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Modulo 1. Psicodiagnosi e valutazione psicologica

1.1. Considerazioni sostanziali

1.1.1. Psicodiagnostica
1.1.2. Metodo scientifico
1.1.3. Metodo sperimentale
1.1.4. Metodo correlazionale
1.1.5. Metodo longitudinale
1.1.6. I modelli
1.1.7. Osservazione del comportamento manifesto

1.2. La diagnosi come mobilitatore del legame esperto-soggetto
1.3. Motivo della diagnosi

1.3.1. Fasi
1.3.2. Il colloquio come primo incontro e inquadramento
1.3.3. Fine del colloquio
1.3.4. Fattori che influenzano il processo

1.4. Ansie, speranze e bisogni del valutatore/perito. Nuocere e sbagliare

1.4.1. Ansie e paure

1.5. Bisogni e ansie del valutato

1.5.1. Aspettative
1.5.2. Ansie

1.6. Obiettivi della psicodiagnosi

1.6.1. Differenze e interazioni
1.6.2. Struttura della procedura
1.6.3. Inquadramento del processo diagnostico
1.6.4. Obiettivi principali
1.6.5. Obiettivi secondari
1.6.6. Ottenere un collegamento unico
1.6.7. Promuovere le risorse del soggetto
1.6.8. Raccogliere informazioni valide per il processo

1.7. Scenari psicodiagnostici

1.7.1. Funzioni mentali del soggetto
1.7.2. Squilibri biologici
1.7.3. Interazione del soggetto nel suo microcontesto, mesocontesto e macrocontesto

1.8. Analisi della sofferenza attraverso i suoi sintomi

1.8.1. Sofferenza e mente

1.9. Psicodiagnosi in un contesto legale

1.9.1. La prova periziale
1.9.2. Campi d'azione dello psicologo legale

Modulo 2. Il colloquio in un contesto clinico e periziale

2.1. Colloquio attivo (CHSV)

2.1.1. Teoria delle informazioni
2.1.2. Canali di comunicazione
2.1.3. Sistema di comunicazione

2.2. Assiomi del colloquio

2.2.1. È impossibile non comunicare
2.2.2. Contenuto e relazione
2.2.3. Valenza affettiva
2.2.4. Comunicazione digitale e analogica
2.2.5. Simmetria e asimmetria

2.3. Analisi della comunicazione

2.3.1. Comunicazione verbale
2.3.2. Comunicazione non verbale
2.3.3. Doppio vincolo
2.3.4. Un gesto vale più di mille parole

2.4. Anamnesi medica a seconda del modello

2.4.1. Personale
2.4.2. Familiare
2.4.3. Generazionale

2.5. L'anamnesi della psicoterapia a tempo limitato

2.5.1. Storia psicopatologica
2.5.2. Storia della malattie mediche
2.5.3. Biografia e relazioni. Punto di vista sociale

2.6. Struttura generale dell'esame mentale

2.6.1. Psicopatologia e normalità

2.7. Semiologia. Segni e sintomi

2.7.1. Coscienza
2.7.2. Attenzione
2.7.3. Memoria
2.7.4. Intelligenza
2.7.5. Percezione
2.7.6. Affettività
2.7.7. Segni fisici
2.7.8. Motricità
2.7.9. Area cognitiva

2.8. Epistemologia della diagnosi

2.8.1. Diagnosi sindromica descrittiva e malattia
2.8.2. Nosologia. Diagnosi categorica e diagnosi dimensionale

2.9. Diagnosi multiple e comorbidità

2.9.1. Tipi di comorbidità
2.9.2. Comorbilità degli assi I e II
2.9.3. Comorbidità dei disturbi di personalità e dei disturbi dell'umore

2.10. Criteri clinici e forensi

2.10.1. Linee di conformità dello psicologo forense
2.10.2. Codice deontologico

2.11. Colloquio di perizia. Errori da evitare

2.11.1. Domande a risposta forzata
2.11.2. Domande aperte
2.11.3. Altri tipi di domande

Modulo 3. Processo di valutazione nella psicodiagnostica periziale

3.1. Tecniche proiettive nella perizia

3.1.1. Caratteristiche e tipi di tecniche proiettive

3.2. Test di Rorschach

3.2.1. Applicazioni
3.2.2. Presentazione delle tavole
3.2.3. Tempo di reazione
3.2.4. Tempo del paziente davanti alla tavola
3.2.5. Ritiro della tavola e colloquio
3.2.6. Valutazione di Rorschach
3.2.7. Modalità di appercezione
3.2.8. Contenuti
3.2.9. Frequenza

3.3. Tecniche espressive

3.3.1. Test grafici
3.3.2. La dimensione del disegno
3.3.3. Proiezione del disegno
3.3.4. La situazione nel foglio
3.3.5. La forma del tratto
3.3.6. La forza del tratto
3.3.7. Continuità del tratto
3.3.8. Lo stile personale

3.4. Il disegno (HTP)

3.4.1. La casa
3.4.2. L'albero
3.4.3. L'indice di Wittgenstein
3.4.4. Figura umana

3.5. Disegno libero

3.5.1. Sviluppo
3.5.2. Analisi
3.5.3. Qualità del disegno libero
3.5.4. Vantaggio e svantaggio

3.6. Disegno della famiglia

3.6.1. Piano grafico
3.6.2. Piano strutturale
3.6.3. Livello di contenuto o interpretazione clinica
3.6.4. Interpretazione psicoanalitica

3.7. Favole di Düss

3.7.1. Favola dell’Uccellino: grado di dipendenza indipendenza, autonomia
3.7.2. Favola dell’anniversario di matrimonio: Complesso di Edipo
3.7.3. Favola dell'agnellino: gelosia fraterna, complesso dello svezzamento
3.7.4. Favola del funerale: perdita, senso di colpa, aggressività, desiderio di morte
3.7.5. Favola della paura: paure

3.8. Test dei desideri
3.9. Il test dei colori di Max Lüscher

3.9.1. Test dei colori
3.9.2. Il significato degli otto luoghi
3.9.3. Interpretazione delle funzioni
3.9.4. I colori di base e ausiliari: le chiavi degli otto colori
3.9.5. Categorie dei quattro colori di base
3.9.6. I colori ausiliari

3.10. Test di Appercezione Tematica TAT
3.11. Test psicometrici nella perizia
3.12. Test di intelligenza di Wechsler

3.12.1. WISC-IV
3.12.2. Descrizione dei test

3.13. Questionario di maturità neuropsicologica. CUMANES

3.13.1. Neuropsicologia forense
3.13.2. Test Barcellona rivisto

3.14. Matrici progressive RAVEN

3.14.1. Test del domino o D 48
3.14.2. La batteria di valutazione Kaufman per bambini (KABC)

3.15. Test di Goodenough
3.16. Test di personalità
3.17. Inventario Clinico Multiassiale di Millon (MCMIIII)
3.18. 16 PF 5 di Cattell

3.18.1. Fattori di primo ordine
3.18.2. I fattori di secondo ordine
3.18.3. Passi per interpretare un profilo

3.19. Sistema di Valutazione della condotta BASC e inventario PAI

3.19.1. Scale nei questionari per genitori e tutori
3.19.2. Scale in auto-rapporti
3.19.3. Inventario di valutazione della personalità PAI

3.20. Questionario sulla personalità dei bambini CPQ

3.20.1. Riservato/Aperto, Intelligenza Bassa/Alta, Emotivo/Stabile, Calmo/Eccitabile, Sottomesso/Dominante, Sobrio/Entusiasta, Indifferente/Coscienzioso, Autocosciente/Intraprendente, Sensibilità Dura/Morbida, Fiducioso/Dubitativo, Semplice/Astuto, Sereno/Preoccupato, Meno o più integrato e Rilassato/Teso

3.21. Questionari di analisi cliniche CAQ
3.22. Questionari d'ansia STAIC, STAI e test di autovalutazione TAMAI

3.22.1. Questionario sull'ansia di tratto per bambini STAIC e per adulti STAI
3.22.2. Test di autovalutazione multifattoriale per bambini TAMAI

3.23. Questionario per la valutazione di adottanti, assistenti, tutori e mediatori CUIDA

3.23.1. Scale primarie
3.23.2. Stili di risposta

3.24. Breve elenco di sintomi SCL 90 R

3.24.1. Dimensioni
3.24.2. Livelli

3.25. Studio della credibilità della storia

3.25.1. Sistema di analisi della validità delle affermazioni: metodo SVA
3.25.2. SVA= intervista + CBCA + lista di validità

Modulo 4. Contesti che circondano la competenza psicologica

4.1. La prova periziale

4.1.1. L’idoneità
4.1.2. La preposizione
4.1.3. La nomina
4.1.4. La ratificazione
4.1.5. L'opinione della perizia
4.1.6. L’apprezzamento

4.2. Il ruolo del perito nel XXI secolo

4.2.1. Ricerca criminologica
4.2.2. Psicologia della polizia e delle forze armate
4.2.3. Vittimologia
4.2.4. Psicologia giudiziaria (testimonianza e giuria)

4.3. Linguaggio tecnico di un’udienza in tribunale
4.4. Relazione con altri gruppi

4.4.1. Polizia giudiziaria
4.4.2. Laboratori di identificazione
4.4.3. Forensi
4.4.4. Giudici
4.4.5. Avvocati

4.5. Diagnosi familiare: la famiglia come sistema

4.5.1. Regole familiari, rituali, omeostasi
4.5.2. Crisi, morfogenesi e cambiamento
4.5.3. Tipologia di famiglia, adattamento, ciclo di sviluppo
4.5.4. Frontiere, funzioni centripete e centrifughe
4.5.5. Tipologia di famiglie disfunzionali

4.6. Valutazione della colpa in psicopatologia
4.7. Quadro del processo diagnostico nella perizia

4.7.1. Asse I. Disturbi clinici
4.7.2. Disturbi della personalità (Asse II)
4.7.3. Problemi sociali e ambientali (Asse IV)
4.7.4. Diagnosi e inquadramento esperto del soggetto

4.8. Perizia psicologica

4.8.1. Possedere le qualifiche appropriate
4.8.2. Rispettare la dignità, la libertà, l’autonomia e la privacy del cliente
4.8.3. Rispettare il diritto e il dovere di informare il cliente
4.8.4. Organizzare il contenuto del rapporto
4.8.5. Descrivere gli strumenti utilizzati e facilitare la comprensione dei dati
4.8.6. Includere il processo di valutazione, le ipotesi fatte e giustificare le conclusioni
4.8.7. Mantenere uno stile accurato
4.8.8. Mantenere la riservatezza e il segreto professionale
4.8.9. Richiedere il consenso informato
4.8.10. Proteggere i documenti

Modulo 5. Tipi di competenza

5.1. Definizioni relative alla perizia

5.1.1. Definizioni relative alla perizia
5.1.2. Il processo
5.1.3. Procedura per la nomina giudiziaria del perito

5.2. Perizia di minori

5.2.1. Dipendenza funzionale e funzioni
5.2.2. Struttura e contenuto del rapporto
5.2.3. Caratteristiche dei delinquenti giovanili
5.2.4. Osservazione nel contesto giudiziario

5.3. Perizia psicopedagogica

5.3.1. Referto di psicologia scolastica
5.3.2. Referto di valutazione psicopedagogica

5.4. Perizia nella terza età

5.4.1. Classificazione secondo l'Associazione Americana di Psichiatria
5.4.2. I diritti nella terza età nel campo della sicurezza sociale, degli appalti e dell'amministrazione della giustizia

5.5. Separazione coniugale

5.5.1. Posso separarmi anche se il mio coniuge non è d'accordo?
5.5.2. Devo mostrare una causa per potermi separare?
5.5.3. Quanto tempo devo essere stato sposato prima di potermi separare o divorziare?
5.5.4. Devo chiedere la separazione prima del divorzio?
5.5.5. Quali sono le differenze tra separazione e divorzio?
5.5.6. Quali sono le differenze tra il divorzio e l'annullamento del matrimonio?
5.5.7. Posso risposarmi dopo la separazione?
5.5.8. Dopo un procedimento di separazione può avvenire una riconciliazione?
5.5.9. È possibile la riconciliazione dopo un ordine di separazione?
5.5.10. Quali sono gli effetti della riconciliazione dei coniugi?
5.5.11. Quali tipi di procedure di separazione esistono?

5.6. Adozioni

5.6.1. Quadro giuridico per l'adozione internazionale
5.6.2. In caso di adozione internazionale
5.6.3. Referto psicologico

5.7. Guardia e custodia

5.7.1. Relazione sui risultati e le conclusioni dello studio di esperti psicologici sulla separazione coniugale
5.7.2. Obiettivi
5.7.3. Metodologia
5.7.4. Valutazione di JCB
5.7.5. Valutazione di ALF
5.7.6. Valutazione di PNL
5.7.7. La valutazione di Diana
5.7.8. Valutazione degli ambienti familiari
5.7.9. Analisi delle interazioni
5.7.10. Conclusioni
5.7.11. Raccomandazioni

5.8. Annullamento del matrimonio

5.8.1. Procedura nei casi di annullamento formale del matrimonio, istruzioni per il diacono/ministro pastorale

5.9. Incapacità al lavoro

5.9.1. Menomazione, disabilità e handicap
5.9.2. Disabilità
5.9.3. Disabilità civile e disabilità al lavoro
5.9.4. Disabilità temporanea al lavoro e disabilità permanente

5.10. Simulazione

5.10.1. Simulazione della malattia
5.10.2. Sovrastimolazione
5.10.3. Metasimulazione

5.11. Violenza di genere

5.11.1. Violenza sulle donne

5.12. Cattivi trattamenti

5.12.1. Aree di valutazione
5.12.2. Conseguenze psicologiche. Danni psicologici e postumi
5.12.3. Il nesso causale

5.13. Vittimizzazione secondaria

Modulo 6. Tipi di referti e loro diverse procedure di realizzazione

6.1. Criteri per la realizzazione del referto psicologico

6.1.1. Referto Psicologico Forense
6.1.2. Antecedenti
6.1.3. Risultati
6.1.4. Conclusioni

6.2. Referto per assicurazioni

6.2.1. Formato di rapporto descrittivo da inviare alle compagnie di assicurazione e/o mutua

6.3. Referto scolastico

6.3.1. Referto scolastico o psicopedagogico
6.3.2. Referto psicopedagogico 1
6.3.3. Referto psicopedagogico 2
6.3.4. Motivi del referto
6.3.5. Referto psicopedagogico 3
6.3.6. Referto psicopedagogico clinico
6.3.7. Risultati
6.3.8. Conclusioni

6.4. Referto clinico

6.4.1. Referto di intervento clinico

6.5. Richiesta di consenso informato

6.5.1. Dichiarazione di consenso informato per la registrazione in psicoterapia
6.5.2. Consenso informato minori
6.5.3. Consenso informato generale

6.6. Rapporto per l'indulto

6.6.1. Obiettivo di questo rapporto
6.6.2. Metodologia utilizzata
6.6.3. Risultati dei test
6.6.4. Conclusioni

6.7. Relazione di un sequestro

6.7.1. Referto clinico
6.7.2. Motivo della valutazione
6.7.3. Storia personale
6.7.4. Prove raccolte
6.7.5. Risultati ottenuti
6.7.6. Conclusioni
6.7.7. Trattamento e raccomandazioni

6.8. Colloquio strutturato per individuare il Disturbo Depressivo della Personalità (DPD)

Modulo 7. Mediazione e coaching

7.1. Mediazione familiare

7.1.1. Pre-mediazione
7.1.2. Mediazione
7.1.3. Tecniche di mediazione

7.2. Nozione di conflitto

7.2.1. Conflitti psicologici
7.2.2. Conflitti di comunicazione o conflitti relativi al canale di comunicazione
7.2.3. Conflitti sostanziali
7.2.4. Modi di affrontare il conflitto

7.3. Tipi di conflitto e metodi di risoluzione dei conflitti

7.3.1. Di attrazione-attrazione
7.3.2. Evasione-evasione
7.3.3. Attrazione-evasione
7.3.4. Negoziazione, mediazione, arbitrato e valutazione neutrale

7.4. Mediazione nelle relazioni genitori/figli

7.4.1. Risoluzione dei conflitti nella relazione genitori-figli
7.4.2. "Io, come padre, vinco e tu, come figlio, perdi”
7.4.3. "Tu, come figlio, vinci e io, come padre, perdo"
7.4.4. Compromesso: nessuno perde

7.5. Coaching e psicologia

7.5.1. Somiglianze e differenze?
7.5.2. Contraddizioni

7.6. Come lavorare con il Coaching e la Psicoterapia?
7.7. Apprendimento nel Coaching

7.7.1. Togliersi le maschere
7.7.2. Coaching e psicologi

7.8. Coaching nell’impresa

7.8.1. Affrontare le sfide che possono essere accettate
7.8.2. La vita dei dirigenti
7.8.3. L'autoinganno

7.9. Tutta la terapia psicologica implica una crescita personale

7.9.1. Coach o psicologo, secondo i coach
7.9.2. Conflitto e coaching

7.10. Obiettivi chiari

7.10.1. Definizione di dove ti trovi
7.10.2. Definizione di dove vuoi andare

7.11. Alimentazione di ritorno all'attività

7.11.1. Collocare l'atteggiamento nell'azione e non nel pensare al futuro
7.11.2. Verbalizzare i piccoli successi
7.11.3. Essere flessibile e permettere la frustrazione

7.12. Lavorare sull'auto-inganno

7.12.1. Il coach come allenatore
7.12.2. Il coach come consigliere
7.12.3. Il coach come correttore

7.13. Ostacoli al coaching

7.13.1. Feedback
7.13.2. Coaching attraverso le ricompense
7.13.3. Coaching e leadership

7.14. Gestione delle emozioni attraverso il modello VEC (Conscious Emotional Bonding)

7.14.1. Che cosa viene proposto?
7.14.2. Segni di identità del modello di legame emotivo cosciente (VEC)
7.14.3. Ipotesi di base del modello VEC
7.14.4. Conclusioni

7.15. Dialogo con le credenze

7.15.1. Critica del lavoro di Goleman
7.15.2. Intelligenza e intelligenza emotiva

7.16. Neuroanatomia emozionale

7.16.1. Il cervello e i suoi messaggeri

7.17. Competenze interpersonali

7.17.1. Concetto di sé
7.17.2. Emozioni di base

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