Presentazione

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La Psicologia Clinica in questo momento storico deve fornire allo studente non solo un quadro teorico-scientifico, ma anche una capacità di influenzare efficacemente la malattia mentale e da lì essere efficaci non solo come valutatori, ma anche come precursori del cambiamento nel paziente, sia nella sua componente comportamentale che nei suoi ricordi traumatici che portano a un'inerzia di sofferenza e sequestro emotivo. 

La psicopatologia del bambino e dell'adolescente può essere pienamente compresa solo da una prospettiva olistica e di sviluppo. La personalità infantile si determina nelle esperienze psicologiche e psicopatologiche. L’adattamento non si comprende senza le chiavi del dinamismo emotivo e cognitivo del bambino. Numerosi casi clinici reali, suddivisi in tutte le azioni di diagnosi, intervento e inquadramento della famiglia, fanno di questo un insegnamento unico. 

Sappiamo che la psicopatologia in generale, e in particolare quella infantile e adolescenziale, non è statica, poiché dipende dall'evoluzione permanente della nostra società, con il risultato che negli ultimi decenni ci sono stati cambiamenti nel modo in cui i bambini e gli adolescenti si relazionano, sia in termini di salute che di malattia. 

Per questo è necessaria una revisione intensa e permanente dei nuovi disturbi che sono apparsi nella pratica clinica dei bambini e dei giovani, come la violenza da bambino a genitore, o per capire la mutazione di malattie come l'anoressia, la depressione o la dipendenza da sostanze o da persone, sia nell'età di insorgenza che nel modo in cui si esprimono. Questi cambiamenti ci obbligano a rivedere le conoscenze e gli strumenti che in altri tempi risultavano essere efficaci, ma che oggi giorno non lo sono più. 

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Programma

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Modulo 1. Definizione di psicologia clinica giovanile

1.1. La malattia psicologica nell’infanzia e adolescenza
1.2. Percorsi comunicativi tra il normale e il patologico

1.2.1. Il sintomo come espressione
1.2.2. Differenze tra problemi psicologici maggiori o minori

1.3. Eziologia dei disturbi mentali nell’infanzia e adolescenza
1.4. Caratteristiche della malattia mentale nell'infanzia e nell'adolescenza 

Modulo 2. Eziologia della psicopatologia giovanile 

2.1.  Relazioni parentali e disturbi dell’ansia 

2.1.1. Legame collerico 
2.1.2. Legame di eccessiva dipendenza 
2.1.3. Legame malinconico 

2.2. Assi depressivi dell’infanzia e adolescenza 

2.2.1. Nevrotico e psicotico 
2.2.2. Reattivo ed endogeno 
2.2.3. Unipolare e bipolare 
2.2.4. Maggiore e minore 

2.3. Disturbi dell'identità sessuale 

2.3.1. Nell’infanzia 
2.3.2. Nell’adolescenza 

2.4. Cleptomania nell’infanzia e nell’adolescenza 

2.4.1. Rubare per rubare 
2.4.2. Sono grazie a quello che ho 

2.5. Incapacità di dormire da soli 

2.5.1. Relazioni tra coniugi 
2.5.2. Sicurezza per presenza 

2.6. Deficit di amicizia 

2.6.1. Preambolo al bullismo 
2.6.2. Incapacità nell’amicizia 

2.7. Il nichilismo e l’anedonia nell'infanzia e nell'adolescenza 
2.8. Relazioni tra famiglia e droghe 

2.8.1. Ammissibilità 
2.8.2. Cecità verso i sintomi 
2.8.3. Normalizzazione sociale 

2.9. Universo dell’autismo e i suoi satelliti 
2.10. Iperattività e deficit di attenzione con le sue realtà 

2.10.1. Malattia o processo educativo 
2.10.2. Revisione dell’iperattività 

2.11. Disturbi neurologici nella psicopatologia giovanile 

2.11.1. Neuroanatomia del bambino e dell’adolescente 
2.11.2. Errori nella maturazione cerebrale 

2.12. Disfemia, dislessia e personalità 

Modulo 3. Il bambino, l'adolescente e la famiglia

3.1. Concetti da considerare

3.1.1. Comunicazione e famiglia
3.1.2. Com’è il linguaggio a casa

3.2. Caratteristiche della famiglia patologica

3.2.1. Gestione patologica dei bambini da parte della famiglia
3.2.2. Il rifiuto nell'infanzia
3.2.3. Abbandono e aggressione del minore

3.3. Composizioni familiari odierne

3.3.1. Gemelli
3.3.2. Il fratello del malato
3.3.3. Importanza del luogo di nascita

3.4. I nonni e gli zii
3.5. Tipi di famiglia e coinvolgimento nella psicopatologia del bambino e dell'adolescente
3.6. Legami parentali
3.7. Stress, funzionamento familiare e psicopatologia nei bambini e negli adolescenti

3.7.1. Fattori di stress familiare e modelli di comportamento disfunzionali

3.8. La morte dei genitori nell'infanzia e nell'adolescenza

Modulo 4. Processo di valutazione e psicodiagnostica nell'infanzia e nell'adolescenza

4.1. Introduzione
4.2. Il colloquio

4.2.1. Definizione e nozioni generali
4.2.2. Quadro della valutazione psicologica
4.3.3. Tattiche di conduzione dei colloqui

4.3. Il colloquio clinico strutturato

4.3.1. Differenze e connessioni tra valutazione e intervento
4.3.2. Processo diagnostico
4.3.3. Obiettivi diagnostici

4.4. Valutazione dell'intelligenza

4.4.1. Livello intellettuale tramite test d'intelligenza
4.4.2. Intelligenze multipli
4.4.3. Intelligenza emotiva

4.5. Valutazione dell'attività motoria

4.5.1. Acquisizione delle capacità motorie
4.5.2. Lateralità e motricità fine

4.6. Valutazione del linguaggio

4.6.1. Vocabolario
4.6.2. Linguaggio parlato e scritto
4.6.3. Espressione e comunicazione

4.7. Valutazione familiare

4.7.1. Sistemi familiari chiusi
4.7.2. Sistemi familiari aperti
4.7.3. Regole familiari
4.7.4. Rituali familiari
4.7.5. Tipi di omeostasi familiare

4.8. Nuove prospettive per la diagnosi dei disturbi mentali

Modulo 5. Psicopatologia nell’infanzia e nell’adolescenza I

5.1. Tessuto psichico nell’infanzia e adolescenza - Parte 1
5.2. Tessuto psichico nell’infanzia e adolescenza - Parte 2
5.3. Disturbi nello sviluppo neurologico

5.3.1. Disabilità intellettive
5.3.2. Disturbo dello spettro autistico
5.3.3. Disturbo da deficit di attenzione e/o iperattività
5.3.4. Disturbo specifico dell'apprendimento
5.3.5. Disturbo del linguaggio
5.3.6. Disturbi motori
5.3.7. Disturbi da tic

5.4. Disturbi psicotici

5.4.1. Disturbo delirante
5.4.2. Disturbo psicotico breve
5.4.3. Schizofrenia
5.4.4. Disturbo schizoaffettivo

5.5. Disturbo ciclotimico e bipolare
5.6. Disturbo depressivo

5.6.1. Depressione maggiore
5.6.2. Distimia
5.6.3. Disturbo disforico premestruale

5.7. Disturbi d'ansia

5.7.1. Disturbo d'ansia da separazione
5.7.2. Mutismo affettivo
5.7.3. Fobia specifica
5.7.4. Disturbo d'ansia sociale
5.7.5. Disturbo da panico
5.7.6. Agorafobia
5.7.7. Disturbo d'ansia generalizzato
5.7.8. Disturbo d’ansia di indotto da sostanze

Modulo 6. Psicopatologia nell’infanzia e nell’adolescenza II

6.1. Disturbo ossessivo compulsivo
6.2. Disturbi relativi a traumi e fattori di stress
6.3. Disturbi dissociativi
6.4. Disturbi da sintomi somatici
6.5. Disturbi alimentari
6.6. Disturbi dell’escrezione
6.7. Disturbi del sonno-veglia
6.8. Disforia di genere
6.9. Disturbi del controllo degli impulsi e del comportamento
6.10. Disturbi legati a sostanze e disturbi da dipendenza

Modulo 7. Disturbi della personalità e dell’infanzia e adolescenza

7.1.  Disturbo schizoide 

7.1.1.  Epidemiologia 
7.1.2.  Comorbilità 
7.1.3.  Casistica 

7.2.  Disturbo schizotipico 

7.2.1.  Epidemiologia 
7.2.2.  Comorbilità 
7.2.3.  Casistica 

7.3.  Disturbo borderline  

7.3.1.  Epidemiologia 
7.3.2.  Comorbilità 
7.3.3.  Casistica 

7.4.  Disturbo narcisista 

7.4.1.  Epidemiologia 
7.4.2.  Comorbilità 
7.4.3.  Casistica 

7.5.  Disturbo antisociale 

7.5.1.  Epidemiologia 
7.5.2.  Comorbilità 
7.5.3.  Casistica 

7.6.  Disturbo paranoico 

7.6.1.  Epidemiologia 
7.6.2.  Comorbilità 
7.6.3.  Casistica 

7.7.  Disturbo istrionico 

7.7.1.  Epidemiologia 
7.7.2.  Comorbilità 
7.7.3.  Casistica 

7.8.  Disturbo evitante 

7.8.1.  Epidemiologia 
7.8.2.  Comorbilità 
7.8.3.  Casistica 

7.9.  Disturbo dipendente 

7.9.1.  Epidemiologia 
7.9.2.  Comorbidità 
7.9.3.  Casistica 

7.10.  Disturbo ossessivo compulsivo 

7.10.1.  Epidemiologia 
7.10.2.  Comorbidità 
7.10.3.  Casistica 

7.11.  Disturbo aggressivo passivo 

7.11.1.  Epidemiologia 
7.11.2.  Comorbilità 
7.11.3.  Casistica 

7.12.  Disturbo depressivo 

7.12.1.  Epidemiologia 
7.12.2.  Comorbilità 
7.12.3.  Casistica 

Modulo 8. Psicopatologia adulta e la sua ripercussione nell'infanzia e nell'adolescenza

8.1.  Eredità dall’epigenetica 

8.1.1.  DNA 
8.1.2.  RNA 
8.1.3.  Geni e ambiente 
8.1.4.  Impronta genomica ed eredità epigenetica 

8.2.  Apprendimento e neuroni a specchio 

8.2.1.  Ripercussioni neuro-psichiatriche 
8.2.2.  Identificazione 
8.2.3.  Apprendimento vicario 

8.3.  Ruolo della simpatia e dell’empatia nell’apprendimento vicario 

8.3.1.  Differenza tra proiezione e introiezione 
8.3.2.  Elementi neurologici della simpatia e dell’empatia 

8.4.  Controllo sociale della personalità nell'infanzia e nell'adolescenza 

8.4.1.  La moda 
8.4.2.  La pressione del gruppo 
8.4.3.  L’immagine sociale di quello che deve essere 

8.5.  Leggi di apprendimento vicario 

8.5.1.  Principio di equipotenza 
8.5.2.  Principio di fidelizzazione 
8.5.3.  Imitazione 
8.5.4.  Contemplazione, sottomissione e ignoranza 

8.6.  Ripercussione dei disturbi adulti nei bambini e negli adolescenti 

8.6.1.  Disturbi dell’ansia 
8.6.2.  Disturbi depressivi 
8.6.3.  Disturbi psicotici 
8.6.4.  Disturbi da dipendenze 
8.6.5.  Disturbi del controllo degli impulsi 
8.6.6.  Disturbi del comportamento alimentare 
8.6.7.  Disturbi del sonno 
8.6.8.  Disturbi lavorativi 
8.6.9.  Problemi legali 

8.7.  Disturbi neurologici 
8.8.  Malattia medica 

Modulo 9. Intervento farmacologico nei disturbi d'ansia e dello stress 

9.1.  Disturbi di angoscia o panico 
9.2.  Agorafobia 
9.3.  Fobia sociale 
9.4.  Fobie specifiche 
9.5.  Disturbo d'ansia generalizzato 
9.6.  Disturbi ossessivo compulsivi e correlati 

9.6.1.  Disturbo ossessivo compulsivo 
9.6.2.  Disturbi dismorfici del corpo 
9.6.3.  Disturbo da accumulo 
9.6.4.  Tricotillomania 
9.6.5. Disturbo da escoriazione 

9.7.  Disturbo d'ansia da separazione 
9.8.  Disturbo di adattamento 

9.8.1.  Con stato d’animo depresso 
9.8.2.  Con ansia 
9.8.3.  Con alterazione del comportamento 
9.8.4.  Con alterazione mista di emozioni e comportamento 

9.9.  Disturbi dissociativi 

9.9.1.  Disturbo dissociativo dell'identità 
9.9.2.  Amnesia dissociativa 
8.9.3.  Disturbo da depersonalizzazione/derealizzazione 

9.10.  Disturbi da sintomi somatici 
9.11.  Disturbi d'ansia per malattia 

9.11.2.  Disturbo di conversione 
9.11.3.  Disturbo fittizio 

9.12.  Disturbi legati a trauma e stress 
9.13.  Disturbi di stress acuto 

9.13.1.  Stress post-traumatico 

9.14.  Disturbo disinibito delle relazioni sociali 

Modulo 10. Strumenti di intervento 

10.1. Il gioco 
10.2. Il disegno 
10.3. La metafora e il racconto 
10.4. La psicodrammatizzazione 
10.5. I mezzi informatici 
10.6. La fantasia, il rilassamento e l'ipnosi 
10.7. Tecniche di biofeedback 
10.8. Problemi di relazione 

10.8.1. Con i genitori 
10.8.2. Con i fratelli 

10.9. L'educazione lontano dai genitori 
10.10. Bambino affetto da una relazione genitoriale conflittuale 

10.10.1. Relazione conflittuale con il coniuge o il partner 

10.11. Rottura familiare a causa di separazione o divorzio 

10.11.1. Alto livello di emozioni espresse in famiglia 

10.12. Dolore 
10.13. Maltrattamento 
10.14. Abuso 
10.15. Problemi di educazione 
10.16. Problemi lavorativi 
10.17. Problemi in casa ed economici 
10.18. Problema di vivere da soli 
10.19. Esposizione a catastrofi 

Modulo 11. Il colloquio clinico con il paziente psicotico e disturbi della personalità 

11.1. Colloquio attivo (C.H.S.V.) 

11.1.1. Teoria delle informazioni 
11.1.2. Canali di comunicazione 
11.1.3. Sistema di comunicazione 

11.2. Assiomi del colloquio 

11.2.1. È impossibile non comunicare 
11.2.2. Contenuto e relazione 
11.2.3. Valenza affettiva 
11.2.4. Comunicazione digitale e analogica 
11.2.5. Simmetria e asimmetria 

11.3. Esplorazione della comunicazione 

11.3.1. Comunicazione verbale 
11.3.2. Comunicazione non verbale 
11.3.3. Doppio vincolo 
11.3.4. Psicopatologia della comunicazione 
11.3.5. Un gesto vale più di mille parole 

11.4. Storia clinica 

11.4.1. Personale 
11.4.2. Familiare 
11.4.3. Generazionale 

11.5. Anamnesi 

11.5.1. Biografia psicopatologica 
11.5.2. Biografia di malattie mediche 
11.5.3. Biografia dei problemi sociali 

11.6. Struttura generale dell'esame mentale 

11.6.1. Comunicazione non verbale ed emozioni 
11.6.2. Comunicazione intorno ad un tavolo 

11.7. Semiologia 

11.7.1. Segni 
11.7.2. Sintomi 

11.8. Epistemologia della diagnosi 

11.8.1. Diagnosi sindromica descrittiva contro la malattia 
11.8.2. Nosologia. Diagnosi categoriale davanti ad una diagnosi dimensionale 

11.9. Diagnosi multiple e comorbidità 

11.10. Criteri clinici e forensi 
11.11. Colloquio di perizia: Errori da evitare 

Modulo 12. Intervento nei disturbi della personalità e psicotici dai modelli più rilevanti 

12.1. Terapia del comportamento nei disturbi della personalità e psicotici 
12.2. Terapia cognitiva nei disturbi della personalità e psicotici 
12.3. Terapia del comportamento razionale nei disturbi della personalità e psicotici 
12.4. Terapia dell’inoculazione dello stress nei disturbi della personalità e psicotici 
12.5. Terapia cognitiva di Beck nei disturbi della personalità e psicotici 
12.6. Terapia umana nei disturbi della personalità e psicotici 
12.7. Terapia della Gestalt e terapie psicodinamiche nei disturbi della personalità e psicotici  
12.8. Terapia interpersonale nei disturbi della personalità e psicotici 
12.9. Psicoterapia a Tempo Limitato (psicoterapia eclettica) nei disturbi della personalità e psicotici 

Modulo 13. Intervento psicosociale nei disturbi psicotici 

13.1. Mediazione familiare 

13.1.1. Pre-mediazione 
13.1.2. La negoziazione 
13.1.3. Mediazione 

13.1.3.1. Conciliazione 
13.1.3.2. Riparazione 

13.2. Nozione di conflitto 

13.2.1. Cambiare atteggiamento verso la cooperazione di squadra 
13.2.2. Migliorare l'attitudine 
13.2.3. Enfatizzare lo svolgimento 

13.3. Tipologie di conflitto 

13.3.1. Di attrazione-attrazione 
13.3.2. Evasione-evasione 
13.3.3. Attrazione-evasione 

13.4. Mediazione, arbitraggio e valutazione neutrale 

13.4.1. Il mediatore presente non influisce 
13.4.2. Gestione decisionale ascoltando le parti 
13.4.3. Valutazione neutra: Trarre conseguenze dai dati ottenuti 

13.5. Coaching e psicologia 

13.5.1. Uguaglianze 
13.5.2. Differenze 
13.5.3. Contraddizioni 
13.5.4. Intrusioni 

13.6. Apprendimento nel coaching 

13.6.1. Dichiarazione di fallimento 
13.6.2. Togliersi le maschere 
13.6.3. Reinventare noi stessi 
13.6.4. Concentrarsi nel compito 

13.7. Affrontare le sfide che possono essere accettate 

13.7.1. Locus of control 
13.7.2. Aspettative 

13.8. Concentrati nell’attività 

13.8.1. Tecniche di focalizzazione 
13.8.2. Tecniche di controllo dei pensieri 

13.9. Obiettivi chiari 

13.9.1. Definizione di dove siamo 
13.9.2. Definizione di dove vogliamo arrivare 

13.10. Riallinearsi con l'attività 

13.10.1. Collocare l'atteggiamento nell'azione e non nel pensiero proattivo 
13.10.2. Verbalizzare i piccoli successi 
13.10.3. Essere flessibile e permettere la frustrazione 

13.11. Lavorare sull'auto-inganno 

13.11.1. Sapere che mentiamo a noi stessi 
13.11.2. Sapere che modifichiamo la realtà 
13.11.3. Sapere che conformiamo la realtà alle nostre credenze 

13.12. Gestione dei conflitti 

13.12.1. Gestione emotiva 
13.12.2. Dire ciò che penso partendo dalle emozioni CASA (curiosità, ammirazione, sicurezza, allegria) 

13.13. Dialogo con le credenze 

13.13.1. Autodialogo 
13.13.2. Ristrutturazione cognitiva 

13.14. Gestione dello stress 

13.14.1. Tecniche di respirazione 
13.14.2. Tecnica di gestione emotiva 
13.14.3. Tecniche di rilassamento 

13.15. Gestione emotiva 

13.15.1. Identificare emozioni 
13.15.2. Identificare le emozioni adeguate 
13.15.3. Cambiare le emozioni adeguate 

13.16. Biologia della risposta allo stress 
13.17. Biochimica dello stress 

Modulo 14. Consulenza psicopedagogica a famiglie in situazioni a rischio psicosociale 

14.1. La costruzione del concetto di famiglia 

14.1.1. Concetto e teorie sulla famiglia: Funzioni, dinamiche, regole e ruoli 

14.1.1.1. La famiglia come contesto di sviluppo umano 
14.1.1.2. Funzioni della famiglia
14.1.1.3. Dinamiche familiari e regole 
14.1.1.4. Ruoli nel contesto familiare 

14.2. Evoluzione dell’istituzione familiare 

14.2.1. Cambiamenti sociali e nuove forme di convivenza familiare 

14.2.1.1. L’influenza dei cambi sociali nella famiglia 
14.2.1.2. Nuove forme di famiglia 

14.2.2. Stili educativi in famiglia 

14.2.2.1. Stile democratico 
14.2.2.2. Stile autoritario 
14.2.2.3. Stile negligente 
14.2.2.4. Stile indulgente 

14.3. Famiglie a rischio psicosociale 

14.3.1. Rischio psicosociale, criteri di valutazione del rischio e famiglie in situazione di rischio 

14.3.1.1. Cos’è il rischio psicosociale? 
14.3.1.2. Criteri di valutazione del rischio psicosociale 
14.3.1.3. Famiglie in situazione di rischio psicosociale 

14.3.2. Fattori di rischio vs fattori di protezione 

14.3.2.1. Fattori di rischio 
14.3.2.2. Fattori di protezione 

14.4. Processi di orientamento e intervento psicopedagogica 

14.4.1. Concettualizzazione dell’intervento psicopedagogico e modelli di intervento 

14.4.1.1. Concetto di intervento psicopedagogico in ambito familiare 
14.4.1.2. Modelli di intervento psicopedagogico 

1 4.4.2. Destinatari, aree e contesti di intervento psicopedagogico 

14.4.2.1. Destinatari di intervento psicopedagogico 
14.4.2.2. Aree di intervento psicopedagogico 
14.4.2.3. Contesti di intervento psicopedagogico 

14.5. L’intervento socio-educativo nelle famiglie 

14.5.1. Concetto, fondamenti e modelli di intervento socio-educativo nelle famiglie 

14.5.1.1. L’intervento socio-educativo nelle famiglie (I) 
14.5.1.2. Principi dell’intervento socio-educativo nelle famiglie 
14.5.1.3. Fondamenti dell’intervento socio-educativo nelle famiglie: elementi, criteri da considerare e livelli di intervento 
14.5.1.4. Modelli di intervento socio-educativo nelle famiglie 

14.6. L’intervento socio-educativo nelle famiglie (II) 

14.6.1. Squadre educative di intervento familiare: abilità professionali, strumenti e tecniche 

14.6.1.1. Squadre educative di intervento familiare 
14.6.1.2. Abilità professionali 
14.6.1.3. Strumenti e tecniche 

14.7. Intervento in situazioni di rischio o abuso di minori in famiglia 

14.7.1. Concettualizzazione e tipologia di abuso infantile in famiglia 

14.7.1.1. Concetto di abuso infantile 
14.7.1.2. Tipi di abuso infantile 

14.7.2. Aggiornamenti sull’abuso infantile in famiglia 

14.7.2.1. Rilevamento, valutazione e assistenza 
14.7.2.2. Protocolli 

14.8. Quadri collaborativi tra famiglia e scuola 

14.8.1. Famiglia e scuola come ambienti collaborativi: Forme di partecipazione della famiglia a scuola 

14.8.1.1. Famiglia e scuola come ambienti collaborativi 
14.8.1.2. Forme di partecipazione della famiglia a scuola 
14.8.1.3. Scuola per genitori ed educazione parentale 

Modulo 15. Contesti e i suoi disturbi 

15.1. Concetti di base dei contesti educativi 

15.1.1. Microcontesto 
15.1.2. Mesocontesto 
15.1.3. Macrocontesto 

15.2. Patologia del microcontesto 
15.3. Tipologie di figli 

15.3.1. Legati 
15.3.2. Amici 
15.3.3. Affetti da ADHD 

15.4. Figlio rifiutato 

15.4.1. Rifiuto diretto 
15.4.2. Sindrome di alienazione parentale 
15.4.3. Bullismo 

15.5. Storia fraterna 

15.5.1. Unione dei genitori 
15.5.2. Resilienza 
15.5.3. Risoluzione di conflitti 

15.6. Io familiare 
15.7. La famiglia e il suo modo di usare il linguaggio 

15.7.1. Doppio vincolo 
15.7.2. Ambiguità 
15.7.3. Inconsistenza 

15.8. Psicopatologia familiare e ripercussioni nel futuro del paziente 

15.8.1. Patologia psichiatrica o psicopatologia di uno dei genitori 
15.8.2. Alcolismo e dipendenze 
15.8.3. Disturbi della personalità gravi 
15.8.4. Disagi emotivi nei genitori 

15.9. Modalità di gestire patologicamente un figlio 

15.9.1. Sindrome di Münchhausen per procura 
15.9.2. Infantilismo nei genitori 
15.9.3. Mancanza di confini 
15.9.4. Incolpare 
15.9.5. Non permettere la crescita 

15.10. Relazione con i nonni 

15.10.1. Situazione permanente 
15.10.2. Situazione di donazione 
15.10.3. Situazione sporadica 

15.11. Legami conflittuali 

15.11.1. Eccessiva dipendenza 
15.11.2. Sganciamento 
15.11.3. Ansioso/teso 
15.11.4. Collerico/ostile 
15.11.5. Depressivo/demotivato 

15.12. Patologia del mesocontesto 
15.13. Posizione socioeconomica della famiglia 

15.13.1. Disoccupazione 
15.13.2. Rovina e sfratto 
15.13.3. Squilibrio economico tra i genitori 
15.13.4. Gestione patologica dell’economia familiare 

15.14. Autonomia sulla famiglia 

15.14.1. Famiglie centripete 
15.14.2. Famiglie centrifughe 

14.15. Ambiente extrafamiliare inadeguato 

15.15.1. Conflitti tra zii 
15.15.2. Eredità e dispute familiari 
15.15.3. Squilibri e ingiustizie nel trattamento 

15.16. Abusi 

15.16.1. Violazione 
15.16.2. Neurodidattica dell’attenzione 
15.16.3. Violenza fisica e psichica 

15.17. Io autonomo 
15.18. Scuola 

15.18.1. Docente come persona di riferimento 
15.18.2. Qualità educativa anormale 
15.18.3. Incidenti 

15.19. Quartiere 

15.19.1. Agenti di riferimento 
15.19.2. Relazioni extrafamiliari anormali 
15.19.3. Comunicazione extrafamiliare anormale 
15.19.4. Disordini sociali 

15.20. Problematica con il macrocontesto 

15.20.1. Sequestro familiare per le mode sociali 
15.20.2. Problemi di ideologia 
15.20.3. Tendenza di isolamento per classe sociale 

15.21. Capacità di adattamento 
15.22. Senso di vita 
15.23. L’io sociale 

Modulo 16. Universi patologici nell’infanzia e nell’adolescenza (DSM-5) 

16.1. Disturbi nello sviluppo neurologico 

16.1.1. Disabilità intellettive 
16.1.2. Disturbo dello spettro autistico 
16.1.3. Disturbo da deficit di attenzione e/o iperattività 
16.1.4. Disturbo specifico dell'apprendimento 
16.1.5. Disturbi della comunicazione 
16.1.6. Disturbi motori 
16.1.7. Disturbi da tic 

16.2. Disturbi psicotici 

16.2.1. Disturbo delirante 
16.2.2. Disturbo psicotico breve 
16.2.4. Disturbo schizofreniforme 
16.2.5. Disturbo schizoaffettivo 
16.2.6. Catatonia associata ad un altro disturbo mentale 

16.3. Disturbo ciclotimico e bipolare 
16.4. Disturbo depressivo 

16.4.1. Depressione maggiore 
16.4.2. Distimia 
16.4.3. Disturbo da alterazione distruttiva dell'umore 
16.4.4. Disturbo disforico premestruale 

16.5. Disturbi d'ansia 

16.5.1. Disturbo d'ansia da separazione 
16.5.2. Mutismo selettivo 
16.5.3. Fobia specifica 
16.5.4. Disturbo d'ansia sociale 
16.5.5. Disturbo da panico 
16.5.6. Agorafobia 
16.5.7. Disturbo d'ansia generalizzato 
16.5.8. Disturbo d’ansia indotto da sostanze 

16.6. Disturbo ossessivo compulsivo 

16.6.1. Disturbi dismorfici del corpo 
16.6.2. Disturbo da accumulo 
16.6.3. Tricotillomania 
16.6.4. Disturbo da escoriazione 

16.7. Disturbi relativi a traumi e fattori di stress 

16.7.1. Disturbo di attaccamento reattivo 
16.7.2. Disturbi disinibito delle relazioni sociali 
16.7.3. Disturbi da stress postraumatico 
16.7.4. Disturbi di stress acuto 
16.7.5. Disturbo di adattamento 

16.8. Disturbi dissociativi 

16.8.1. Disturbo dissociativo dell'identità 
16.8.2. Amnesia dissociativa 
16.8.3. Disturbo da depersonalizzazione e derealizzazione 

16.9. Disturbi da sintomi somatici 

16.9.1. Disturbi da sintomi somatici 
16.9.2. Disturbi d'ansia per malattia 
16.9.3. Disturbo di conversione 
16.9.4. Fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche 
16.9.5. Disturbo fittizio 

16.10. Disturbi alimentari e dell'assunzione di cibo 

16.10.1. Prurito 
16.10.2. Disturbo da ruminazione 
16.10.3. Disturbo da rifiuto/restrizione dell'assunzione di cibo 
16.10.4. Anoressia nervosa 
16.10.5. Bulimia nervosa 
16.10.6. Disturbo da abbuffata 

16.11. Disturbi dell’escrezione 

16.11.1. Enuresi 
16.11.2. Encopresi 

16.12. Disturbi del sonno-veglia 

16.12.1. Insonnia 
16.12.2. Ipersonnia 
16.12.3. Narcolessia 
16.12.4. Disturbo del sonno relazionato con la respirazione 
16.12.5. Disturbo del risveglio dal sonno non REM 
16.12.6. Disturbo di incubi 
16.12.7. Disturbo del comportamento nel sonno REM 
16.12.8. Sindrome delle gambe senza riposo 

16.13. Disforia di genere 

16.13.1. Nei bambini 
16.13.2. Negli adolescenti e adulti 

16.14. Disturbi del controllo degli impulsi e del comportamento 

16.14.1. Disturbo negativista provocatorio 
16.14.2. Disturbo esplosivo intermittente 
16.14.3. Disturbo del comportamento 
16.14.4. Piromania 
16.14.5. Cleptomania 

16.15. Disturbi legati a sostanze e disturbi da dipendenza 

16.15.1. Disturbi legati all’alcol 
16.15.2. Disturbi legati alla caffeina 
16.15.3. Disturbi legati alla cannabis 
16.15.4. Disturbi legati a sostanze allucinogene 
16.15.5. Disturbi legati ad inalatori 
16.15.6. Disturbi legati ad oppiacei 
16.15.7. Disturbi legati a sedanti, ipnotici e ansiolitici 
16.15.8. Disturbi legati a stimolanti 
16.15.9. Disturbi legati al tabacco 
16.15.10. Disturbi da gioco 

16.16. Altre considerazione sul DSM-5 

Modulo 17. Disturbi non registrati nel DSM-5 sorti negli ultimi anni nelle visite psicologiche 

17.1. Sindrome da scatti d'ira esplosiva 

17.1.1. Sequestro emotivo del bambino 
17.1.2. Non accetta la frustrazione 
17.1.3. Beneficio secondario 

17.2. Sindrome dell’imperatore 

17.2.1. Figli che maltrattano i genitori 
17.2.2. Insensibilità emotiva 
17.2.3. Assenza di legame morale 
17.2.4. Non imparano dagli errori 

17.3. Egocentrismo patologico 

17.3.1. Assenza di attaccamento 
17.3.2. Focalizzazione su obiettivi egocentrici 
17.3.3. Bugie 
17.3.4. Azioni crudeli 

17.4. Disturbo negativista provocatorio 

17.4.1. Si arrabbia e fa i capricci 
17.4.2. Discute con adulti 
17.4.3. Sfida attivamente gli adulti 
17.4.4. Rifiuta di rispettare le regole 
17.4.5. Infastidisce deliberatamente altre persone 
17.4.6. Incolpa gli altri dei suoi errori 
17.4.7. Porta rancore ed è vendicativo 
17.4.8. È suscettibile o facilmente irritabile dagli altri 

17.5. Inosservanza di regole e limiti 

17.5.1. Deficit di attenzione 
17.5.2. Il castigo non li smuove 
17.5.3. Bassa autostima 

17.6. Dipendenza dal telefono 

17.6.1. Sensazione di panico senza telefono 
17.6.2. Trova in esso tutto l’universo 
17.6.3. Allenamento, sfogo, aspettativa, speranza, legame 

17.7. Bugia compulsiva 

17.7.1. Pseudologia fantastica 
17.7.2. Deformare la realtà a proprio beneficio 
17.7.3. Dipendenza dalla bugia 

17.8. Gestione criminale di internet 

17.8.1. Hanno le loro password 
17.8.2. Maggiore conoscenza della navigazione rispetto agli adulti 
17.8.3. Assenza di limiti, sensazione di controllo 

17.9. Cyberbullismo 

17.9.1. Il violento 
17.9.2. La vittima 
17.9.3. I terzi passivi 

17.10. Personalità NEET (Not in employment, education or training) 

17.10.1. (Non studia, non lavora, non riceve istruzione) 

17.11. Sindrome da dipendenza emotiva 

17.11.1. Necessità di localizzare una persona 
17.11.2. Ossessione per una persona 
17.11.3. Necessità permanente di gesti di approvazione 
17.11.4. Solo si è felici con questa persona 
17.11.5. Sensazione di malessere per rimanere con lei 

17.12. Sindrome della chiave appesa 

17.12.1. Conciliazione lavorativa 
17.12.2. Profilo dei genitori 
17.12.3. Distanziamento affettivo 

17.13. Suicidio nell’infanzia e nell’adolescenza 

17.13.1. Suicidio altruista, egoista e anonimo (Durkheim) 
17.13.2. Origine e forma 
17.13.3. Indici 

17.14. Autolesionismo da artefatto dermatologico 

17.14.1. Sollievo dal dolore emotivo 
17.14.2. Preambolo di un atto suicida? 

17.15. Sindrome da evitamento 

17.15.1. La sicurezza si trova evitando di vivere 
17.15.2. Rinforzo dell’evitamento e nucleo accumbens 

17.16. Negativismo 
17.17. Vandalismo 
17.18. Disturbo dissociale 

17.18.1. Aggressione a persone o animali 
17.18.2. Distruzione di proprietà 
17.18.3. Frode o furto 
17.18.4. Violazione grave delle regole 

17.19. Nuove facce dei disturbi del comportamento alimentare 

17.19.1. Anoressia selettiva 
17.19.2. Anoressia con relazioni sessuali 
17.19.3. Sovralimentazione compulsiva 

17.20. Nuove componenti di dipendenza nella tossicodipendenza

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