Titolo universitario
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Presentazione
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Programma
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Area Terapia Intensiva
Modulo 1. Gestione nelle Unità di Cure Intensive
1.1. Sicurezza dei pazienti
1.1.1. Concetto
1.1.2. Evoluzione della sicurezza die pazienti
1.1.3. Gli errori medici
1.1.4. Alcune definizioni
1.1.5. Cultura della sicurezza
1.1.6. Gestione dei rischi
1.1.7. Dove ci si trova?
1.1.8. La sicurezza dei pazienti nelle Unità di Cure Intensive
1.2. Sistemi di informazione
1.3. UTI senza pareti
1.3.1. Problema: Perché nasce il modello di Terapia Intensiva senza pareti?
1.3.2. Soluzione: individuazione precoce della gravità
1.3.3. Progetto di Terapia Intensiva senza pareti
1.4. Umanizzazione nell’assistenza al malato critico
1.4.1. Introduzione Progetto HU-CI (Umanizzazione delle Terapie Intensive)
1.4.2. Partecipazione dei familiari nelle cure e presenza durante determinate procedure
1.4.3. Qualità percepita. Indagini sulla soddisfazione
1.4.4. La comunicazione tra professionisti
1.4.5. Necessità dei professionisti. Usura professionale (burnout)
1.4.6. Sindrome post Terapia Intensiva Conseguenze psicologiche
1.4.7. Architettura umanizzata
1.5. Qualità ed eccellenza nella Terapia Intensiva
1.5.1. Modelli di qualità
1.5.2. Modello di eccellenza ETQM
1.5.3. Il gruppo di qualità nella Terapia Intensiva
1.6. La prognosi in Terapia Intensiva
1.6.1. Storia delle scale di gravità
1.6.2. Scale prognostiche
1.6.3. Confronto delle scale
1.6.4. Questioni non risolte
1.7. La famiglia del paziente critico
1.7.1. Comunicazione delle cattive notizie
1.7.2. La famiglia nella Terapia Intensiva
1.7.3. Partecipazione nelle cure
1.8. Terapia Intensiva a porte aperte
1.8.1. Famiglia, familiari e visitanti
1.8.2. Sulle visite e la sua organizzazione
1.8.3. Perché si organizzano in questo modo?
1.8.4. Cosa vogliono i pazienti e i familiari?
1.8.5. È possibile un cambio?
1.8.6. Proposte future
1.9. La Terapia Intensiva alla fine della vita
1.9.1. Principi etici nella LTSV (Limitazione del Trattamento di Supporto Vitale)
1.9.2. La LTVS e l’autonomia del paziente
1.9.3. Processo decisionale nella LTSV
1.9.4. Piano di Cure Palliative
1.9.5. Gestione dei conflitti
1.9.6. Supporto ai professionisti
1.9.7. Decisione di non rianimare
1.9.8. Considerazioni nella donazione di organi
1.9.9. Evitare l’ingresso in Terapia Intensiva
Modulo 2. Disturbi cardio-vascolari nel paziente
2.1. Monitoraggio emodinamico
2.1.1. Fondamenti del monitoraggio emodinamico
2.1.2. Uso odierno dello Swan-Ganz in terapia intensiva
2.1.3. Monitoraggio minimamente invasivo
2.1.4. Monitoraggio No invasivo
2.1.5. Approccio pratico del monitoraggio emodinamico
2.2. Gestione attuale dell’insufficienza cardiaca acuta e dello shock cardiogeno
2.2.1. Gestione pre-ospedaliera
2.2.2. Gestione iniziale della ICA senza shock cardiogeno
2.2.3. Shock cardiogeno
2.3. Ruolo dell'ecocardiogramma nella gestione emodinamica del paziente critico
2.3.1. Ottenere un ecocardiogramma
2.3.2. Rilevamento di alterazioni strutturali
2.3.3. Valutazione cardiaca globale
2.3.4. Valutazione del precarico
2.3.5. Valutazione della contrattilità
2.3.6. Valutazione del postcarico
2.3.7. L’ecocardiogramma nel paziente cardiologico e non cardiologico grave
2.4. Punti chiave nel post-operatorio attuale della chirurgia cardiaca
2.4.1. Accoglienza del paziente
2.4.2. Post-operatorio non complicato
2.4.3. Complicazioni
2.4.4. Considerazioni specifiche
2.5. Gestione attuale della sindrome coronaria acuta (SCA)
2.5.1. Introduzione Epidemiologia
2.5.2. Concetti: definizioni e classificazione
2.5.3. Fattori di rischio Fattori precipitanti
2.5.4. Presentazione clinica
2.5.5. Diagnosi: ECG, biomarcatori, tecniche di diagnostica per immagini non invasive
2.5.6. Stratificazione del rischio
2.5.7. Trattamento della SCA: strategia farmacologica, strategia di riperfusione (intervento coronarico, fibrinolisi, chirurgia di rivascolarizzazione coronarica)
2.5.8. Complicazioni sistematiche della SCA
2.5.9. Complicazioni cardiologiche della SCA
2.5.10. Complicazioni meccaniche della SCA
2.6. Aritmia in Terapia Intensiva
2.6.1. Bradiaritmie
2.6.2. Tachiaritmie
2.7. Patologia aortica acuta
2.8. Uso degli emoderivati nel paziente critico
2.9. Nuovi anticoagulanti
2.10. Malattia tromboembolica venosa
2.10.1. Fisiopatologia
2.10.2. Trombosi venosa profonda
2.10.3. Embolia polmonare acuta
2.11. Ossigenazione con membrana extracorporea negli adulti (ECMO)
Modulo 3. Aggiornamento in Rianimazione Cardiopolmonare (RCP) in terapia intensiva
3.1. L’algoritmo della rianimazione cardiopolmonare
3.1.1. Supporto vitale di base (SVB)
3.1.2. Supporto vitale avanzato (SVA)
3.1.3. Cure post-rianimazione (CPR)
3.1.4. Formazione in RCP
3.2. Gestione della sindrome post-rianimazione
3.2.1. Sindrome post arresto cardiaco
3.2.2. Vie aeree e respirazione
3.2.3. Circolazione
3.2.4. Disabilità: misure per il recupero neurologico
3.2.5. Protocollo di valutazione della prognosi neurologica
3.3. Danno neurologico post-rianimazione cardiopolmonare Gestione e valutazione prognostica
3.3.1. Fisiopatologia del danno celebrale
3.3.2. Misure terapeutiche rivolte al controllo della lesione celebrale
3.3.3. Prognosi
Modulo 4. Gestione respiratoria del paziente critico
4.1. Vie aeree difficili nell’Unità di Cure Intensive: valutazione e gestione
4.1.1. Le vie aeree critiche
4.1.2. Valutazione e previsione
4.1.3. Predittori di VAD nel paziente in condizioni critiche Il macocha score
4.1.4. Gestione delle criticità
4.1.5. Personale adeguato- materiale adeguato- procedimento adeguato
4.1.6. Estubazione del paziente nell'unità di cura critica
4.2. Sindrome da Insufficienza Respiratoria Acuta (SDRA)
4.2.1. Concetto di SDRA
4.2.2. Ventilazione meccanica e lesione associata alla ventilazione
4.2.3. Parametri di base della ventilazione: volume corrente e PEEP
4.2.4. Posizione prona
4.2.5. Altre strategie di ventilazione nella lesione polmonare acuta
4.3. Alternative alla ventilazione meccanica convenzionale nella SDRA
4.3.1. Ventilazione spontanea nella distress
4.3.2. APRV
4.3.3. Ventilazione oscillatoria ad alta frequenza (HFOV)
4.3.4. Ossigenazione extra-corporea
4.4. Strategie di reclutamento basate nell’aumento di pressione nelle vie aeree
4.4.1. Monitoraggio
4.4.2. Interruzione
4.4.3. Indicazioni
4.4.4. Tipi
4.4.5. Manovre di reclutamento in situazioni particolari
4.4.6. La posizione prona come manovra di reclutamento
4.4.7. Effetto della manovra di reclutamento sulla prognosi dei pazienti
4.5. Scollegamento della ventilazione meccanica
4.5.1. Identificazione del paziente preparato per la disconnessione della VM
4.5.2. Test di ventilazione spontanea
4.5.3. Cosa fare se fallisce il primo test di ventilazione spontanea?
4.5.4. Scollegamento graduale del respiratore
4.5.5. Estubazione post test di ventilazione spontanea
4.5.6. Strategie per diminuire il tasso di re-intubazione
4.5.7. Metodi nuovi e alternativi per lo scollegamento
4.6. Ventilazione meccanica non invasiva: indicazioni
4.6.1. Selezione del paziente
4.6.2. Controindicazioni
4.6.3. Evidenza nell’uso della VMNI
4.6.4. Insufficienza respiratoria acuta ipossemica (IRAh)
4.6.5. Vantaggi della VMNI
4.6.6. Uso della VMNI
4.6.7. VMNI nel paziente immunodepresso
4.6.8. Scenari comuni della VMNI
4.6.9. Sindrome restrittivo polmonare post-chirurgica
4.6.10. VMNI in caso di intubazione tracheale
4.6.11. Cannula nasale ad alto flusso
4.7. Prevenzione della polmonite associata alla ventilazione meccanica
4.7.1. Definizione
4.7.2. Impatto clinico
4.7.3. Fisiopatologia
4.7.4. Misure preventive
4.7.5. Progetto polmonite zero
4.8. Tomografia a impedenza elettrica per il monitoraggio respiratorio
4.8.1. Funzionamento e interpretazione dei dati
4.8.2. Tecniche di applicazione, controindicazioni e limiti
4.8.3. Indicazioni e applicazione clinica
Modulo 5. Patologia infettiva in medicina intensiva
5.1. Gestione attuale della sepsi
5.1.1. Definizione di sepsi
5.1.2. Shock settico
5.1.3. Epidemiologia della sepsi
5.1.4. Campagna di sopravvivenza alla sepsi
5.1.5. Codice sepsi
5.1.6. Trattamento della sepsi
5.1.7. Diagnosi e trattamento dell’infezione
5.2. Antibiotici nelle Unità di Cure Intensive
5.2.1. Impatto dell’uso di antibiotici
5.2.2. Politica di utilizzo di antibiotici a livello individuale
5.2.3. Indicatori di qualità
5.2.4. Gestione delle resistenze
5.2.5. Progetto resistenza zero
5.3. Infezioni addominali gravi in Terapia Intensiva
5.3.1. Addome acuto e peritonite
5.3.2. Complicazioni infettive nel post-operatorio addominale
5.3.3. Peritonite terziaria
5.4. Infezioni intravascolari in Terapia Intensiva
5.4.1. Batteremia
5.4.2. Batteremia relazionata al catetere
5.4.3. Infezioni relazionate al catetere venoso centrale a lunga durata
5.4.4. Infezioni relazionate con dispositivi cardiaci: pacemaker a defibrillatori
5.4.5. Trattamento antibiotico
5.5. Procalcitonina come marcatore di sepsi
5.6. Punti chiave nella gestione dell'infezione fungina invasiva in Terapia Intensiva
5.6.1. Funghi filiformi
5.6.2. Aspergillosi invasiva (AI)
5.6.3. Mucormicosi
5.6.4. Altri funghi filiformi
5.6.5. Lieviti
5.6.6. Candida invasiva (CI)
5.6.7. Criptococcosi
5.7. Polmonite grave
5.8. Meningite batterica, encefalite virale e altre encefaliti
5.8.1. Meningite batterica. Punti chiave nella gestione
5.8.2. Encefalite virale e altre encefaliti
5.9. Endocardite
5.9.1. Classificazione e definizioni di endocardite infettiva
5.9.2. Diagnosi
5.9.3. Criteri di Duke modificati
5.9.4. Manifestazioni cliniche di endocardite infettiva
5.9.5. Eziologia dell’endocardite infettiva
5.9.6. Diagnosi microbiologica
5.9.7. Diagnosi ecocardiografica
5.9.8. Trattamento
5.10. Batteri multi-resistenti
5.10.1. La sfida dei microrganismi multi-resistenti
5.10.2. Resistenze dei batteri Gram-positivi
5.10.3. Resistenze dei batteri Gram-negativi
Modulo 6. Gestione renale del paziente critico
6.1. Punti chiave nell’uso delle tecniche continue di depurazione extra-renale in Terapia Intensiva
6.1.1. Insufficienza renale acuta in Terapia Intensiva
6.1.2. Tecniche renali sostitutive continue (CRRT)
6.1.3. Indicazioni della CRRT
6.1.4. Selezione della modalità di depurazione extra-renale
6.1.5. Dose
6.1.6. Anticoagulazione
6.1.7. Tecniche e materiali
6.2. Anticoagulazione con citrato nelle tecniche di depurazione extra-renale continua
6.2.1. Indicazioni per l’anticoagulazione con citrato
6.2.2. Controindicazioni per l’anticoagulazione con citrato
6.2.3. Aspetti metabolici dell’anticoagulazione regionale con citrato
6.2.4. Schema dei contenuti di calcio e dei complessi ci-ca lungo il circuito extracorporeo e sanguigno
6.2.5. Liquidi di dialisi
6.2.6. Trattamenti orientativi iniziali
6.2.7. Controlli di anticoagulazione e reintegrazione del calcio
6.2.8. Controlli dell’equilibrio acido-base
6.2.9. Esami raccomandati per il trattamento con citrato
Modulo 7. Gestione neurologica del paziente critico
7.1. Monitoraggio nel paziente neurocritico
7.1.1. Monitoraggio della pressione intracranica
7.1.2. Saturazione del bulbo giugulare
7.1.3. BIS e EGG continuo
7.1.4. Doppler transcranico
7.1.5. Ruolo dei test di diagnostica per immagini (TACH e RMN)
7.2. Gestione del coma
7.2.1. Definizione
7.2.2. Epidemiologia
7.2.3. Anatomia al risveglio
7.2.4. Gestione di un paziente in coma
7.2.5. Supplementi
7.3. Aggiornamento della gestione di un ictus ischemico
7.4. Gestione attuale dell'emorragia subaracnoidea nell'Unità di Cure Intensive
7.4.1. Emorragia subaracnoidea aneurismatica
7.4.2. Emorragia subaracnoidea spontanea non aneurismatica
7.5. Gestione attuale del trattamento iniziale dell'emorragia intraparenchimale
7.5.1. Trattamento iniziale
7.5.2. Trattamento dell'emergenza ipertensiva
7.5.3. Indicazioni di chirurgia
7.6. Stato epilettico
7.6.1. Trattamento farmacologico
7.6.2. Stato epilettico refrattario
7.6.3. Proposta di protocollo
7.7. Sedazione, analgesia e rilassamento in Terapia Intensiva: gestione attuale
7.7.1. Analgesia
7.7.2. Classificazione del dolore
7.7.3. Sedazione
7.7.4. Blocco neuromuscolare
7.7.5. Monitoraggio dell’analgesia
7.7.6. Monitoraggio della sedazione
7.7.7. Monitoraggio del blocco neuromuscolare
7.7.8. Monitoraggio del delirio
7.8. Alterazioni dello stato mentale nel paziente critico. Delirio, agitazione e sindrome confusionale acuta
7.8.1. Alterazioni dello stato mentale
7.8.2. Delirio
7.8.3. Considerazioni finali
7.9. Debolezza acquisita in Terapia Intensiva
7.9.1 Definizione e epidemiologia della debolezza acquisita in Terapia Intensiva
7.9.2. Manifestazioni cliniche
7.9.3. Fisiopatologia
7.9.4. Diagnosi
7.9.5. Fattori di rischio
7.9.6. Risultati clinici e prognosi
7.9.7. Prevenzione e trattamento
Modulo 8. Trauma in medicina intensiva
8.1. Attenzione iniziale al trauma
8.2. Trauma cranico
8.3. Fluidi, trasfusioni e supporto vasoattivo nel paziente con grave trauma
8.3.1. Nuove strategie di rianimazione dal trauma
8.3.1.1. Garantire un'adeguata perfusione dei tessuti
8.3.1.2. Amministrazione razionale dei fluidi
8.3.1.3. Uso di vasopressori
8.3.1.4. Evitare la coagulopatia indotta dal trauma
8.3.1.5. Trasfusione proporzionale de emoderivati
8.3.1.6. Farmaci pro-emostatici
8.4. Trauma toracico
8.4.1. Generalità: gestione pre-ospedaliera del trauma toracico
8.4.2. Generalità: gestione ospedaliera iniziale del trauma toracico contuso
8.4.3. Generalità: gestione ospedaliera iniziale del trauma toracico penetrante
8.4.4. Lesioni della parete toracica
8.4.5. Lesioni alle costole
8.4.6. Lesioni allo sterno e alla scapola
8.4.7. Lesione polmonare
8.4.8. Lesione aortica
8.4.9. Lesioni cardiache
8.4.10. Altre lesioni mediastiniche
8.5. Trauma addominale
8.5.1. Informazioni generali
8.5.2. Trauma epatico
8.5.3. Trauma splenico
8.5.4. Trauma genitourinario
8.5.5. Trauma pelvico
8.5.6. Trauma gastrointestinale
8.6. Trauma del midollo spinale. Attenzione iniziale
8.6.1. Introduzione e epidemiologia
8.6.2. Fisiopatologia
8.6.3. Gestione pre-ospedaliera del TRM
8.6.4. Valutazione primaria: valutazione iniziale e rianimazione
8.6.5. Valutazione secondaria
8.6.6. Valutazione radiologica
8.6.7. Gestione acuta del paziente con TRM
8.7. Il paziente ustionato criticamente
Modulo 9. Cure digestive critiche
9.1. Gestione attuale della pancreatite grave
9.1.1. Diagnosi e prognosi. Valore dei test di diagnostica per immagini
9.1.2. Complicazione della pancreatite
9.1.3. Approccio terapeutico
9.2. Il paziente cirrotico in Terapia Intensiva
9.2.1. La sindrome da insufficienza epatica acuta-cronica
9.2.2. Basi fisiopatologiche
9.2.3. Danno organico nel ACLF
9.2.4. Supporto nutritivo
9.2.5. Gestione delle Infezioni
9.2.6. Aspetti specifici della gestione avanzata del cirrotico in Terapia Intensiva
9.3. Gestione attuale del danno epatico acuto
9.3.1. Introduzione, definizione ed eziologia
9.3.2. Diagnosi
9.3.3. Manifestazioni extra-epatiche
9.3.4. Scle prognostiche di gravità
9.3.5. Gestione del danno epatico acuto
9.4. Ischemia mesenterica acuta
9.4.1. Informazioni generali sull’ischemia mesenterica
9.4.2. Ischemia mesenterica acuta occlusiva
9.4.3. Ischemia mesenterica per trombosi venosa
9.4.4. Ischemia colica o colite ischemica
Modulo 10. Nutrizione e metabolismo nel paziente critico
10.1. Nutrizione artificiale in Terapia Intensiva
10.2. Protocollo di controllo della glicemia nel paziente critico
10.3. Crisi iperglicemiche: chetoacidosi e coma iperosmolare
10.3.1. Fisiopatologia
10.3.2. Clinica
10.3.3. Diagnosi
10.3.4. Trattamento
10.3.5. Complicazioni
10.4. Gestione delle complicazioni associate alla nutrizione
10.5. Patologia tiroidea critica
10.5.1. Alterazioni per ipertiroidismo
10.5.2. Alterazioni per ipotiroidismo
Modulo 11. Donazioni e trapianto di organi in medicina intensiva
11.1. Diagnosi di morte encefalica
11.1.1. Diagnosi di morte per criteri neurologici
11.1.2. Morte encefalica o per criteri neurologici
11.1.3. Diagnosi cliniche
11.1.4. Protocollo diagnostico di morte per criteri neurologici
11.1.5. Attività di origine spinale o midollare
11.1.6. Morte del tronco encefalico
11.1.7. Prove strumentali
11.2. Gestione attuale del donante di organi
11.2.1. Fisiopatologia
11.2.2. Obiettivi del mantenimento del potenziale donatore
11.3. Donazione a cuore fermo
11.3.1. Donatori per criteri cardiaci
11.3.2. Procedimenti specifici del programma di donazione in asistolia
11.4. Gestione del paziente che riceverà un trapianto cardiaco
11.4.1. Indicazioni e controindicazioni
11.4.2. Tecnica chirurgica
11.4.3. Complicazioni
11.4.4. Immunosoppressione
11.4.5. Prognosi e mortalità
11.5. Gestione del paziente che riceverà un trapianto di fegato
11.5.1. Misure nell’immediato post-operatorio
11.5.2. Complicazioni
11.6. Gestione del paziente che riceverà un trapianto polmonare
11.6.1. Gestione pre-trapianto
11.6.2. Gestione post-trapianto
11.6.3. Supporto respiratorio extracorporeo
Modulo 12. Altre patologie di interesse nel paziente critico
12.1. Implicazione della farmacocinetica nell'ottimizzazione della terapia antimicrobica nel paziente in condizioni critiche
12.2. Cure critiche in gravidanza e periparto
12.2.1. Cambi fisiologici della gravidanza
12.2.2. Malattie cardiovascolari e miocardiopatia periparto
12.2.3. Insufficienza respiratoria acuta
12.2.4. Pre-eclampsia
12.2.5. Considerazioni farmacologiche in donne incinta
12.2.6. Rianimazione cardiopolmonare in pazienti incinta
12.2.7. Il trauma nella donna incinta
12.2.8. Shock settico
12.3. Il paziente con intossicazione acuta in Terapia Intensiva
12.3.1. Misure generali
12.3.2. Misure specifiche
12.3.3. Sindrome da shock tossico
12.4. Ecografia in Terapia Intensiva: uno strumento imprescindibile per il paziente grave
12.4.1. Immagine ecografica
12.4.2. Ecografia clinica in Terapia Intensiva
12.4.3. Formazione in ecografia clinica
12.5. Il trasporto intra-ospedaliero del paziente critico
12.5.1. Misure generali
12.5.2. Procedura
12.5.3. Allegato 1: lista del materiale nella borsa da viaggio
12.5.4. Allegato 2: lista di controllo del trasporto intra-ospedaliero del paziente critico
12.6. Sindrome post cure intensive
12.7. Pazienti con patologia oncoematologica e autoimmune in Terapia Intensiva
12.7.1. Epidemiologia del paziente oncologico in Terapia Intensiva
12.7.2. Ricovero del paziente oncoematologico in Terapia Intensiva
12.7.3. Prognosi dei pazienti oncologici in Terapia Intensiva
12.7.4. Criteri di ammissione dei pazienti oncologici in Terapia Intensiva
12.7.5. Prove di Terapia Intensiva
12.7.6. Valutazione periodica e transizione al trattamento palliativo
12.7.7. Il paziente con patologia autoimmune in Terapia Intensiva
12.7.8. Prognosi
12.7.9. Emergenze reumatologiche
12.7.10. Diagnosi
12.8. Tac addominale nel paziente critico
12.9. Tac toracica nel paziente critico
Area di Terapia Cardiovascolare
Modulo 13. Gestione del paziente critico con insufficienza cardiaca e shock cardiogeno
13.1. Il substrato patologico nell’insufficienza cardiaca
13.1.1. Alterazioni strutturali
13.1.1.1. Dall’anatomia all’ecocardiogramma
13.1.2. Alterazioni fisiologiche
13.1.2.1. Il perché del trattamento cronico e i suoi effetti sulla prognosi
13.2. Edema acuto del polmone
13.2.1. Strumenti diagnostici e prognostici
13.2.2. Trattamento acuto e adattamento al trattamento cronico
13.3. Shock cardiogeno
13.3.1. Strumenti diagnostici e prognostici
13.3.1.1. Diagnosi differenziale dello shock
13.3.2. Indicazioni e gestione delle droghe vasoattive
13.3.3. Indicazioni e gestione dell’assistenza circolatoria
Modulo 14. Gestione del paziente critico con sindrome coronarica acuta (SCA)
14.1. Il substrato patologico nella sindrome coronaria acuta
14.1.1. Alterazioni strutturali
14.1.1.1. Cardiopatia ischemica
14.1.2. Sindrome coronaria acuta senza evidenza di lesioni coronarie
14.1.2.1. Il perché del trattamento cronico e i suoi effetti sulla prognosi
14.2. SCA senza elevazione del segmento ST
14.2.1. Gestione acuta
14.2.1.1. Diagnosi
14.2.1.2. Trattamento durante le prime 124 ore
14.3. Possibili complicazioni e trattamento cronico nel SCASEST
14.4. SCA con elevazione del segmento ST
14.4.1. Gestione acuta
14.4.1.1. Diagnosi
14.4.1.2. Trattamento durante le prime 124 ore
14.4.2. Possibili complicazioni e trattamento cronico nella SCASEST
Modulo 15. Aritmie e dispositivi di stimolazione cardiaca: diagnosi e gestione in fase acuta
15.1. Basi generali: elettrofisiologia cellulare e cardiaca. Anatomia ed Embriologia del sistema di conduzione. ECG normale e patologico
15.2. Canalopatie
15.3. Pre-eccitazione. Gestione
Modulo 16. Diagnostica per immagini cardiaca non invasiva e prove funzionali
16.1. Abilità di base nell’ecocardiografia
16.1.1. Piani ecocardiografici
16.1.2. Limiti nel contesto acuto
16.1.3. Calcoli emodinamici
16.2. Situazioni speciali
16.2.1. L’ecocardiogramma diretto nella valutazione iniziale del paziente
16.2.1.1. Il paziente in stato di shock e l’ecocardiogramma come strumento di diagnosi
16.2.2. L’ecocardiogramma nel laboratorio di emodinamica
16.2.3. L’ecocardiogramma in sala operatoria cardiaca
16.2.4. Complicazioni acute nell’infarto miocardico
16.3. Basi generali dell’ecocardiografia. Attrezzature
16.4. Ecocardiografia transtoracica e transesofagea
16.5. TAC cardiaca
16.6. Risonanza magnetica
16.7. Test funzionali
Modulo 17. Procedure e tecniche nel paziente sotto cure critiche cardiovascolari
17.1. Prove funzionali. Intubazione e ventilazione meccanica invasiva
17.1.1. Intubazione orotracheale
17.1.1.1. Tecniche e strumenti disponibili
17.1.2. Ventilazione meccanica
17.1.2.1. Modalità di ventilazione
17.1.2.2. Aggiustamenti in base alla situazione emodinamica e respiratoria del paziente
17.2. Pericardiocentesi
17.2.1. Indicazioni
17.2.2. Tecnica
17.2.3. Alternative al drenaggio pericardico
17.3. Canalizzazione centrale arteriosa e venosa
17.3.1. Indicazioni
17.3.2. Tecnica
17.4. Palloncino di contropulsazione
17.4.1. Indicazioni
17.4.2. Tecnica di impianto
17.5. Pacemaker transitorio
17.5.1. Indicazioni
17.5.2. Tecnica di impianto
Modulo 18. Situazioni particolari nel paziente sotto cure critiche cardiovascolari
18.1. Il paziente prima, durante e dopo la chirurgia cardiaca
18.1.1. Aspetti da tenere sotto controllo
18.1.2. Evoluzione
18.1.3. Possibili complicazioni
18.1.4. Indicazioni di chirurgia vascolare
18.1.5. Indicazioni di chirurgia coronaria emergente
18.2. Patologia valvolare acuta
18.2.1. Endocardite
18.2.2. Altre indicazioni di chirurgia d’urgenza
18.3. Miocardite
18.3.1. Certezze e controversie nella gestione acuta
18.4. Pericardite, versamento pericardico e tamponamento cardiaco
18.4.1. Opzioni di trattamento acuto e cronico nella pericardite
Modulo 19. Linee guida di azione nella patologia cardiaca acuta
19.1. SCA-CEST
19.2. SCA-CEST
19.3. Rivascolarizzazione e DAPT
19.4. Insufficienza cardiaca
19.5. Aritmie Ventricolari e SCD - Criteri di Impianto del ICD
19.6. Sincope
Modulo 20. Chirurgia, anestesia e cure intensive nelle cardiopatie
20.1. Aggiornamento in chirurgia cardiaca congenita
20.1.1. Introduzione e storia delle cardiopatie congenite
20.1.2. Basi di CEC ed ECMO
20.1.3. Assistenza ventricolare e trapianto
20.2. Tecniche chirurgiche palliative e di correzione
20.2.1. Tecniche chirurgiche sui difetti settali e anelli
20.2.2. Comunicazione interauricolare e interventricolare: Anomalie venose polmonari parziali
20.2.3. Canale atrio ventricolare. Finestra aorto-polmonare. Cor triatriatum
20.2.4. RVAPT. Anello vascolare, DAP
20.2.5. Tecniche chirurgiche cuore destro
20.2.6. TOF
20.2.7. APSI e APCIV
20.2.8. Valvola tricuspide
20.2.9. Tratto di uscita del ventricolo destro e valvola polmonare
20.2.10. Tecniche chirurgiche cuore sinistro
20.2.11. Valvola aortica
20.2.12. Valvola mitrale e Anomalie coronariche
20.2.13. Tecniche chirurgiche dei grandi vasi
20.2.14. Aorta, coartazione dell'aorta, arco aortico interrotto
20.2.15. TGA e truncus
20.2.16. Ventricolo Unico: testo e diapositive
20.3. Sotto sforzo post-operatorio: Disfunzione cardiaca
20.4. Complicazioni renali: Tecniche di depurazione renale
20.5. Complicazioni polmonari: Tecniche di assistenza con ventilazione. Crisi di ipertensione polmonare
20.6. Altre complicazioni
20.6.1. Infezioni post-operatorie: Polmonite, sepsi e infezioni della ferita chirurgica Mediastinite
20.6.2. Tamponamento cardiaco Plicatura frenica e altri
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