Presentazioni

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Il rischio di avere un infarto o una malattia cardiaca ereditaria o congenita è molto alto in tutta la società. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, queste malattie sono la principale causa di morte a livello mondiale da oltre 20 anni. Per questa ragione, la paura di soffrirne è accentuata nella popolazione, giacché i fattori di rischio sono molto ampi e talvolta è impossibile individuarli precocemente o identificarne le cause una volta che si sono manifestati.  

Negli ultimi decenni, l'evoluzione della medicina cardiaca in termini di diagnosi, trattamento, prevenzione e tecniche di intervento per le malattie cardiache è stata notevole e di grande beneficio per i pazienti. Gli specialisti del settore devono dedicare continuamente il loro tempo a studiare gli ultimi sviluppi in questo campo, per essere in grado di affrontare questo tipo di casi clinici sulla base delle più recenti evidenze scientifiche in cardiologia.  

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La progettazione di questo programma è incentrata sull’Apprendimento Basato sui Problemi, mediante il quale il professionista deve cercare di risolvere le diverse situazioni di pratica professionale che gli si presentano durante il corso. Lo studente potrà usufruire di un innovativo sistema di video interattivi creati da esperti di rinomata fama.    

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Programma

L'elaborazione di questo Master specialistico è stata una vera e propria sfida per TECH e per il suo team di esperti che, pur conoscendo la Cardiologia, hanno dovuto svolgere un lavoro di ricerca esaustivo per creare un programma completo, esauriente e aggiornato, adattato ai criteri pedagogici che definiscono e differenziano questa università. Per sottolineare il fattore multidisciplinare che caratterizza tutti i corsi di laurea di TECH, inoltre, sono state incluse nei contenuti varie ore di materiale aggiuntivo in formato audiovisivo, articoli di ricerca, sintesi dinamiche e letture complementari, in modo che gli studenti possano trarre il massimo da questa esperienza accademica e approfondire gli aspetti più rilevanti del programma di studi per la loro attività professionale.  

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Modulo 1. Anatomia e Fisiopatologia del Sistema Cardiovascolare 

1.1. Embriologia 
1.2. Anatomia  

1.2.1. Cavità cardiache 
1.2.2. Setto interatriale e interventricolare 
1.2.1. Valvole cardiache 

1.3. Biochimica del cuore 

1.3.1. Regolazione metabolica  
1.3.2. Regolazione del consumo di ossigeno 
1.3.1. Lipoproteine plasmatiche 

1.4. Sistema di conduzione 
1.5. Anatomia coronarica e fisiopatologia coronarica 
1.6. Grandi vasi e sistema vascolare periferico 
1.7. Fisiologia del sistema cardiovascolare 
1.8. Anatomo-fisiologia della circolazione polmonare 
1.9. Emostasi e coagulazione del sangue
1.10. Aggiornamento sulla farmacologia cardiovascolare  

Modulo 2. Circolazione Extracorporea CEC 

2.1. Storia della CEC 
2.2. Principi generali della CEC 
2.3. Componenti della CEC 

2.3.1. Bombe meccaniche 
2.3.2. Ossigenatori 
2.3.3. Scambiatore di calore 
2.3.4. Circuiti e filtri 

2.4. Ipotermia 

2.4.1. Fisiologia dell’Ipotermia  
2.4.2. Controllo del pH 
2.4.1. Tecniche di ipotermia 

2.5. Metodi di protezione del miocardio 

2.5.1. Principi di base della cardioplegia 
2.5.2. Tipi di cardioplegia 

2.6. Effetti collaterali della CEC 

2.6.1. Alterazioni della coagulazione 
2.6.2. Alterazioni polmonari 
2.6.1. Alterazioni neurologiche 
2.6.4. Alterazioni renali 
2.6.5. Risposta infiammatoria 

2.7. Monitoraggio durante la CEC 

2.7.1. Monitoraggio cardiovascolare 
2.7.2. Dispositivi di sicurezza 
2.7.1. Scambiatore di calore 
2.7.4. Gas sanguigni 
2.7.5. Pressioni 
2.7.6. Saturazione cerebrale 
2.7.7. Flussi 

2.8. Tecniche di incannulamento 

2.8.1. Tipi di cannula 
2.8.2. Accesso per l'incannulamento 
2.8.3. Situazioni speciali 

2.9. Perfusione cerebrale 

Modulo 3. Terapie perioperatorie 

3.1. Ottimizzazione preoperatoria  

3.1.1. Valutazione del rischio  
3.1.2. Stato nutrizionale  
3.1.1. Anemia  
3.1.4. Diabete Mellito  
3.1.5. Profilassi ATB  

3.2. Intra-operatorio  

3.2.1. Monitoraggio  
3.2.2. Induzione e mantenimento dell'anestesia  
3.2.3. Uso di fluidi  
3.2.4. Ipertensione polmonare  

3.3. Sistema cardiovascolare  

3.3.1. Volemia e contrattilità  
3.3.2. Fase postoperatoria dell’IMA  
3.3.3. Arresto cardiopolmonare e rianimazione cardiopolmonare 

3.4. Sindrome da basso consumo   

3.4.1. Monitoraggio e diagnosi  
3.4.2. Trattamento  

3.5. Sistema respiratorio  

3.5.1. Cambiamenti post-operatori della funzione polmonare  
3.5.2. Gestione dei respiratori  
3.5.3. Complicazioni polmonari  

3.6. Funzionale renale 

3.6.1. Fisiopatologia renale  
3.6.2. Fattori predisponenti all'insufficienza renale   
3.6.3. Prevenzione dell'insufficienza renale  
3.6.4. Trattamento dell'insufficienza renale  

3.7. Sistema nervoso. Danno neurologico 

3.7.1. Tipi di danno neurologico  
3.7.2. Fattori di rischio   
3.7.3. Eziologia e prevenzione  
3.7.4. Neuropatia nei malati critici  

3.8. Complicazioni ematologiche 

3.8.1. Emorragia post-operatoria  
3.8.2. Diagnosi delle coagulopatie  
3.8.3. Prevenzione delle emorragie  
3.8.4. Trattamento   

3.9. Infezioni 

3.9.1. Polmonite associata alla ventilazione meccanica  
3.9.2. Infezione della ferita chirurgica  
3.9.3. Infezioni associate al catetere  
3.9.4. Profilassi antibiotica  

3.10. Ottimizzazione della trasfusione di prodotti ematici 

Modulo 4. Cardiopatia Ischemica 

4.1. Ischemia miocardica e infarto miocardico  

4.1.1. Fisiopatologia della placca ateromatosa  
4.1.2. Angina  
4.1.3. IMA  

4.2. Diagnosi  

4.2.1. Clinica  
4.2.2. Criteri elettrocardiografici  
4.2.3. Modifiche enzimatiche  
4.2.4. Immagine  
4.2.5. Definizione di IMA  

4.3. Storia naturale e prevenzione  

4.3.1. Tasso di mortalità dell’IMA  
4.3.2. Prevenzione della cardiopatia ischemica  

4.4. Decisioni cliniche  

4.4.1. Heart Team  
4.4.2. Analisi delle Linee Guida di Pratica Clinica  

4.5. Trattamento dell’IMA  

4.5.1. Codice IMA  
4.5.2. Trattamento trombolitico  

4.6. Trattamento percutaneo  

4.6.1. Complicazioni  
4.6.2. Risultati  

4.7. Trattamento chirurgico  

4.7.1. Innesti  
4.7.2. Anastomosi  
4.7.3. Senza CEC  
4.7.4. MIDCAB   

4.8. Complicazioni chirurgiche dell’IMA   

4.8.1. Insufficienza mitrale ischemica  
4.8.2. CIV  
4.8.3. Rottura della parete libera  
4.8.4. Aneurisma ventricolare  

4.9. Chirurgia coronarica combinata
4.10. Studi rilevanti nella cardiopatia ischemica 

Modulo 5. Patologia valvolare   

5.1. Eziopatogenesi  
5.2. Heart Team valvolare. Unità specifiche  
5.3. Tipi di protesi valvolari  

5.3.1. Sviluppo storico delle protesi valvolari  
5.3.2. Protesi meccaniche  
5.3.3. Protesi biologiche   
5.3.4. Omotrapianto  
5.3.5. Xenotrapianto  
5.3.6. Autotrapianto  

5.4. Valvola mitrale  

5.4.1. Anatomia e funzione   
5.4.2. Fisiopatologia  
5.4.3. Tecniche di sostituzione e riparazione  

5.5. Valvola tricuspide  

5.5.1. Anatomia e funzione   
5.5.2. Fisiopatologia  
5.5.3. Tecniche di sostituzione e riparazione  

5.6. Valvola aortica  

5.6.1. Anatomia e funzione   
5.6.2. Fisiopatologia  
5.6.3. Tecniche di sostituzione e riparazione  

5.7. Valvola polmonare  

5.7.1. Anatomia e funzione  
5.7.2. Fisiopatologia  
5.7.3. Tecniche di sostituzione e riparazione  

5.8. Chirurgia mini-invasiva  
5.9. Esiti della chirurgia valvolare. Studi
5.10. Endocardite  

5.10.1. Eziologia  
5.10.2. Indicazioni  
5.10.3. Fattori di rischio  
5.10.4. Trattamento 

Modulo 6. Patologia dell’aorta 

6.1. Anatomia e funzione della radice aortica  
6.2. Patologia e trattamento della radice aortica  
6.3. Aneurisma dell'aorta toracica  

6.3.1. Eziopatogenesi  
6.3.2. Storia naturale  
6.3.3. Trattamento  

6.4. Aneurisma toracoaddominale  
6.5. Sindrome aortica acuta  

6.5.1. Classificazione  
6.5.2. Diagnosi  

6.6. Trattamento chirurgico della sindrome aortica acuta  
6.7. Tecniche coadiuvanti nel trattamento chirurgico della sindrome aortica acuta  
6.8. Chirurgia dell'arco aortico  
6.9. Trattamento percutaneo  
6.10. Aortite  

Modulo 7. Cardiopatie congenite 

7.1. Fisiologia generale delle cardiopatie congenite   

7.1.1. Sindromi maggiori   
7.1.2. Tecniche palliative  

7.2. Dotto arterioso pervio   

7.2.1. Finestra aortopolmonare 
7.2.2. Fistola del seno di Valsalva   
7.2.3. Tunnel aorto-ventricolare 

7.3. Ostruzioni al flusso sistemico 

7.3.1. Stenosi aortica subvalvolare 
7.3.2. Stenosi aortica valvolare 
7.3.3. Stenosi aortica sopravalvolare e coartazione aortica 
7.3.4. Interruzione dell'arco aortico  

7.4. Comunicazione interauricolare e comunicazione interventricolare 

7.4.1. Canale atrioventricolare 
7.4.2. Tronco arterioso   

7.5. Tetralogia di Fallot   

7.5.1. Atresia polmonare con CIV e MAPCAS   

7.6. Trasposizione delle grandi arterie. Ventricolo destro a doppia uscita 
7.7. Sindrome del cuore sinistro ipoplasico  

7.7.1. Gestione della fisiologia uni-ventricolare in tre fasi 

7.8. Anomalie del ritorno venoso polmonare 

7.8.1. Ritorno venoso polmonare anomalo totale e parziale  
7.8.2. Eterotassia  

7.9. Trasposizione delle grandi arterie corretta congenitamente   
7.10. Anelli vascolari. Anomalie coronariche 

Modulo 8. Trattamento di altre patologie cardiache, impianto di valvole transcatetere e malattie concomitanti 

8.1. Gestione chirurgica dei traumi cardiaci e dei vasi maggiori  

8.1.1. Chiusi  
8.1.2. Aperti  

8.2. Malattie del pericardio  

8.2.1. Versamento pericardico e tamponamento  
8.2.2. Pericardite costrittiva  
8.2.3. Cisti e tumori  

8.3. Tumori cardiaci  
8.4. Tromboembolia polmonare  

8.4.1. Fisiopatologia, prevenzione e trattamento  
8.4.2. Tromboendarterectomia polmonare  

8.5. Assistenza ventricolare ed ECMO  
8.6. Trapianto cardiaco  

8.6.1. Storia del trapianto cardiaco  
8.6.2. Tecniche chirurgiche  
8.6.3. Selezione del donatore e del ricevente  
8.6.4. Immunosoppressione  

8.7. Trattamento transcatetere della valvola aortica valvolare  
8.8. Terapia transcatetere della valvola mitrale  

8.8.1. Impianto transcatetere della valvola mitrale  
8.8.2. Impianto transapicale di neo-cordone  

8.9. Chirurgia cardiaca e malattie concomitanti  

8.9.1. Valutazione preoperatoria  
8.9.2. Fragilità  
8.9.3. Insufficienza renale  
8.9.4. Insufficienza respiratoria  
8.9.5. Patologia digerente   
8.9.6. Disturbi della coagulazione   
8.9.7. Gravidanza 

Modulo 9. Nuove tecnologie e tecniche di imaging Statistica 

9.1. Nuove tecnologie in Cardiochirurgia  

9.1.1. Nuove protesi in polimero  
9.1.2. Vest/Duragraft  
9.1.3. Stampa 3D  
9.1.4. Realtà aumentata  
9.1.5. Robotica  

9.2. Ecocardiografia transtoracica  
9.3. Ecocardiografia transesofagea  
9.4. Tecniche di diagnostica per immagini in patologia cardiaca  

9.4.1. TC cardiaca  
9.4.2. Cardioresonanza   
9.4.3. Studi di perfusione  
9.4.4. PET TC  

9.5. Statistica I per chirurghi  

9.5.1. Descrizione del campione  
9.5.2. Rappresentazione grafica  

9.6. Statistica II per chirurghi  

9.6.1. Inferenza statistica  
9.6.2. Confronto delle proporzioni  
9.6.3. Confronto delle medie  

9.7. Statistica III per chirurghi  

9.7.1. Analisi di regressione  
9.7.2. Regressione lineare  
9.7.3. Regressione logistica  
9.7.4. Studi di sopravvivenza  

9.8. Gestione delle cure  

9.8.1. Criteri di qualità  
9.8.2. Registri e database  
9.8.3. Criteri di tempistica per gli interventi cardiovascolari  

9.9. Metodologia di ricerca  

9.9.1. Disegno  
9.9.2. Etica  
9.9.3. Lettura critica di articoli  
9.9.4. Medicina basata sull'evidenza  
9.10. Passato, presente e futuro della chirurgia cardiovascolare 

Modulo 10. Presentazione clinica delle Sindromi Coronariche (SCA) e relativa classificazione. NSTEMI 1: epidemiologia, fisiopatologia e classificazione  

10.1. Forme di presentazione della malattia coronarica: Sindromi Coronariche Croniche e Acute 
10.2. Classificazione operativa della SCA in base all'ECG, epidemiologia di NSTEMI 1 
10.3. Fisiopatologia e correlazione con la Patologia Anatomica   
10.4. Angina instabile e IMA non-Q, caratteristiche cliniche  
10.5. L’ECG nella NSTEMI
10.6. Test diagnostici di laboratorio complementari e radiografia del torace nella NSTEMI 
10.7. Stratificazione del rischio, scale di rischio trombotico  
10.8. Stratificazione del rischio, scale di rischio emorragico 
10.9. Angina variante e vasospasmo coronarico - caratteristiche cliniche 
10.10. Test di evocazione del vasospasmo. Trattamento e prognosi del vasospasmo 

Modulo 11. NSTEMI 2: Test di diagnostica per immagini e di rilevamento dell'ischemia   

11.1. Diagnosi differenziale del DT in Medicina d’Urgenza 
11.2. Protocolli di diagnostica per immagini nelle unità DT di Medicina d’Urgenza Valutazione e algoritmo per la diagnosi dei pazienti con DT in Medicina d’Urgenza  
11.3. Valore dell'ecocardiografia transtoracica nella valutazione del pazienti affetto da sospetta NSTEMI. Utilità del POCUS 
11.4. Ergometria ed Ecografia da sforzo nel pazienti affetto da DT in Medicina d’Urgenza Indicazioni e tecniche   
11.5. Ruolo della Risonanza Magnetica nei pazienti con NSTEMI e dolore toracico. Indicazioni e tecniche  
11.6. Approccio anatomico vs. Funzionale nella valutazione diagnostica del pazienti affetto da dolore toracico 
11.7. Monitoraggio a lungo termine con tecniche di diagnostica per immagini 

Modulo 12. NSTEMI 3: trattamento medico e di rivascolarizzazione   

12.1. Misure generali e monitoraggio 
12.3. Farmaci antianginosi: beta-bloccanti  
12.4. Farmaci antianginosi: nitrati e calcio antagonisti  
12.5. Antiaggreganti planetari. Quali e per quanto tempo?  
12.6. Farmaci anticoagulanti. Quali, quanto e perché?  
12.7. Indicazioni per l'angiografia coronarica e la rivascolarizzazione  
12.8. Quando è indicata la rivascolarizzazione chirurgica e quando quella percutanea?  
12.9. Tecnica di rivascolarizzazione percutanea  
12.10. Tecniche di rivascolarizzazione chirurgica   

Modulo 13. STEMI 1: quadro clinico, presentazione e valutazione pre-ospedaliera e in Medicina d'Urgenza  

13.1. Presentazioni cliniche della STEMI  
13.2. Valutazione del pazienti affetto da STEACS nella fase pre-ospedaliera e in Medicina d'Urgenza (esame clinico e fisico) Stratificazione iniziale del rischio  
13.3. ECG nella fase acuta della STEMI e correlazione con l'anatomia coronarica  
13.4. ECG con sopraslivellamento ST: diagnosi differenziale   
13.5. Andamento dell'ECG nella STEMI   
13.6. Misure generali di trattamento e monitoraggio iniziale: perché è importante?  
13.7. Trattamento farmacologico iniziale della STEMI: ossigenoterapia, nitrati, beta-bloccanti
13.8. Terapia antitrombotica pre-ospedaliera: quando e con cosa?
13.9. Indicazioni per la riperfusione coronarica: il problema del tempismo  

Modulo 14. STEMI 2. Gestione del paziente in ospedale. Unità Coronarica   

14.1. Ruolo dell'Unità di Cura Coronarica, valore del monitoraggio e del trattamento precoce - Misure generali  
14.2. Stratificazione del paziente e scale di rischio  
14.3. Test di laboratorio complementari  
14.4. Farmaci ipolipemizzanti e obiettivi di trattamento  
14.5. Farmaci antianginosi nella STEMI  
14.6. Antiaggregazione piastrinica nella STEMI  
14.7. Indicazioni per l'anticoagulazione. Anticoagulanti  
14.8. Complicanze della STEMI: ICC  
14.9. Complicanze della STEMI: shock cardiogeno, trattamento medico e supporto meccanico  
14.10. Complicanze meccaniche della STEMI: rottura cardiaca, CIV e MI    

Modulo 15. STEMI 3: TTE e altri esami di diagnostica per immagini nella valutazione del paziente in fase acuta e nella fase ospedaliera  

15.1. RXT nella STEMI   
15.2. Valore dell'ecocardiografia transtoracica nel pazienti affetto da STEMI 
15.3. Valutazione ecocardiografica transtoracica delle complicanze meccaniche della STEMI  
15.4. Valutazione ecocardiografica del pazienti affetto da insufficienza cardiaca o shock cardiogeno 
15.5. Utilità delle tecniche di diagnostica per immagini nella valutazione prognostica del pazienti affetto da STEMI Valutazione diagnostica dell'ischemia residua e della vitalità miocardica   
15.6. Nuove tecniche per la deformazione del miocardio nella STEMI 
15.7. MINOCA. Cause e prognosi   
15.8. Utilità della risonanza magnetica nei pazienti con danno miocardico senza malattia coronarica epicardica 
15.9. Valutazione della perfusione miocardica mediante ecocardiografia con contrasto e correlazione con i risultati angiografici 

Modulo 16. SCAMI 4: limitazione delle dimensioni dell'infarto. Terapie di riperfusione 

16.1. Necrosi e ischemia miocardica, il problema del tempo di ischemia 
16.2. Strategie per ridurre le dimensioni dell'infarto: Fibrinolisi vs. Angioplastica primaria  
16.3. Fibrinolisi, vantaggi, svantaggi e protocolli  
16.4. Tecnica e requisiti dell'angioplastica primaria  
16.5. Stent: tipi e risultati. Estrattori di trombi?  
16.6. Terapia antiaggregante e anticoagulazione durante l’ICP  
16.7. Terapia antiaggregante a lungo termine  
16.8. Il problema del trattamento antiaggregante per i pazienti che devono assumere anche farmaci anticoagulanti. Protocolli  
16.9. Supporto emodinamico durante l'angioplastica primaria. Metodi disponibili 
 e risultati  
16.10. Programmi di Codice dell'infarto e reti regionali di riperfusione  

Modulo 17. SCA Prevenzione secondaria. Programmi di Riabilitazione Cardiaca

17.1. Ottimizzazione del trattamento medico dopo SCA  
17.2. Dieta e trattamento dell'Obesità  
17.3. Prescrizione dell'esercizio e tipi di esercizio  
17.4. Gestione dell'ipertensione prima e dopo la SCA  
17.5. Gestione della dislipidemia prima e dopo la SCA   
17.6. Controllo dell’abuso di tabacco 
17.7. Diagnosi e gestione del diabete nella cardiopatia ischemica  
17.8. Programmi di riabilitazione cardiaca: evidenze, fasi, componenti e processo di cura  
17.9. La telemedicina nella riabilitazione cardiaca  
17.10. Continuità delle cure dopo SCA e Riabilitazione cardiaca. Fase III della riabilitazione cardiaca   

Modulo 18. Aritmie. Concetti fondamentali 

18.1. Fisiologia 

18.1.1. Caratteristiche speciali delle cellule miocardiche 
18.1.2. Potenziale di azione 
18.1.3. Principali correnti ioniche coinvolte 

18.2. Genetica delle Aritmie 
18.3. Sistema di conduzione cardiaca 

18.3.1. Nodo sinusale e nodo AV 
18.3.2. Sistema His-Purkinje 

18.4. Meccanismi delle Aritmie 

18.4.1. Automatismo 
18.4.2. Attività innescata 
18.4.3. Rientro 
18.4.4. Microrientro 

18.5. Farmaci antiaritmici 

18.5.1. Tipo I 
18.5.2. Tipo II 
18.5.3. Tipo III 
18.5.4. Tipo IV 

18.6. Tecniche diagnostiche di base utilizzate nelle Aritmie  

18.6.1. Holter 
18.6.2. Tilt test 
18.6.3. Test farmacologici 
18.6.4. Holter inseribile 
18.6.5. Wearable e altri dispositivi 

18.7. Procedure comuni eseguite per la diagnosi e il trattamento delle Aritmie 

18.7.1. SEF e ablazione 
18.7.2. Sistemi di mappatura elettroanatomica. Navigatori 

18.8. Anatomia cardiaca con particolare attenzione alle Aritmie 
18.9. Anatomia radiologica 
18.10. Organizzazione e funzionamento delle Unità di Aritmia 

Modulo 19. Bradiaritmie 

19.1. Bradiaritmia 
19.2. Tipi di bradiaritmie 
19.3. Meccanismi/patofisiologia delle bradiaritmie 
19.4. Studi diagnostici mirati alle bradiaritmie 
19.5. Malattia del nodo sinusale 
19.6. Blocchi AV 
19.7. Sincope 

19.7.1. Cause di sincope 
19.7.2. Meccanismi di sincope 
19.7.3. Studio diagnostico e diagnosi differenziale 

19.8. Indicazione per l'impianto di pacemaker. Indicazioni per l'impianto di PM di transizione 

19.8.1. Disfunzione sinusale 
19.8.2. Blocchi AV 

19.9. SEF delle bradiaritmie 

Modulo 20. Tachicardie sopraventricolari  

20.1. Tachicardia sopraventricolare 
20.2. Tipi di tachiaritmie sopraventricolari. Diagnosi clinica differenziale 
20.3. Gestione acuta della tachicardia sopraventricolare. Uno sguardo dall’Unità di Medicina d’Urgenza 

20.3.1. Presentazione clinica 
20.3.2. Esami diagnostici complementari 
20.3.3. Manovre terapeutiche e trattamento farmacologico 
20.3.4. Trattamento di dimissione 

20.4. Gestione cronica della tachicardia sopraventricolare. Uno sguardo dal momento della visita medica 
20.5. Trattamento farmacologico delle tachicardie sopraventricolari 
20.6. Studio elettrofisiologico della tachicardia sopraventricolare 

20.6.1. Indicazioni 
20.6.2. Descrizione e manovre 

20.7. Tachicardia da rientro nodale 

20.7.1. Epidemiologia 
20.7.2. Peculiarità cliniche 
20.7.3. Risultati elettrofisiologici 
20.7.4. Ablazione  

20.8. Tachicardia da rientro AV (via accessoria) 

20.8.1. Epidemiologia 
20.8.2. Peculiarità cliniche  
20.8.3. Risultati elettrofisiologici 
20.8.4. Ablazione 

20.9. Flutter atriale comune 

20.9.1. Epidemiologia 
20.9.2. Peculiarità cliniche 
20.9.3. Risultati elettrofisiologici 
20.9.4. Ablazione 

20.10. Altre tachicardie macrorientranti 
20.11. Tachicardia atriale focale 

20.11.1. Epidemiologia 
20.11.2. Peculiarità cliniche  
20.11.3. Risultati elettrofisiologici 
20.11.4. Ablazione 

Modulo 21. Tachiaritmie ventricolari  

21.1. Tachicardia ventricolare 

21.1.1. Meccanismi e patogenesi delle tachicardie ventricolari 
21.1.2. Tipi di tachicardia ventricolare 

21.2. Tachicardia ventricolare idiopatica 
21.3. Diagnosi clinica ed elettrocardiografica 
21.4. Diagnosi differenziale elettrocardiografica delle tachicardie a QRS largo 
21.5. Gestione acuta della tachicardia ventricolare. Uno sguardo dal paziente critico nel dipartimento di Medicina d'Urgenza 

21.5.1. Presentazione clinica 
21.5.2. Esami diagnostici complementari 
21.5.3. Manovre terapeutiche e trattamento farmacologico 
21.5.4. Trattamento di dimissione 

21.6. Gestione cronica della tachicardia ventricolare. Uno sguardo dal momento della visita medica 
21.7. Trattamento farmacologico delle tachicardie ventricolari 
21.8. Studio elettrofisiologico e ablazione della tachicardia ventricolare 
21.9. Extrasistoli ventricolari 

21.9.1. Meccanismi di genesi delle extrasistoli ventricolari 
21.9.2. Gestione clinica 
21.9.3. Strategie terapeutiche 

21.10. Extrasistoli ventricolari. Studio e ablazione 

Modulo 22. Dispositivi (Pacemaker, ICD e Resincronizzatori) 

22.1. Pacemaker 

22.1.1. Funzionamento di un pacemaker 
22.1.2. Indicazioni per l'impianto di pacemaker 

22.2. Tecnica per l'impianto di pacemaker 

22.2.1. Incannulamento venoso 
22.2.2. Realizzazione di una tasca chirurgica 
22.2.3. Impianto di elettrodi ventricolari 
22.2.4. Impianto di elettrodi atriali 

22.3. Programmazione di base del pacemaker 

22.3.1. Programmazione della dimissione post-impianto 
22.3.2. Protocollo di follow-up durante la visita 

22.4. ICD 

22.4.1. Funzionamento di un ICD 
22.4.2. Indicazioni per l'impianto di un ICD 

22.5. ICD II 

22.5.1. Tecnica per l'impianto di ICD. Peculiarità rispetto al pacemaker 
22.5.2. Programmazione della dimissione post-impianto 
22.5.3. Protocollo di follow-up durante la visita 

22.6. Terapia di risincronizzazione 

22.6.1. Fondamenti teorici  
22.6.2. Indicazioni per l'impianto di resincronizzatore cardiaco 

22.7. Terapia di risincronizzazione II 

22.7.1. Tecnica per l'impianto di CRT. Peculiarità rispetto ad altri dispositivi 
22.7.2. Programmazione della dimissione post-impianto 
22.7.3. Protocollo di follow-up durante la visita 

22.8. Stimolazione fisiologica 

22.8.1. Stimolazione sul fascio di His 
22.8.2. Stimolazione del fascio sinistro 

22.9. Altri dispositivi impiantabili 

22.9.1. Pacemaker senza fili 
22.9.2. ICD sottocutaneo  

22.10. Rimozione degli elettrodi 

22.10.1. Indicazioni per la rimozione degli elettrodi 
22.10.2. Procedure di rimozione 

Modulo 23. Fibrillazione atriale 

23.1. Importanza della fibrillazione atriale 

23.1.1. Epidemiologia della fibrillazione atriale 
23.1.2. Impatto socio-economico della fibrillazione atriale 

23.2. La fibrillazione atriale nella clinica 

23.2.1. Presentazione clinica e sintomatologia  
23.2.2. Studio diagnostico iniziale 

23.3. Valutazione del rischio tromboembolico ed emorragico 

23.3.1. Trattamento anticoagulante. Evidenze cliniche 
23.3.2. Anticoagulanti ad azione diretta 
23.3.3. Antagonisti della vitamina K 
23.3.4. Chiusura dell’auricola 

23.4. Gestione clinica della fibrillazione atriale 

23.4.1. Strategia di controllo della frequenza  
23.4.2. Strategia di controllo del ritmo 

23.5. Ablazione della fibrillazione atriale I 

23.5.1. Indicazioni 
23.5.2. Prove di efficacia 

23.6. Ablazione della fibrillazione atriale II 

23.6.1. Tecniche di ablazione della FA  
23.6.2. Risultati di ablazione della FA 
23.6.3. Possibili complicazioni dell'ablazione della FA 

23.7. Follow-up dopo l'ablazione della fibrillazione atriale 
23.8. Prospettive future nell'ablazione della fibrillazione atriale 
23.9. FA in contesti specifici: post-operatorio, emorragia intracranica, gravidanza, atleti 
23.10. Terapia anticoagulante in pazienti con cardiopatia ischemica 
23.11. Implicazioni e gestione di AHRE e FA subclinica  

Modulo 24. Aritmie e insufficienza cardiaca 

24.1. Importancia de los trastornos del ritmo en la insuficiencia cardiaca 
24.2. FA e insufficienza cardiaca  

24.2.1. Epidemiologia della FA nello scompenso cardiaco 
24.2.2. Implicazioni prognostiche della presenza di fibrillazione atriale nei pazienti con insufficienza cardiaca 

24.3. FA e Insufficienza cardiaca. Ruolo dell'ablazione e dei farmaci antiaritmici  
24.4. Valutazione del Rischio di Aritmia ventricolare nell'IC 

24.4.1. Ruolo della RMN  
24.4.2. Ruolo della genetica 

24.5. Gestione delle Aritmie ventricolari nell'insufficienza cardiaca 
24.6. Indicazioni per la Terapia CRT e altri dispositivi nel contesto dell'insufficienza cardiaca 

24.6.1. Risincronizzatore convenzionale 
24.6.2. Stimolazione fisiologica (fascio di His e fascio sinistro) 

24.7. Tachicardiomiopatia 

24.7.1. Concetto ed epidemiologia  
24.7.2. Studi diagnostici 

24.8. Gestione dei pazienti con tachicardiomiopatia 

24.8.1. Trattamento medico 
24.8.2. Indicazioni e approccio all'ablazione  

24.9. Disfunzione ventricolare mediata da PM. Prevalenza e gestione 
24.10. BBS e disfunzione ventricolare. Esiste una dissincronopatia? 

Modulo 25. Sindromi aritmiche, morte improvvisa e canalopatie  

25.1. Morte cardiaca improvvisa 

25.1.1. Concetto ed epidemiologia della morte improvvisa  
25.1.2. Cause di morte cardiaca improvvisa 

25.2. Morte cardiaca improvvisa II 

25.2.1. Studio diagnostico dopo un arresto cardiaco recuperato 
25.2.2. Gestione clinica Prevenzione 

25.3. Concetto di canalopatia. Epidemiologia  
25.4. Sindrome di Brugada 

25.4.1. Indicazioni per gli studi elettrofisiologici 
25.4.2. Indicazioni per un ICD 
25.4.3. Trattamento farmacologico 

25.5. Sindrome del QT lungo  

25.5.1. Indicazioni per un ICD 
25.5.2. Trattamento farmacologico 

25.6. Sindrome del QT breve 

25.6.1. Indicazioni per un ICD 
25.6.2. Trattamento farmacologico 

25.7. Ripolarizzazione precoce e CVPT 

25.7.1. Indicazioni per un ICD 
25.7.2. Trattamento farmacologico 

25.8. L'importanza della genetica 

25.8.1. Studi di famiglia 

Modulo 26. Cardiomiopatie e Aritmie  

26.1. Associazione di cardiomiopatie e Aritmie 
26.2. Cardiomiopatia dilatativa 

26.2.1. Aritmie atriali 
26.2.2. Aritmie ventricolari 

26.3. Prevenzione delle Aritmie e della morte improvvisa nella cardiomiopatia dilatativa 

26.3.1. Indicazioni per un ICD
26.3.2. Ruolo della genetica 

26.4. Cardiomiopatia ipertrofica. Indicazioni per un ICD  

26.4.1. Aritmie atriali 
26.4.2. Aritmie ventricolari 

26.5. Prevenzione delle Aritmie e della morte improvvisa nella cardiomiopatia ipertrofica 

26.5.1. Indicazioni per un ICD 

26.6. Cardiomiopatia Aritmogena 

26.6.1. Descrizione 
26.6.2. Aritmie più frequenti e peculiarità nella loro gestione 
26.6.3. Prevenzione della morte improvvisa. Indicazioni per un ICD 

26.7. Amiloidosi 

26.7.1. Descrizione 
26.7.2. I più comuni disturbi aritmici e le peculiarità della loro gestione 
26.7.3. Indicazioni per un PM 

26.8. Altre cardiomiopatie e la loro associazione con i disturbi del ritmo cardiaco 

26.8.1. Distrofie e malattie neuromuscolari. Indicazioni per ICD e PM 

26.9. Studio del BAV in pazienti giovani 

26.9.1. Algoritmo diagnostico e terapeutico 

Modulo 27. Aritmie in altri contesti clinici  

27.1. Aritmie nei soggetti non affetti da patologie cardiache 
27.2. Aritmie negli atleti 
27.3. Aritmie nel paziente cardiopatico in condizioni critiche 

27.3.1. Epidemiologia 
27.3.2. Studio clinico e gestione 
27.3.3. Gestione dello storm aritmico 
27.3.4. Pacemaker transitorio. Indicazioni e tecniche di impianto 

27.4. Assistenza all'arresto cardiaco extraospedaliero 
27.5. Aritmie nel paziente critico non cardiaco 
27.6. Aritmie nel paziente sottoposto a chirurgia cardiaca e TAVI 
27.7. Aritmie nelle cardiopatie congenite nei bambini 
27.8. Aritmie nelle cardiopatie congenite negli adulti

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