazione di ferite acute

 5.4.1. Medicazione per il trattamento di ferite
 5.4.2. Sbrigliamento
 5.4.3. Enfisema secondario a ferite
 5.4.4. Terapia per pressione negativa
 5.4.5. Tipi di trattamento topico

 5.5. Riparazione e gestione di ferite croniche e/o infette

 5.5.1. Particolarità delle ferite croniche e infette
 5.5.2. Cause di ferite croniche
 5.5.3. Gestione di ferite severamente contaminate
 5.5.4. Benefici del laser
 5.5.5. Terapia larvale
 5.5.6. Trattamento di fistole cutanee

 5.6. Trattamento di ferite allo zoccolo: Perfusione regionale e intraossea di antibiotici

 5.6.1. Ferite allo zoccolo

 5.6.1.1. Ferite al solco coronario
 5.6.1.2. Ferite al tallone
 5.6.1.3. Ferite da perforazione sul palmo

 5.6.2. Perfusione di antibiotici

 5.6.2.1. Perfusione regionale
 5.6.2.2. Perfusione intraossea

 5.7. Gestione e riparazione di ferite sinoviali e lavaggio articolare

 5.7.1. Fisiopatologia dell’infezione sinoviale
 5.7.2. Epidemiologia e diagnosi delle infezioni sinoviali da ferita
 5.7.3. Trattamento di ferite sinoviali: Lavaggio articolare
 5.7.4. Prognosi delle ferite sinoviali

 5.8. Gestione e riparazione delle lacerazioni tendinee

 5.8.1. Introduzione, anatomia, implicazioni anatomiche
 5.8.2. Cura iniziale, esame della lesione, immobilizzazione
 5.8.3. Selezione del caso: chirurgico o trattamento conservatore
 5.8.4. Riparazione chirurgica delle lacerazioni tendinee
 5.8.5. Linee guida di riabilitazione e ritorno al lavoro dopo tenorrafia

5.9. Chirurgia ricostruttiva e innesti cutanei

 5.9.1. Principi di chirurgia basica e ricostruttiva

 5.9.1.1. Linee di tensione cutanea
 5.9.1.2. Orientamento dell’incisione, modelli di sutura
 5.9.1.3. Tecniche di liberazione di tensione e plastiche

 5.9.2. Chiusura di difetti cutanei di diverse forme
 5.9.3. Innesti cutanei

 5.10. Trattamento della granulazione cicatriziale esuberante: Sarcoidosi, Ustioni

 5.10.1. Cause di apparizione della granulazione esuberante
 5.10.2. Trattamento della granulazione esuberante
 5.10.3. Apparizione di sarcoidosi nelle ferite

 5.10.3.1. Tipi di sarcoidosi associata alle ferite
 

 Modulo 6. Patologie mediche della pelle Sistema endocrino

 6.1. Approssimazione clinica e prove diagnostiche in dermatologia equina

 6.1.1. Cartella clinica
 6.1.2. Raccolta di campioni e principali metodi diagnostici
 6.1.3. Altre tecniche di diagnosi specifica

 6.2. Malattie batteriche e virali della pelle

 6.2.1. Malattie batteriche
 6.2.2. Malattie virali

 6.3. Malattie fungine e parassitarie della pelle

 6.3.1. Malattie fungine
 6.3.2. Malattie parassitarie

 6.4. Malattie allergiche, immunomediate e irritanti delle pelle

 6.4.1. Ipersensibilità: tipologie
 6.4.2. Allergia alle punture di insetti
 6.4.3. Vasculite e altre reazioni immunomediate
 6.4.4. Altri tumori cutanei

 6.5. Malattie congenite e sindrome in dermatologia equina

 6.5.1. Astenia regionale equina ereditaria (HERDA), epidermolisi bollosa e altre condizioni congenite
 6.5.2. Miscellanea

 6.6. Neoplasie cutanee

 6.6.1. Sarcoidosi
 6.6.2. Tumori melanocitici
 6.6.3. Carcinoma a cellule squamose
 6.6.4.  Mastocitomi
 6.6.5. Linfomi

 6.7. Alternative al trattamento medico delle neoplasie

 6.7.1. Elettroporazione ed elettrochemioterapia
 6.7.2. Immunoterapia
 6.7.3. Radioterapia
 6.7.4. Fototerapia dinamica
 6.7.5. Crioterapia
 6.7.6. Altre terapie

 6.8. Sistema endocrino I

 6.8.1. Disfunzione della porzione intermedia della ghiandola pituitaria
 6.8.2. Sindrome metabolica equina
 6.8.3. Pancreas endocrino
 6.8.4. Insufficienza drenale

 6.9. Sistema endocrino II

 6.9.1. La ghiandola tiroidea
 6.9.2. Disturbo del calcio
 6.9.3. Disturbo del magnesio
 6.9.4. Disturbo del fosforo

 6.10. Gestione nutrizionale del cavallo obeso

 6.10.1. Valutazione della condizione corporea
 6.10.2. Riduzione del peso e restrizione calorica
 6.10.3. Intervento farmacologico
 6.10.4. Esercizio
 6.10.5. Mantenimento

Modulo 7. Sistema nervoso e oftalmologia

 7.1. Localizzazione neuroatomica delle lesioni neurologiche nel cavallo

 7.1.1. Particolarità neuroatomiche del cavallo
 7.1.2. Storia clinica
 7.1.3. Protocollo di analisi neurologica

 7.1.3.1. Valutazione della testa: Comportamento, coscienza, posizione e coppie craniche
 7.1.3.2. Valutazione della postura e della funzione motoria: Graduazione dei disturbi
 7.1.3.3. Valutazione del collo e del membro toracico
 7.1.3.4. Valutazione del tronco e del membro pelvico
 7.1.3.5. Valutazione della coda e dell’ano

 7.1.4. Metodologia diagnostica complementare

 7.2. Alterazioni che colpiscono la corteccia celebrale e il tronco encefalico

 7.2.1. Regolazione dello stato di coscienza
 7.2.2. Traumatismo cranico

 7.2.2.1. Eziopatogenesi
 7.2.2.2. Sintomi e sindromi
 7.2.2.3. Diagnosi
 7.2.2.4. Trattamento
 7.2.2.5. Prognosi

 7.2.3. Encefalopatia metabolica

 7.2.3.1. Encefalopatia epatica

 7.2.4. Convulsioni ed epilessia

 7.2.4.1. Tipi di quadro convulsivo
 7.2.4.2. Tipi di epilessia (classificazione ILAE-International League Against Epilepsia)
 7.2.4.3. Trattamento

 7.2.5. Narcolessia

 7.3. Alterazioni celebrali o vestibolari

 7.3.1. Coordinazione ed equilibrio
 7.3.2. Sindrome celebrale

 7.3.2.1. Abiotrofia cerebellare

 7.3.3. Sindrome vestibolare

 7.3.3.1. Quadro periferico
 7.3.3.2. Quadro centrale
 7.3.3.3. Trauma cranico e sindrome vestibolare
 7.3.3.4. Osteoartropatia temporoioidea

 7.4. Alterazioni midollari

 7.4.1. Mielopatia stenotica cervicale

 7.4.1.1. Eziopatogenesi
 7.4.1.2. Sintomatologia e analisi neurologica
 7.4.1.3. Diagnosi
 7.4.1.4. Radiologia
 7.4.1.5. Mielografia
 7.4.1.6. Risonanza magnetica, tomografia assiale computerizzata, scintigrafia
 7.4.1.7. Trattamento

 7.4.2. Mieloencefalopatia degenerativa equina (EDM)
 7.4.3. Trauma spinale

 7.5. Infezioni batteriche, fungine e parassitarie del sistema nervoso

 7.5.1. Encefalite o encefalomielite batterica

 7.5.1.1. Agenti eziologici
 7.5.1.2. Sintomatologia
 7.5.1.3. Diagnosi
 7.5.1.4. Trattamento

 7.5.2. Encefalite fungina
 7.5.3. Encefalomielite protozoaria equina (EPM)

 7.5.3.1. Eziopatogenesi
 7.5.3.2. Sintomatologia
 7.5.3.3. Diagnosi
 7.5.3.4. Trattamento

 7.5.4. Meningite batterica verminosa

 7.5.4.1. Eziopatogenesi
 7.5.4.2. Sintomatologia
 7.5.4.3. Diagnosi e Trattamento

7.6. Infezioni virali del sistema nervoso

 7.6.1. Encefalomielite Equina per Herpes virus di tipo -1 (EHV-1)

 7.6.1.1. Eziopatogenesi
 7.6.1.2. Quadro clinico
 7.6.1.3. Diagnosi
 7.6.1.4. Trattamento

 7.6.2. Encefalomielite da Virus del Nilo Occidentale

 7.6.2.1. Eziopatogenesi
 7.6.2.2. Quadro clinico
 7.6.2.3. Diagnosi
 7.6.2.4. Trattamento

 7.6.3. Rabbia

 7.6.3.1. Eziopatogenesi
 7.6.3.2. Quadro clinico
 7.6.3.3. Diagnosi
 7.6.3.4. Trattamento

 7.6.4. Malattia di Borna, virus Hendra e altre encefaliti virali

 7.7. Analisi oculare Blocco nervoso oculare e collocamento nel catetere sotto la palpebra

 7.7.1. Anatomia e fisiologia del bulbo oculare
 7.7.2. Blocco nervoso oculare
 7.7.3. Analisi oculistica
 7.7.4. Prove diagnostiche basiche
 7.7.5. Prove diagnostiche avanzate
 7.7.6. Collocamento del catetere sotto palpebra

 7.8. Patologie palpebrali: Perforazione oculare, Correzione dell'entropia

 7.8.1. Anatomia dei tessuti annessi
 7.8.2. Alterazioni delle palpebre
 7.8.3. Correzione dell'entropia
 7.8.4. Perforazione oculare

 7.9. Ulcere corneali

 7.9.1. Generalità e classificazione dell’ulcera corneale
 7.9.2. Ulcera semplice, complicata e grave
 7.9.3. Ulcera indolore
 7.9.4. Cheratite infettiva
 7.9.5. Chirurgia corneale

 7.10. Uveite e patologie mediche oculari

 7.10.1. Cheratite immunomediata
 7.10.2. Ascesso stromale
 7.10.3. Uveite ricorrente equina
 7.10.4. Alterazioni del cristallino
 7.10.5. Alterazioni del segmento posteriore e glaucoma
 7.10.6. Neoplasie

Modulo 8. Apparato riproduttivo e urinario

 8.1. Valutazione del sistema urinario
 

8.1.1. Parametri ematologici e biochimici relazionati con il sistema renale
 8.1.2. Uricemia
 8.1.3. Metodi diagnostici nel sistema urinario

 8.1.3.1. Ecografia del sistema urinario
 8.1.3.2. Endoscopia del sistema urinario
 8.1.3.3. Biopsia renale
 8.1.3.4. Test di privazione dell'acqua

 8.2. Patologie del sistema urinario

 8.2.1. Disturbo renale acuto

 8.2.1.1. Cause di insufficienza renale acuta
 8.2.1.2. Trattamento dell’insufficienza renale acuta

 8.2.2. Disturbo renale cronico

 8.2.2.1. Cause di insufficienza renale cronica
 8.2.2.2. Trattamento dell’insufficienza renale cronica

 8.2.3. Infezioni del tratto urinario

 8.2.3.1. Uretrite, cistite e pielonefrite e i loro trattamenti
 8.2.3.2. Trattamento delle Infezioni al tratto urinario

 8.2.4. Patologia ostruttiva del tratto urinario

 8.2.4.1. Tipi di patologia ostruttiva
 8.2.4.2. Trattamento

 8.2.5. Poliuria e polidipsia
 8.2.6. Incontinenza urinaria e disfunzioni della vescica
 8.2.7. Tumori del tratto urinario

 8.3. Patologie mediche genitali del maschio

 8.3.1. Introduzione alla patologia medica dello stallone
 8.3.2. Patologia testicolare nello stallone

 8.3.2.1. Gestione e trattamento dello stallone criptorchide
 8.3.2.2. Alterazioni infiammatorie testicolari
 8.3.2.3. Gestione della degenerazione testicolare nello stallone
 8.3.2.4. Gestione dell’idrocele
 8.3.2.5. Neoplasie testicolari nello stallone
 8.3.2.6. Torsione testicolare nello stallone

 8.3.3. Patologie del pene

 8.3.3.1. Gestione del trauma al pene
 8.3.3.2. Processi tumorali del pene
 8.3.3.3. Parafimosi
 8.3.3.4. Priapismo

 8.3.4. Patologia delle ghiandole annesse 

 8.3.4.1. Ecografia e valutazione delle ghiandole annesse 
 8.3.4.2. Vesciculite, gestione e trattamento
 8.3.4.3. Ostruzione delle ghiandole annesse 

 8.3.5. Alterazioni dell'eiaculazione

 8.3.5.1. Valutazione seminale
 8.3.5.2. Fattori che influenzano la fertilità
 8.3.5.3. Gestione del seme subfertile

  8.3.5.3.1. Centrifugazione del seme per migliorare la qualità
  8.3.5.3.2. Sostituzione del plasma seminale
  8.3.5.3.3. Filtrazione del seme per migliorare la qualità
  8.3.5.3.4. Protocolli di refrigeramento del seme di bassa qualità

 8.3.6. Alterazioni nel comportamento degli stalloni e gestione della monta
 8.3.7. Progressi nella riproduzione assistita negli stalloni

 8.3.7.1. Congelamento seminale
 8.3.7.2. Recupero dello sperma epididimale dopo morte o castrazione

 8.4. Procedura chirurgica ambulatoriale nel maschio

 8.4.1. Castrazione

 8.4.1.1. Introduzione e considerazioni sulla castrazione

  8.4.1.1.1. Selezione del paziente

 8.4.1.2. Tecniche chirurgiche di castrazione

  8.4.1.2.1. Castrazione aperta
  8.4.1.2.2. Castrazione chiusa
  8.4.1.2.3. Castrazione semi-chiusa o semi-aperta

 8.4.1.3. Variazioni della tecnica chirurgica

  8.4.1.3.1. Diversi tipi di emostasi
  8.4.1.3.2. Chiusura primaria della pelle

 8.4.1.4. Considerazioni sulla castrazione statica

  8.4.1.4.1. Sedazione

 8.4.1.5. Considerazioni sulla castrazione sotto anestesia generale
 8.4.1.6. Criptorchidia inguinale

  8.4.1.6.1. Diagnosi pre-chirurgica
  8.4.1.6.2. Tecnica chirurgica

 8.4.2. Amputazione del pene

 8.4.2.1. Indicazioni
 8.4.2.2. Procedura e considerazioni post-chirurgiche

8.5. Patologie mediche e chirurgiche genitali nella femmina I

 8.5.1. Patologie mediche I

 8.5.1.1. Patologie alle ovaie

  8.5.1.1.1. Disturbi di ovulazione
  8.5.1.1.2. Tumori alle ovaie

 8.5.1.2. Disturbi dell'ovidotto
 8.5.1.3. Patologia medica uterina

  8.5.1.3.1. Preparazione e procedura per la raccolta di campioni

   8.5.1.3.1.1. Citologia
   8.5.1.3.1.2. Biopsia

  8.5.1.3.2. Tipi di endometrite
  8.5.1.3.3. Gestione della giumenta con liquido uterino
  8.5.1.3.4. Gestione della giumenta con cisti uterine

 8.6. Patologie mediche e chirurgiche genitali nella femmina II

 8.6.1. Patologie mediche II

 8.6.1.1. Patologia collo dell’utero

  8.6.1.1.1. Lacerazioni cervicali
  8.6.1.1.2. Aderenze cervicali

 8.6.1.2. Patologia medica alla vagina
 8.6.1.3. Gestione riproduttiva della giumenta gravida
 8.6.1.4. Aggiornamento sulla riproduzione assistita nelle giumente

 8.6.2. Patologie chirurgiche della giumenta

 8.6.2.1. Conformazione vulvare normale nella giumenta

  8.6.2.1.1. Esame vulvare alla giumenta
  8.6.2.1.2. Indice di Caslick

 8.6.2.2. Vulvoplastica

  8.6.2.2.1. Procedura della chirurgia di Caslick

 8.7. La giumenta gravida e l’assistenza al parto

 8.7.1. Gravidanza della giumenta

 8.7.1.1. Diagnosi di gravidanza della giumenta
 8.7.1.2. Gestione della gravidanza multipla precoce e tardiva. Nuove tecniche
 8.7.1.3. Sessaggio degli embrioni

 8.7.2. Complicazioni durante la gravidanza della giumenta

 8.7.2.1. Aborto

  8.7.2.1.1. Aborto precoce
  8.7.2.1.2. Aborto tardivo

 8.7.2.2. Torsione uterina
 8.7.2.3. Controllo e trattamento della placenta
 8.7.2.4. Gestione del distacco della placenta

 8.7.3. Necessità nutrizionali della giumenta incinta
 8.7.4. Valutazione del feto con ecografia

 8.7.4.1. Valutazione delle diverse fasi della gravidanza con ecografia
 8.7.4.2. Biometria fetale

 8.7.5. Metodi per indurre il parto nella giumenta al termine
 8.7.6. Il parto eutocico
 8.7.6.1. Fasi del parto eutocico

 8.8. Complicazioni del parto e attenzione post-parto

 8.8.1. Il parto distocico

 8.8.1.1. Materiale necessario per la cura di distocia
 8.8.1.2. Tipi di distocia e gestione delle diverse presentazioni fetali

 8.8.2. Emergenze chirurgiche del periparto

 8.8.2.1. Fetotomia

  8.8.2.1.1. Il fetotomo
  8.8.2.1.2. Preparazione della giumenta per la procedura
  8.8.2.1.3. Fetotomia ambulatoria vs ospedaliera

 8.8.2.2. Cesareo
 8.8.2.3. Emorragia del legamento largo
 8.8.2.4. Lacerazione uterina
 8.8.2.5. Rottura del tendine prepubico
 8.8.2.6. Fistola retto-vaginale

 8.8.3. Cure post-parto

 8.8.3.1. Monitoraggio dell'involuzione uterina e definizione del ciclo post-parto

 8.8.4. Complicazioni post-parto

 8.8.4.1. Ritenzione della placenta
 8.8.4.2. Lacerazioni vaginali
 8.8.4.3. Emorragia uterina
 8.8.4.4. Prolasso uterino
 8.8.4.5. Prolasso rettale
 8.8.4.6. Ematoma vulvare
 8.8.4.7. Invaginazione del corno uterino

 8.9. Riparazione di strappi e lacerazioni avvenuti durante il parto

 8.9.1. Gestione delle lacerazioni vulvari e delle lacerazioni dopo il parto
 8.9.2. Classificazione delle lacerazioni perineali
 8.9.3. Ricostruzione del corpo perineale

 8.9.3.1. Preparazione chirurgica della giumenta
 8.9.3.2. Insufficienza dello sfintere vestibolare vaginale

  8.9.3.2.1. Ricostruzione del corpo perineale, vestiboloplastica
  8.9.3.2.2. Sezione trasversale del corpo perineale, perineoplastica

   8.9.3.2.2.1. Operazione di Pouret

 8.9.3.3. Terapie post-operatorie
 8.9.3.4. Complicanze della chirurgia perineale

 8.9.4. Gestione chirurgica delle lacerazioni retto-vaginali di terzo grado
 8.9.5. Gestione chirurgica delle fistole retto-vaginali

 8.10. Malattie infettive e parassitarie dell’apparato riproduttivo negli equini

 8.10.1. Introduzione alle malattie infettive e parassitarie dell'apparato riproduttivo degli equini
 8.10.2. Importanza economica e produttiva delle malattie infettive e parassitarie
 8.10.3. Malattie infettive dell'apparato riproduttivo

 8.10.3.1. Micoplasmi
 8.10.3.2. Metrite equina contagiosa: Procedura per la raccolta di campioni per la determinazione della Metrite contagiosa equina
 8.10.3.3. Arterite virale equina
 8.10.3.4. Rinopolmonite equina
 8.10.3.5. Leptospirosi
 8.10.3.6. Brucellosi

 8.10.4. Malattie parassitarie dell'apparato riproduttivo

 8.10.4.1. Habronemiasi
 8.10.4.2. Durina

 Modulo 9. Medicina e chirurgia del puledro

 9.1. Esame neonatale
 

9.1.1. Parametri clinici normali nel puledro durante i primi giorni di vita
 9.1.2. Inizio del funzionamento dei sistemi d'organo alla nascita e durante i primi mesi di vita

 9.1.2.1. Sistema gastrico
 9.1.2.2. Sistema respiratorio
 9.1.2.3. Sistema endocrino
 9.1.2.4. Sistema muscolare e neurologico
 9.1.2.5. Sistema oftalmico

 9.2. Il puledro immaturo: Problema nel trasferimento passivo dell’immunità, Isoeritrolisi, Setticemia

 9.2.1. Puledro prematuro, dismaturo e con ritardo della crescita
 9.2.2. Rianimazione cardiopolmonare
 9.2.3. Problema nel trasferimento passivo dell’immunità
 9.2.4. Isoeritrolisi
 9.2.5. Sepsi neonatale

 9.3. Patologie respiratorie, cardiache, neurologiche e muscolo-scheletriche neonatali

 9.3.1. Patologie respiratori neonatali

 9.3.1.1. Patologie respiratorie Batteriche
 9.3.1.2. Patologie respiratorie virali
 9.3.1.3. Rottura delle costole

 9.3.2. Patologie cardiache neonatali

 9.3.2.1. Condotto arterioso persistente
 9.3.2.2. Forame ovale
 9.3.2.3. Tetralogia di Fallot

 9.3.3. Patologie neurologiche neonatali

 9.3.3.1. Encefalopatia ipossico-ischemica
 9.3.3.2. Encefalite settica, meningite e encefalopatia metabolica
 9.3.3.3. Patologie neurologiche congenite

9.3.4. Patologie muscolo-scheletriche neonatali

 9.3.4.1. Deficit da vitamina E e selenio

 9.4. Patologie gastrointestinali, genitourinarie ed endocrine neonatali

 9.4.1. Patologie gastrointestinale neonatali

 9.4.1.1. Diarrea batterica e virale
 9.4.1.2. Ostruzione del mecomio
 9.4.1.3. Patologie gastrointestinali congenite
 9.4.1.4. Ulcera gastrica e duodenale

 9.4.2. Patologie genitourinarie neonatali

 9.4.2.1. Onfaloflebite ed onfalo-arterite
 9.4.2.2. Uraco persistente
 9.4.2.3. Rottura della vescica

 9.4.3. Patologie endocrine neonatali

 9.4.3.1. Alterazioni della tiroide
 9.4.3.2. Ipoglicemia, iperglicemia e mancanza di maturazione del sistema endocrino

 9.5. Identificazione e stabilizzazione di un paziente con rottura della vescica o uraco persistente

 9.5.1. Onfaloflebite, onfaloarterite e uraco persistente
 9.5.2. Rottura della vescica
 9.5.3. Valutazione diagnostica e trattamento di stabilizzazione
 9.5.4. Trattamenti medici e opzioni chirurgiche

 9.6. Diagnostica per immagini del torace e cavità addominale del puledro

 9.6.1. Diagnostica per immagini del torace

 9.6.1.1. Basi tecniche

  9.6.1.2.1. Radiologia
  9.6.1.2.2. Ecografia
  9.6.1.2.3 Tomografia computerizzata

 9.6.1.2. Patologia del torace

 9.6.2. Diagnostica per immagini dell’addome

 9.6.2.1. Basi tecniche

  9.6.2.1.1. Radiologia
  9.6.2.1.2. Ecografia
 9.6.2.2. Patologia dell’addome

 9.7. Trattamento dell’artrite settica: Erniografia ombelicale

 9.7.1. Fisiopatologia e diagnosi delle infezioni sinoviali nei puledri
 9.7.2. Trattamento dell’artrite settica nel puledro
 9.7.3. Eziopatogenesi e diagnosi delle ernie ombelicali
 9.7.4. Erniografia ombelicale: Tecniche chirurgiche

 9.8. Trattamento delle deformità angolari

 9.8.1. Eziopatogenesi
 9.8.2. Diagnosi
 9.8.3. Trattamento conservatore
 9.8.4. Trattamento chirurgico

 9.9. Trattamento delle deformità flessionali

 9.9.1. Eziopatogenesi
 9.9.2. Diagnosi
 9.9.3. Trattamento conservatore
 9.9.4. Trattamento chirurgico

 9.10. Diagnosi delle malattie dello sviluppo nel puledro: Trattamento di fisite, epifisite e gestione dello zoccolo nel puledro sano

 9.10.1. Eziopatogenesi, diagnosi e trattamento delle diverse forme di fisite, epifisite, osteocondrosi e cisti subcondrali
 9.10.2. Valutazione del portamento nel puledro sano
 9.10.3. Linee guide di taglio dello zoccolo nel puledro sano

Modulo 10. Protocollo terapeutico avanzato e tossicologia

 10.1. Sedazione e anestesia totale endovenosa

 10.1.1. Anestesia totale endovenosa

 10.1.1.1. Considerazioni generali
 10.1.1.2. Preparazione del paziente e della procedura
 10.1.1.3. Farmacologia
 10.1.1.4. Anestesia totale endovenosa nelle procedure di breve durata
 10.1.1.5. Anestesia totale endovenosa nelle procedure di durata media
 10.1.1.6. Anestesia totale endovenosa nelle procedure di lunga durata

 10.1.2. Sedazione per procedure in loco

 10.1.2.1. Considerazioni generali
 10.1.2.2. Preparazione del paziente e della procedura
 10.1.2.3. Tecnica: boli e infusioni endovenose continue
 10.1.2.4. Farmacologia
 10.1.2.5. Combinazioni di farmaci

 10.2. Trattamento del dolore del cavallo

 10.2.1. Controllo del dolore nel paziente ricoverato e analgesia multimodale
 10.2.2. Tipi di antinfiammatori senza steroidi
 10.2.3. A2 agonisti e oppiacei
 10.2.4. Anestetici locali
 10.2.5. Altri farmaci utilizzati per il controllo del dolore negli equini
 10.2.6. Terapie complementari: agopuntura, onde d’urto, chiropratica, laser

 10.3. Correzione dell’equilibrio idro-elettrico

 10.3.1. Considerazioni generali sulla fluidoterapia

 10.3.1.1. Obiettivo e concetti chiave
 10.3.1.2. Distribuzione organica dei fluidi
 10.3.1.3. Valutazione delle necessità del paziente

 10.3.2. Tipi di fluido

 10.3.2.1. Cristalloidi
 10.3.2.2. Colloidi
 10.3.2.3. Integrazione

 10.3.3. Vie di somministrazione

 10.3.3.1. Endovenosa
 10.3.3.2. Orale

 10.3.4. Principi pratici per il calcolo della fluidoterapia
 10.3.5. Complicazioni associate

 10.4. Considerazioni generali sull’equilibrio acido-base nei cavalli

 10.4.1. Considerazioni generali sull’equilibrio acido-base nei cavalli

 10.4.1.1. Valutazione dello stato acido-base del paziente
 10.4.1.2. Ruolo del bicarbonato, del cloro e del gap anionico

 10.4.2. Acidosi e alcalosi metaboliche
 10.4.3. Acidosi e alcalosi respiratorie
 10.4.4. Meccanismi compensatori
 10.4.5. Eccesso di basi

 10.5. Considerazioni farmacologiche nel cavallo sportivo

 10.5.1. Regolamento degli sport equestri
 10.5.2. Doping

 10.5.2.1. Definizione
 10.5.2.2. Obiettivi del controllo della medicazione
 10.5.2.3. Raccolta di campioni e laboratori accreditati
 10.5.2.4. Classificazione delle sostanze

 10.5.3. Tipi di doping
 10.5.4. Tempistiche di ritiro

 10.5.4.1. Fattori che influiscono sulle tempistiche di ritiro

 10.5.4.1.1. Tempistiche di rilevamento
 10.5.4.1.2. Politiche di regolazione
 10.5.4.1.3. Tassa di eliminazione dell’animale

 10.5.4.2. Fattori da considerare per determinare il tempo di ritiro

 10.5.4.2.1. Dose somministrata
 10.5.4.2.2. Formulazione
 10.5.4.2.3. Via di somministrazione
 10.5.4.2.4. Farmacocinetica individuale
 10.5.4.2.5. Sensibilità delle procedure analitiche
 10.5.4.2.6. Comportamento della matrice del campione
 10.5.4.2.7. Persistenza ambientale delle sostanze e contaminazione ambientale

 10.6. Cure intensive nel puledro neonato

 10.6.1. Tipi di catetere, strumenti di infusione, sondini naso-gastrici e urinari per il mantenimento delle cure intensive nel puledro
 10.6.2. Tipi di fluidi, colloidi, plasmoterapia ed emoterapia
 10.6.3. Alimentazione parenterale totale e parziale
 10.6.4. Terapia di antibiotici, analgesia e altre medicazioni importanti
 10.6.5. Rianimazione cardiopolmonare

 10.7. Terapie intensive nell’adulto

 10.7.1. Considerazioni generali sulle terapie intensive
 10.7.2. Procedure e tecniche nelle terapie intensive

 10.7.2.1 Accesso vascolare: mantenimento e cure
 10.7.2.2. Monitoraggio della pressione arteriosa e venosa

 10.7.3. Supporto cardiovascolare

 10.7.3.1. Shock
 10.7.3.2 Farmaci di supporto: inotropi e vasopressori
 10.7.3.3. Strategie di supporto

 10.7.4. Supporto respiratorio

 10.7.4.1. Gestione del distress respiratorio

 10.7.5. Nutrizione del paziente critico
 10.7.6. Assistenza al paziente neurologico

 10.7.6.1. Gestione medica e di supporto del cavallo neurologico

 10.7.6.1.1. Traumi
 10.7.6.1.2. Encefalopatia e mioencefalopatia

 10.7.6.2. Gestione specifica del cavallo in posizione

 10.8. Tossicologia I

 10.8.1. Tossicologia relazionata con il sistema digerente
 10.8.2. Tossicologia relazionata con il fegato
 10.8.3. Tossicologia che colpisce il sistema nervoso centrale

 10.9. Tossicologia II

 10.9.1. Tossicologia che produce segni clinici relazionati con il sistema cardiovascolare ed emolinfatico
 10.9.2. Tossicologia che produce segni clinici relazionati con la pelle, il sistema muscolo-scheletrico e la condizione generale
 10.9.3. Tossicologia che produce segni clinici relazionati con il sistema urinaria
 10.9.4. Problemi tossicologici che causano morte improvvisa

 10.10. Procedure di eutanasia

 10.10.1. Considerazioni generali

 10.10.1.1. Il cavallo geriatrico

 10.10.2. Meccanismo d'azione dell’eutanasia
 10.10.3. Metodi chimici di eutanasia
 10.10.4. Metodi fisici di eutanasia
 10.10.5. Protocollo dell’eutanasia
 10.10.6. Conferma della morte

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