Titolo universitario
La più grande facoltà di ingegneria del mondo"
Presentazione
Ogni giorno si progettano nuove strade. Ecco perché le aziende e le amministrazioni pubbliche hanno bisogno di ingegneri come te per costruirle"Â
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Ogni giorno, milioni di persone in tutto il mondo utilizzano diversi tipi di strade per spostarsi. Lo fanno con i propri veicoli o con i mezzi pubblici. Ognuna di queste persone ha un motivo diverso: alcune vanno a prendere i figli a scuola, altre vogliono fare shopping. Alcuni si stanno recando a un'attività di svago, come il cinema o il teatro, o al lavoro. Tutte queste persone dipendono da strade costruite con cura, in modo da renderle sicure e durature nel tempo.Â
Ma ci sono anche altri casi di utilizzo delle strade: un'ambulanza porta un paziente in ospedale, un'auto della polizia si reca in un luogo in cui è richiesta la sua presenza, o un veicolo di trasporto è in viaggio per effettuare varie commissioni, consegnare pacchi e lettere. Le strade, quindi, non sono solo un modo per spostarsi da un luogo all'altro: sono un servizio pubblico da cui dipende la salute e la sicurezza della popolazione.Â
Per questo motivo, c'è bisogno di professionisti altamente specializzati in grado di rispondere alla domanda di personale competente da parte di aziende e istituzioni pubbliche. Senza questo personale, le strade su cui viaggia la maggior parte delle persone sarebbero difettose e poco sicure, e le società e i Paesi farebbero fatica a funzionare.Â
Il Master specialistico in Geotecnica e Costruzione di Opere Stradali risponde a questa esigenza, giacché offre le migliori conoscenze a ingegneri e professionisti per diventare veri esperti nella costruzione di questo tipo di strade. A tal fine, combina conoscenze specifiche nel campo delle costruzioni stradali e della geotecnica, in modo che i professionisti ottengano una preparazione completa, integrando entrambi i settori per ottenere i migliori risultati possibili.Â
Pensa a tutte le persone che viaggiano su strada ogni giorno. Potresti contribuire a rendere i loro viaggi veloci, sicuri e piacevoli"Â
Questo Master specialistico in Geotecnica e Costruzione di Opere Stradali possiede il programma educativo più completo e aggiornato del mercato. Le caratteristiche principali del corso sono:  Â
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Il personale docente del programma comprende rinomati professionisti e riconosciuti specialisti in ingegneria civile, appartenenti a prestigiose società e università , che forniscono agli studenti le competenze necessarie a intraprendere un percorso di studio eccellente.Â
I contenuti multimediali, sviluppati in base alle ultime tecnologie educative, forniranno al professionista un apprendimento coinvolgente e localizzato, ovvero inserito in un contesto reale.Â
La progettazione di questo programma è incentrata sull’Apprendimento Basato sui Problemi, mediante il quale lo studente deve cercare di risolvere le diverse situazioni di pratica professionale che gli si presentano durante il corso accademico. A tale fine, il professionista disporrà di un innovativo sistema di video interattivi creati da rinomati esperti. Â
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La geotecnica applicata alle costruzioni stradali ti porterà a padroneggiare tutti i tipi di progetti e a far sì che ogni azienda voglia averti nel suo personale"
Programma
Questa specializzazione è strutturata in 20 moduli, nel corso dei quali gli studenti potranno apprendere tutto ciò che riguarda la costruzione di strade e la geotecnica, che darà loro una visione panoramica e trasversale di queste due discipline, potendole applicare congiuntamente nelle loro professioni. Così, studiando tutte le materie che compongono questo Master specialistico, gli studenti diventeranno grandi esperti della disciplina e saranno in grado di costruire un gran numero di tipi di strade pubbliche con la massima qualità ed efficienza.Â
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Modulo 1. Comportamento del suolo e della roccia
1.1. Principi fondamentali e grandezze
1.1.1. Il terreno come sistema trifase
1.1.2. Tipi di stati di stress
1.1.3. Quantità e rapporti costitutivi
1.2. Terreni semi-saturi
1.2.1. Compattazione del terreno
1.2.2. Acqua in mezzi porosi
1.2.3. Tensioni a terra
1.2.4. Comportamento dell'acqua nei suoli e nelle rocce
1.3. Modelli di comportamento del suolo
1.3.1. Modelli costituenti
1.3.2. Modelli elastici non lineariÂ
1.3.3. Modelli elastoplastici
1.3.4. Formulazione di base dei modelli di stato critico
1.4. Dinamica del suolo
1.4.1. Comportamento dopo le vibrazioniÂ
1.4.2. Interazione suolo-strutturaÂ
1.4.3. Effetto del suolo sulle struttureÂ
1.4.4. Comportamento nella dinamica del terreno
1.5. Terreni espansivi
1.5.1. Processi di saturazione. Gonfiore e collasso
1.5.2. Terreni collassabiliÂ
1.5.3. Comportamento del suolo sotto gonfiore
1.6. Meccanica delle rocce
1.6.1. Proprietà meccaniche delle rocce
1.6.2. Proprietà meccaniche delle discontinuitÃ
1.6.3. Applicazioni della meccanica delle rocce
1.7. Caratterizzazione dell'ammasso roccioso
1.7.1. Caratterizzazione delle proprietà dei massicciÂ
1.7.2. Proprietà di deformazione dei massicciÂ
1.7.3. Caratterizzazione post-rottura del massiccioÂ
1.8. Dinamica delle rocce
1.8.1. Dinamica della crosta terrestre
1.8.2. Elasticità -plasticità della roccia
1.8.3. Costanti elastiche della roccia
1.9. Discontinuità e instabilitÃ
1.9.1. Geomeccanica delle discontinuitÃ
1.9.2. Acqua nelle discontinuitÃ
1.9.3. Famiglie di discontinuitÃ
1.10. Stati limite e perdita di equilibrio
1.10.1. Sollecitazioni naturali del terreno
1.10.2. Tipi di rottura
1.10.3. Rottura piatta e rottura a cuneo
Modulo 2. Indagine sul terreno: caratterizzazione e auscultazioneÂ
2.1. Lo studio geotecnico
2.1.1. Riconoscimento sul campo
2.1.2. Contenuto dello studio geotecnico
2.1.3. Test e prove in loco
2.2. Regolamento per l'esecuzione dei test
2.2.1. Base dei regolamenti sui test
2.2.2. Confronto degli standard internazionali
2.2.3. Risultati e interazioni
2.3. Sondaggi e indagini sul campo
2.3.1. SondaggiÂ
2.3.2. Test di penetrazione statici e dinamici
2.3.3. Test di permeabilitÃ
2.4. Test di identificazione
2.4.1. Test di stato
2.4.2. Test di resistenzaÂ
2.4.3. Test di espandibilità e aggressività Â
2.5. Considerazioni pre-proposta per indagini geotecniche
2.5.1. Programma di perforazione
2.5.2. Prestazioni e programmazione geotecnica
2.5.3. Fattori geologiciÂ
2.6. Fluidi di perforazione
2.6.1. Varietà di fluidi di perforazioneÂ
2.6.2. Caratteristiche del fluido: viscositÃ
2.6.3. Additivi e applicazioni
2.7. Test geologico-geotecnico, stazioni geomeccaniche
2.7.1. Tipologia di testimonianza
2.7.2. Determinazione delle stazioni geomeccaniche
2.7.3. Caratterizzazione a grande profondità Â
2.8. Pozzi di pompaggio e prove di pompaggio
2.8.1. Tipologia e mezzi necessari
2.8.2. Pianificazione del processo
2.8.3. Interpretazione dei risultatiÂ
2.9. Ricerca geofisica
2.9.1. Metodi sismici
2.9.2. Metodi elettrici
2.9.3. Interpretazione e risultati
2.10. Auscultazione
2.10.1. Auscultazione superficiale e salda
2.10.2. Auscultazione di movimenti, sollecitazioni e dinamiche
2.10.3. Applicazione delle nuove tecnologie nell'auscultazioneÂ
Modulo 3. Comportamento dell'acqua sul terrenoÂ
3.1. Terreni parzialmente saturi
3.1.1. Funzione di stoccaggio e curva caratteristica
3.1.2. Condizioni e proprietà dei suoli semi-saturi
3.1.3. Caratterizzazione dei suoli parzialmente saturi nella modellazioneÂ
3.2. Pressioni effettive e totali
3.2.1. Pressioni totali, neutre ed efficaci
3.2.2. La legge di Darcy sul terreno
3.2.3. PermeabilitÃ
3.3. Incidenza del drenaggio sui test
3.3.1. Prove di taglio drenato e non drenato
3.3.2. Prove di consolidamento drenato e non drenato
3.3.3. Drenaggio post-rottura
3.4. Compattazione del terreno
3.4.1. Principi fondamentali della compattazione
3.4.2. Metodi di compattazioneÂ
3.4.3. Test, prove e risultati
3.5. Processi di saturazione
3.5.1. Rigonfiamento
3.5.2. Aspirazione
3.5.3. Liquefazione
3.6. Sollecitazioni in terreni saturi
3.6.1. Spazi di trazione in terreni saturi
3.6.2. Evoluzione e trasformazione degli sforzi
3.6.3. Spostamenti associati
3.7. Applicazione a carreggiate e spianate
3.7.1. Valori di compattazione
3.7.2. Capacità portante del terrenoÂ
3.7.3. Test specifici
3.8. Idrogeologia nelle strutture
3.8.1. Idrogeologia in diversi terreni
3.8.2. Modello idrogeologico
3.8.3. Problemi che le acque sotterranee possono causare
3.9. Comprimibilità e preconsolidamento
3.9.1. Comprimibilità del suolo
3.9.2. Termini di pressione di preconsolidamento
3.9.3. Oscillazioni della falda acquifera preconsolidamento
3.10. Analisi del flusso
3.10.1. Flusso unidimensionale
3.10.2. Gradiente idraulico critico
3.10.3. Modellazione del flusso
Modulo 4. Sismicità . Meccanica dei mezzi continui e modelli costitutivi. Applicazione a terreni e rocce
4.1. Risposta sismica dei terreni
4.1.1. Effetto sismico sui terreni
4.1.2. Comportamento non lineare nei suoliÂ
4.1.3. Effetti indotti dall'azione sismica
4.2. Studio sismico nei regolamenti
4.2.1. Proprietà delle norme sismiche
4.2.2. Interazione tra i regolamenti internazionali
4.2.3. Confronto dei parametri e convalideÂ
4.3. Stima del movimento del suolo durante il terremoto
4.3.1. Frequenza predominante in uno strato
4.3.2. Teoria della spinta di Jake
4.3.3. Simulazione di Nakamura
4.4. Simulazione e modellazione di terremoti
4.4.1. Formule semi-empiricheÂ
4.4.2. Simulazioni nella modellazione a elementi finiti
4.4.3. Analisi dei risultati Â
4.5. Sismicità nelle fondazioni e nelle strutture
4.5.1. Moduli di elasticità nei terremoti
4.5.2. Variazione nella relazione sforzo-deformazioneÂ
4.5.3. Regole specifiche per i pali da fondazione
4.6. Sismicità negli scaviÂ
4.6.1. Influenza dei terremoti sulla pressione terrestre
4.6.2. Tipologie di perdite di equilibrio nei terremoti
4.6.3. Misure per controllare e migliorare lo scavo durante i terremotiÂ
4.7. Indagini sul sito e calcoli della pericolosità sismica
4.7.1. Criteri generali di progettazione
4.7.2. Rischi sismici nelle strutture
4.7.3. Sistemi speciali di costruzione sismica per fondazioni e struttureÂ
4.8. Liquefazione in terreni granulari saturi
4.8.1. Fenomeno della liquefazione
4.8.2. Affidabilità dei calcoli contro la liquefazione
4.8.3. Evoluzione dei parametri nei suoli liquefattiÂ
4.9. Resilienza sismica nei suoli e nelle rocce
4.9.1. Curve di fragilità Â
4.9.2. Calcolo del rischio sismico
4.9.3. Stima della resilienza nei suoli
4.10. Trasmissione di altri tipi di onde nel terreno Suono attraverso il terreno
4.10.1. Vibrazioni presenti nel terreno
4.10.2. Trasmissione di onde e vibrazioni in diversi tipi di terreno
4.10.3. Modellazione della trasmissione dei disturbi
Modulo 5. Trattamento e miglioramento del terreno
5.1. Obiettivi Movimenti e miglioramenti della proprietÃ
5.1.1. Proprietà interne e globali migliorateÂ
5.1.2. Obiettivi pratici
5.1.3. Miglioramento del comportamento dinamico
5.2. Miglioramento tramite iniezione di composto ad alta pressioneÂ
5.2.1. Tipologia di miglioramento del terreno mediante iniezione ad alta pressione
5.2.2. Caratteristiche del Jet-Grouting
5.2.3. Pressioni di iniezioniÂ
5.3. Colonne di ghiaia
5.3.1. Uso complessivo delle colonne di ghiaia
5.3.2. Quantificazione dei miglioramenti ai terreni
5.3.3. Indicazioni e controindicazioni d'usoÂ
5.4. Miglioramento tramite impregnazione e iniezione chimicaÂ
5.4.1. Caratteristiche delle iniezioni di impregnazione
5.4.2. Caratteristiche delle iniezioni chimiche
5.4.3. Limitazioni del metodo
5.5. Congelamento
5.5.1. Aspetti tecnici e tecnologici
5.5.2. Materiali e proprietà diverse
5.5.3. Aree di applicazione e limitazioni
5.6. Precarico, consolidamento e compattazione Â
5.6.1. Il precarico
5.6.2. Precarico drenato
5.6.3. Controllo durante l'esecuzione
5.7. Miglioramento tramite drenaggio e pompaggio
5.7.1. Drenaggio e pompaggio temporaneo
5.7.2. Utilità e miglioramento quantitativo delle proprietÃ
5.7.3. Comportamento dopo la restituzioneÂ
5.8. Ombrelli micropaloÂ
5.8.1. Esecuzione e limitazioni
5.8.2. Resilienza
5.8.3. Schermi di micropali e tappi di pali stuccatiÂ
5.9. Confronto dei risultati a lungo termine
5.9.1. Analisi comparativa delle metodologie di trattamento dei terreni
5.9.2. Trattamenti secondo la loro applicazione pratica
5.9.3. Combinazione di trattamenti
5.10. Decontaminazione del terreno
5.10.1. Processi fisico-chimici
5.10.2. Processi biologici
5.10.3. Processi termici
Modulo 6. Analisi del pendio e stabilitÃ
6.1. Equilibrio e calcolo della pendenza
6.1.1. Fattori che influenzano la stabilità dei pendiiÂ
6.1.2. Stabilità della fondazione del pendioÂ
6.1.3. Stabilità del corpo in pendenzaÂ
6.2. Fattori che influenzano la stabilitÃ
6.2.1. Stabilità geotecnica
6.2.2. Carichi di pendenza convenzionaliÂ
6.2.3. Carichi accidentali in pendenza Â
6.3. Pendenze in terreni
6.3.1. Stabilità dei pendii nei terreniÂ
6.3.2. Elementi che influenzano la stabilità Â
6.3.3. Metodi di calcoloÂ
6.4. Pendii rocciosi
6.4.1. Stabilità dei pendii rocciosiÂ
6.4.2. Elementi che influenzano la stabilità Â
6.4.3. Metodi di calcoloÂ
6.5. Fondazioni e base di pendii
6.5.1. Requisiti portanti del terrenoÂ
6.5.2. Tipologia di fondazioniÂ
6.5.3. Considerazioni e miglioramenti al terreno di baseÂ
6.6. Rotture e discontinuitÃ
6.6.1. Tipi di instabilità dei pendiiÂ
6.6.2. Rilevamento caratteristico delle perdite di stabilità Â
6.6.3. Miglioramenti della stabilità a breve e lungo termineÂ
6.7. Protezione dei pendiiÂ
6.7.1. Parametri che influenzano il miglioramento della stabilità Â
6.7.2. Protezione dei pendii a breve e lungo termineÂ
6.7.3. Validità temporale di ogni tipo di elemento di protezioneÂ
6.8. Pendii in dighe di materiale scioltoÂ
6.8.1. Elementi particolari dei pendii nelle digheÂ
6.8.2. Comportamento di carico in pendenza di dighe di materiale scioltoÂ
6.8.3. Auscultazione e monitoraggio dello sviluppo della pendenzaÂ
6.9. Dighe in opere marittime
6.9.1. Elementi particolari di pendenze nelle opere marittimeÂ
6.9.2. Comportamento del pendio sotto i carichi delle opere marittimeÂ
6.9.3. Auscultazione e monitoraggio dello sviluppo della pendenzaÂ
6.10. Software di simulazione e benchmarking
6.10.1. Simulazioni per pendii in terreni e in roccia
6.10.2. Calcoli bidimensionaliÂ
6.10.3. Modellazione agli elementi finiti e calcoli a lungo termineÂ
Modulo 7. Fondazioni superficiali
7.1. Plinto e lastre di fondazione
7.1.1. Tipologie di plinto più comuniÂ
7.1.2. Plinto rigido e flessibile Â
7.1.3. Fondazioni superficiali di grandi dimensioniÂ
7.2. Criteri di progettazione e regolamenti
7.2.1. Fattori che influenzano il disegno dei plintoÂ
7.2.2. Elementi inclusi nei regolamenti internazionali delle fondazioniÂ
7.2.3. Confronto generale tra i criteri normativi per le fondazioni poco profondeÂ
7.3. Azioni sulle fondazioni
7.3.1. Azioni negli edificiÂ
7.3.2. Azioni sulle strutture di sostegno
7.3.3. Azioni specifiche del terrenoÂ
7.4. Stabilità della fondazione
7.4.1. Capacità portante del terrenoÂ
7.4.2. Stabilità di scorrimento del plintoÂ
7.4.3. Stabilità al ribaltamentoÂ
7.5. Attrito al suolo e migliore adesioneÂ
7.5.1. Caratteristiche del terreno che influenzano l'attrito terra-strutturaÂ
7.5.2. Attrito terra-struttura a seconda del materiale di fondazioneÂ
7.5.3. Metodologie di miglioramento dell'attrito del suoloÂ
7.6. Riparazione di fondazioni. Sottofondo
7.6.1. Necessità di riparazione delle fondazioniÂ
7.6.2. Tipologia di riparazione
7.6.3. Sottofondo di fondazioniÂ
7.7. Spostamento negli elementi di fondazione
7.7.1. Limitazione dello spostamento nelle fondazioni poco profondeÂ
7.7.2. Considerazione dello spostamento nel calcolo delle fondazioni poco profondeÂ
7.7.3. Calcolo degli spostamenti stimati a breve e lungo termine Â
7.8. Costi relativi comparativi
7.8.1. Valutazione stimata dei costi di fondazioneÂ
7.8.2. Confronto secondo il tipo di fondazioni poco profondeÂ
7.8.3. Costo stimato delle riparazioniÂ
7.9. Metodi alternativi Fosse di fondazioneÂ
7.9.1. Fondazioni superficiali semi-profonde Â
7.9.2. Calcolo e uso dei pozzi di fondazioneÂ
7.9.3. Limiti e incertezze della metodologiaÂ
7.10. Tipi di fallimento delle fondazioni poco profonde
7.10.1. Fallimenti classici e perdite di capacità di fondazioni poco profondeÂ
7.10.2. Resistenza ultima delle fondazioni poco profondeÂ
7.10.3. Capacità complessive e coefficienti di sicurezza  Â
Modulo 8. Fondazioni profonde
8.1. Pali di fondazione: calcolo e dimensionamento
8.1.1. Tipi di pali di fondazione e applicazione ad ogni strutturaÂ
8.1.2. Limiti dei pali come fondazioniÂ
8.1.3. Calcolo dei pali come elementi di fondazione profonda
8.2. Fondazioni profonde alternative
8.2.1. Altri tipi di fondazioni profondeÂ
8.2.2. Caratteristiche speciali delle alternative ai pali di fondazioneÂ
8.2.3. Lavori speciali che richiedono fondazioni alternativeÂ
8.3. Gruppi di pali e tappi di pali
8.3.1. Limiti dei pali come elemento individualeÂ
8.3.2. Tappi per gruppi di paliÂ
8.3.3. Limiti dei gruppi di pali e interazioni tra i paliÂ
8.4. Attrito negativo
8.4.1. Principi fondamentali e influenzaÂ
8.4.2. Conseguenze dell'attrito negativoÂ
8.4.3. Calcolo e attenuazione dell'attrito negativoÂ
8.5. Capacità massime e limitazioni strutturali
8.5.1. Limite strutturale a palo singoloÂ
8.5.2. Capacità massima del gruppo di paliÂ
8.5.3. Interazione con altre strutture Â
8.6. Fallimenti di fondazioni profondeÂ
8.6.1. Instabilità strutturale della fondazione profondaÂ
8.6.2. Capacità massima del terrenoÂ
8.6.3. Diminuzione delle caratteristiche dell'interfaccia terra-palo
8.7. Riparazione di fondazioni profondeÂ
8.7.1. Intervento sul terreno
8.7.2. Intervento sulle fondazioni
8.7.3. Sistemi non convenzionaliÂ
8.8. Pali in grandi struttureÂ
8.8.1. Requisiti speciali per fondazioni specialiÂ
8.8.2. Pali misti: tipologia e usoÂ
8.8.3. Modifiche profonde miste in strutture specialiÂ
8.9. Controlli di continuità sonica e auscultazione
8.9.1. Ispezioni pre-implementazioneÂ
8.9.2. Controllo dello stato del calcestruzzo: controlli soniciÂ
8.9.3. Auscultazione di fondazioni in servizioÂ
8.10. Software di dimensionamento delle fondazioni
8.10.1. Simulazioni di pali individuali
8.10.2. Modellazione di tappi per pali e assemblaggi strutturaliÂ
8.10.3. Metodi agli elementi finiti nella modellazione delle fondazioni profondeÂ
Modulo 9. Strutture di contenimento: muri e schermi
9.1. Spinte a terra
9.1.1. Spinte presenti nelle strutture di sostegno
9.1.2. Impatto dei carichi di superficie sulle spinte
9.1.3. Modellazione dei carichi sismici sulle strutture di sostegnoÂ
9.2. Moduli di pressione e zavorra e coefficienti di zavorra
9.2.1. Determinazione delle proprietà geologiche che influenzano le strutture di sostegnoÂ
9.2.2. Modelli a molla per la simulazione di strutture di sostegno
9.2.3. Modulo di pressione e coefficiente di zavorra come elementi di resistenza del terrenoÂ
9.3. Muri: tipologia e basi
9.3.1. Tipologia di muri e differenze nel comportamento dei muriÂ
9.3.2. Particolarità di ciascuna delle tipologie per quanto riguarda il calcolo e le limitazioniÂ
9.3.3. Fattori che influenzano la fondazione dei muriÂ
9.4. Palancole continue, palancole e schermi per pali
9.4.1. Differenze fondamentali nell'applicazione di ciascuna delle tipologie di displayÂ
9.4.2. Caratteristiche particolari di ogni tipoÂ
9.4.3. Limiti strutturali di ogni tipologiaÂ
9.5. Progettazione e calcolo dei pali
9.5.1. Schermi a pila
9.5.2. Limitazione dell'uso dei vagli a pila
9.5.3. Pianificazione, performance e specificità dell'implementazioneÂ
9.6. Progettazione e calcolo di vagli continuiÂ
9.6.1. Schermi continui: tipi e particolaritÃ
9.6.2. Limitazione degli usi di display continui
9.6.3. Pianificazione, performance e specificità dell'implementazioneÂ
9.7. Ancoraggio e rinforzo
9.7.1. Elementi di limitazione del movimento nelle strutture di sostegnoÂ
9.7.2. Tipi di ancoraggio ed elementi limitantiÂ
9.7.3. Controllo delle iniezioni e dei materiali da iniezioneÂ
9.8. Movimenti del terreno nelle strutture di sostegno Â
9.8.1. Rigidità di ogni tipo di struttura di contenimentoÂ
9.8.2. Limitazione dei movimenti a terraÂ
9.8.3. Metodi di calcolo empirico e agli elementi finiti per i movimentiÂ
9.9. Â Diminuzione della pressione idrostatica
9.9.1. Carichi idrostatici su strutture di sostegnoÂ
9.9.2. Comportamento a lungo termine della pressione idrostatica delle strutture di sostegnoÂ
9.9.3. Drenaggio e impermeabilizzazione di struttureÂ
9.10. Affidabilità nella progettazione di strutture di sostegno
9.10.1. Calcolo statistico nelle strutture di sostegno
9.10.2. Coefficienti di sicurezza per ogni criterio di progettazione
9.10.3. Tipologia di cedimenti nelle strutture di sostegno
Modulo 10. Ingegneria dei tunnel e delle miniere
10.1. Metodologie di scavo
10.1.1. Applicazioni di metodologie secondo la geologia
10.1.2. Metodologie di scavo secondo la lunghezza
10.1.3. Rischi di costruzione delle metodologie di scavo dei tunnelÂ
10.2. Tunnel di terra – tunnel di roccia
10.2.1. Differenze fondamentali nello scavo di tunnel secondo il terrenoÂ
10.2.2. Problemi nello scavo di tunnel nei terreniÂ
10.2.3. Problemi presenti nello scavo di tunnel nelle rocce
10.3. Tunnel con metodi convenzionaliÂ
10.3.1. Metodologie di scavo convenzionale
10.3.2. Scavo del terrenoÂ
10.3.3. Rendimenti secondo la metodologia e le caratteristiche geotecnicheÂ
10.4. Tunnel con metodi meccanici (TBM)
10.4.1. Tipologie di TBM
10.4.2. Supporti in gallerie scavate con TBMÂ
10.4.3. Rendimenti secondo la metodologia e le caratteristiche geomeccanicheÂ
10.5. Microtunnel
10.5.1. Gamma di utilizzo dei microtunnel
10.5.2. Metodologie secondo gli obiettivi e la geologiaÂ
10.5.3. Rivestimenti e limiti dei microtunnelÂ
10.6. Supporto e rivestimenti
10.6.1. Metodologia generale di calcolo del sostegnoÂ
10.6.2. Dimensionamento dei rivestimenti finaliÂ
10.6.3. Comportamento a lungo termine dei rivestimenti
10.7. Pozzi, gallerie e collegamentiÂ
10.7.1. Dimensionamento di pozzi e gallerie
10.7.2. Connessioni e brecce di tunnel temporaneiÂ
10.7.3. Elementi ausiliari nello scavo di pozzi, gallerie e collegamentiÂ
10.8. Ingegneria mineraria
10.8.1. Caratteristiche particolari dell'ingegneria minerariaÂ
10.8.2. Tipi particolari di scavo
10.8.3. Piani particolari di scavo della minieraÂ
10.9. Movimenti a terra Posti a sedere
10.9.1. Fasi di movimento negli scavi di tunnelÂ
10.9.2. Metodi semi-empirici per la determinazione delle sedute nelle gallerieÂ
10.9.3. Metodologie di calcolo agli elementi finitiÂ
10.10. Carichi sismici e idrostatici nei tunnel
10.10.1. Influenza dei carichi idraulici sui supporti  RivestimentiÂ
10.10.2. Carichi idrostatici a lungo termine nei tunnelÂ
10.10.3. Modellazione sismica e il suo impatto sulla progettazione dei tunnel
Modulo 11. Appalti e gestione aziendale Â
11.1. Fasi di vita della strada Â
11.1.1. Pianificazione Â
11.1.2. Progetto Â
11.1.3. Costruzione Â
11.1.4. Conservazione Â
11.1.5. Utilizzo Â
11.1.6. Finanziamento Â
11.2. Tipi di appaltoÂ
11.2.1. Opere Â
11.2.2. Servizi Â
11.2.3. Concessioni Â
11.3. L’appaltoÂ
11.3.1. Bando di appalto Â
11.3.2. Assegnazione Â
11.3.3. Struttura contrattuale Â
11.3.4. Limiti di tempo per l'esecuzione Â
11.3.5. Varianti al contratto Â
11.3.6. Clausole sociali Â
11.3.7. Clausola di avanzamento Â
11.4. Sistemi di gestioneÂ
11.4.1. Sistemi di gestione integrata Â
11.4.2. Altri sistemi coperti dalle norme ISO Â
11.4.3. Sistema di gestione dei ponti  Â
11.4.4. Sistema di gestione delle pavimentazioni  Â
11.4.5. CMMS Â
11.4.6. Indicatori di gestione Â
11.5. Aspetti rilevanti durante i lavoriÂ
11.5.1. Salute e sicurezza Â
11.5.2. Subappalto Â
11.5.3. L'ambiente Â
11.5.4. Controllo di qualità  Â
11.6. Impresa e imprenditorialità Â
11.6.1. Strategia e analisi strategica Â
11.6.2. Modelli aziendali Â
11.6.3. Risorse Umane Â
11.6.4. Modelli di business e Marketing Â
11.7. Gestione aziendaleÂ
11.7.1. Strumenti e modelli di analisi  Â
11.7.2. Certificazioni e conformità  Â
11.7.3. Vantaggi competitivi Â
11.7.4. Ottimizzazione e digitalizzazione Â
11.8. Gestione economicaÂ
11.8.1. Analisi del rischio Â
11.8.2. Bilancio pubblico Â
11.8.3. Lavori privati, negoziazione e gare d'appalto Â
11.8.4. Analisi dei costi Â
11.9. Internazionalizzazione del settore Â
11.9.1. Mercati principali Â
11.9.2. Modelli di contratto Â
11.9.3. Come essere competitivi all'estero Â
11.10. La tecnologia al servizio della sostenibilità  Â
11.10.1. Accesso ai database Â
11.10.2. L'uso di tecniche di intelligenza artificiale Â
11.10.3. Droni sulle strade Â
Modulo 12. Layout, livellamento e costruzione della pavimentazione Â
12.1. Pianificazione e progettazione stradale Â
12.1.1. Sviluppo ed evoluzione dei materiali Â
12.1.2. Studio e progetto preliminari Â
12.1.3. Il progetto Â
12.2. Il layoutÂ
12.2.1. Layout del piano Â
12.2.2. Layout di elevazione Â
12.2.3. Sezione trasversale Â
12.2.4. Drenaggio Â
12.3. Lavori di sterro, scavo e brillamento Â
12.3.1. Lavori di sterro Â
12.3.2. Gli scavi Â
12.3.3. Scavi ed esplosioni controllate Â
12.3.4. Azioni singolari Â
12.4. Dimensionamento della pavimentazioneÂ
12.4.1. Spianata Â
12.4.2. Sezioni di pavimentazione Â
12.4.3. Calcolo analitico Â
12.5. Elementi costitutivi delle pavimentazioni bituminose Â
12.5.1. Aggregati Â
12.5.2. Bitumi e leganti Â
12.5.3. Filler Â
12.5.4. Additivi Â
12.6. Miscele bituminose a caldo Â
12.6.1. Miscele bituminose convenzionali Â
12.6.2. Conglomerati bituminosi discontinui Â
12.6.3. Conglomerati bituminosi di tipo SMA Â
12.7. Gestione di un impianto di asfaltatura Â
12.7.1. Organizzazione dell'impianto Â
12.7.2. Dosaggio della miscela: formule di lavoro Â
12.7.3. Controllo qualità : marchio CE Â
12.7.4. Mantenimento dell'impianto Â
12.8. Conglomerati bituminosi a freddo Â
12.8.1. Impasti bituminosi Â
12.8.2. Spruzzatura di ghiaia Â
12.8.3. Miscela fredda Â
12.8.4. Tecniche complementari: Sigillatura delle crepe, ecc. Â
12.9. Pavimentazioni rigideÂ
12.9.1. Disegno Â
12.9.2. Posa Â
12.9.3. Manutenzione delle pavimentazioni rigide Â
12.10. Â PosaÂ
12.10.1. Trasporto e pavimentazione Â
12.10.2. Compattazione Â
12.10.3. Buone pratiche Â
Modulo 13. Gallerie e opere di pavimentazione Â
13.1. Riciclaggio in situ e stabilizzazione delle pavimentazioni con cemento e/o calce Â
13.1.1. Stabilizzazione in situ con calce Â
13.1.2. Stabilizzazione in situ con cemento Â
13.1.3. Riciclaggio in situ delle pavimentazioni con cemento Â
13.2. Riciclaggio di miscele bituminose  Â
13.2.1. Macchine per il riciclaggio Â
13.2.2. Riciclaggio in situ a freddo con emulsione bituminosa Â
13.2.3. Riciclaggio in impianto (RAP) Â
13.3. Monitoraggio della pavimentazione Â
13.3.1. Valutazione del deterioramento Â
13.3.2. Uniformità della superficie Â
13.3.3. Adesione della pavimentazione Â
13.3.4. Deviazioni Â
13.4. Operazioni di manutenzione delle pavimentazioni Â
13.4.1. Riparazione del deterioramento Â
13.4.2. Rifacimento della superficie e rinnovo dello strato d'usura Â
13.4.3. Correzione del CRT Â
13.4.4. Correzione del IRI Â
13.4.5. Riabilitazione della pavimentazione Â
13.5. Azioni una tantumÂ
13.5.1. Funzionamento dell'asfalto nelle aree urbane Â
13.5.2. Azioni sulle strade ad alta capacità  Â
13.5.3. Utilizzo di geogriglie e/o geocompositi Â
13.6. Gallerie. NormativaÂ
13.6.1. Costruzione Â
13.6.2. Utilizzo Â
13.6.3. Internazionale Â
13.7. Tipologia di tunnelÂ
13.7.1. A cielo aperto Â
13.7.2. Sotterraneo Â
13.7.3. Con scavatori Â
13.8. Caratteristiche generali dei tunnel Â
13.8.1. Scavo e supporto Â
13.8.2. Impermeabilizzazione e rivestimento Â
13.8.3. Drenaggio del tunnel Â
13.8.4. Singolarità internazionali Â
13.9. Inventario e ispezione delle gallerieÂ
13.9.1. Inventario  Â
13.9.2. Apparecchiature di scansione laser  Â
13.9.3. Termografia Â
13.9.4. Georadar Â
13.9.5. Sismica passiva Â
13.9.6. Sismica a rifrazione Â
13.9.7. Carotaggi Â
13.9.8. Trivellazioni e estrazione di campioni Â
13.9.9. Estrazione di campioni del rivestimento Â
13.9.10. Valutazione delle condizioni Â
13.10. Manutenzione del tunnelÂ
13.10.1. Manutenzione ordinaria Â
13.10.2. Manutenzione straordinaria Â
13.10.3. Operazioni di ristrutturazione Â
13.10.4. Riabilitazione Â
13.10.5. Rinforzo  Â
Modulo 14. Strutture e muratura Â
14.1. Evoluzione delle strutture Â
14.1.1. Ingegneria romana Â
14.1.2. Evoluzione dei materiali Â
14.1.3. Evoluzione dei calcoli strutturali Â
14.2. Opere di passaggioÂ
14.2.1. Pontile Â
14.2.2. Ponte 
14.2.3. Opere singolari per la conservazione della fauna selvatica Â
14.3. Altre struttureÂ
14.3.1. Muri e strutture di sostegno Â
14.3.2. Passerelle  Â
14.3.3. Portici e banner  Â
14.4. Piccola muratura e drenaggio Â
14.4.1. TubatureÂ
14.4.2. Tombini  Â
14.4.3. Fognature  Â
14.4.4. Elementi di drenaggio nelle strutture  Â
14.5. Sistema di gestione dei pontiÂ
14.5.1. InventarioÂ
14.5.2. Sistematizzazione della gestione della struttura  Â
14.5.3. Indici di gravità   Â
14.5.4. Pianificazione dell'azione  Â
14.6. Ispezione delle struttureÂ
14.6.1. Ispezioni di routine  Â
14.6.2. Ispezioni principali generali  Â
14.6.3. Ispezioni principali dettagliate  Â
14.6.4. Ispezioni speciali  Â
14.7. Manutenzione strutturaleÂ
14.7.1. Manutenzione ordinaria  Â
14.7.2. Operazioni di ristrutturazione   Â
14.7.3. Riabilitazione  Â
14.7.4. Rinforzo  Â
14.8. Azioni di manutenzione una tantum Â
14.8.1. Giunti di dilatazione Â
14.8.2. Supporto Â
14.8.3. Rivestimenti in cemento Â
14.8.4. Adeguatezza dei sistemi di contenimento  Â
14.9. Strutture singolariÂ
14.9.1. Per il design Â
14.9.2. Per la luce Â
14.9.3. Per i materiali Â
14.10. Il valore delle struttureÂ
14.10.1. Gestione delle attività  Â
14.10.2. Crollo. Costi di indisponibilità   Â
14.10.3. Valore patrimoniale Â
Modulo 15. Impianti elettromeccanici
15.1. Impianti su strada Â
15.1.1. Concetti fondamentali Â
15.1.2. A cielo aperto Â
15.1.3. In galleria Â
15.1.4. Manutenzione predittiva Â
15.2. Illuminazione a cielo aperto Â
15.2.1. InstallazioneÂ
15.2.2. Manutenzione preventiva Â
15.2.3. Manutenzione correttiva Â
15.3. L’illuminazione in galleriaÂ
15.3.1. Installazione Â
15.3.2. Manutenzione preventiva  Â
15.3.3. Manutenzione correttiva  Â
15.4. Alimentazione elettricaÂ
15.4.1. Installazione  Â
15.4.2. Manutenzione preventiva  Â
15.4.3. Manutenzione correttiva  Â
15.5. Gruppi elettrogeni e UPSÂ
15.5.1. Installazione  Â
15.5.2. Manutenzione preventiva  Â
15.5.3. Manutenzione correttiva  Â
15.6. VentilazioneÂ
15.6.1. Installazione  Â
15.6.2. Manutenzione preventiva  Â
15.6.3. Manutenzione correttiva  Â
15.7. Stazioni di pompaggioÂ
15.7.1. Installazione Â
15.7.2. Manutenzione preventiva Â
15.7.3. Manutenzione correttiva Â
15.8. Sistemi PCIÂ
15.8.1. Installazione Â
15.8.2. Manutenzione preventiva Â
15.8.3. Manutenzione correttiva Â
15.9. Stazioni di filtraggio di particelle e gas Â
15.9.1. Installazione Â
15.9.2. Manutenzione preventiva Â
15.9.3. Manutenzione correttiva Â
Modulo 16. Strutture per il traffico Â
16.1. Il locale tecnico Â
16.1.1. Descrizione Â
16.1.2. Documentazione Â
16.1.3. Mantenimento Â
16.2. Attrezzatura CST  Â
16.2.1. Software di controllo Â
16.2.2. Integrazione delle applicazioni Â
16.2.3. Sistema di supporto alle decisioni Â
16.3. ERU/PLCÂ
16.3.1. Installazione Â
16.3.2. Manutenzione preventiva Â
16.3.3. Manutenzione correttiva Â
16.4. CCTV/DAIÂ
16.4.1. Installazione  Â
16.4.2. Manutenzione preventiva  Â
16.4.3. Manutenzione correttiva  Â
16.5. Centralina SOS e radiocomunicazioni  Â
16.5.1. Installazione  Â
16.5.2. Manutenzione preventiva  Â
16.5.3. Manutenzione correttiva  Â
16.6. Segnalazione variabileÂ
16.6.1. Installazione  Â
16.6.2. Manutenzione preventiva  Â
16.6.3. Manutenzione correttiva  Â
16.7. Attrezzature di accessoÂ
16.7.1. Installazione  Â
16.7.2. Manutenzione preventiva  Â
16.7.3. Manutenzione correttiva  Â
16.8. Rilevamento delle condizioni atmosfericheÂ
16.8.1. Installazione  Â
16.8.2. Manutenzione preventiva  Â
16.8.3. Manutenzione correttiva  Â
16.9. Stazioni del trafficoÂ
16.9.1. Installazione  Â
16.9.2. Manutenzione preventiva  Â
16.9.3. Manutenzione correttiva  Â
16.10. Altri impiantiÂ
16.10.1. Diffusione sonora  Â
16.10.2. Telecamere termiche  Â
16.10.3. Rilevamento incendi  Â
Modulo 17. Altri elementi della strada Â
17.1. Segnaletica verticale Â
17.1.1. Tipi di segnaletica verticale Â
17.1.2. Ispezioni Â
17.1.3. Prestazioni Â
17.2. Segnaletica orizzontaleÂ
17.2.1. Tipi di segnaletica stradale Â
17.2.2. Auscultazione Â
17.2.3. Prestazioni Â
17.3. Lampeggiatori, isole spartitraffico e cordoli Â
17.3.1. Tipi di segnaletica Â
17.3.2. Ispezioni Â
17.3.3. Prestazioni Â
17.4. Sistemi di contenimentoÂ
17.4.1. Tipi di sistemi di contenimento Â
17.4.2. Ispezioni Â
17.4.3. Prestazioni Â
17.5. ChiusureÂ
17.5.1. Componenti Â
17.5.2. Inventario e Ispezione Â
17.5.3. Mantenimento Â
17.6. DrenaggioÂ
17.6.1. Elementi di drenaggio Â
17.6.2. Inventario e Ispezione Â
17.6.3. MantenimentoÂ
17.7. Pendii e vegetazione Â
17.7.1. Sistemi di protezione dei pendii Â
17.7.2. Inventario e Ispezione Â
17.7.3. Mantenimento Â
17.8. Passaggi a livello Â
17.8.1. Strada - Ferrovia Â
17.8.2. Strada - Aeroporto Â
17.8.3. Strada - Pista ciclabile Â
17.9. Prevenzione dei rischi sul lavoroÂ
17.9.1. Idiosincrasia del settore Â
17.9.2. Buone pratiche Â
17.9.3. L'importanza dell’educazione Â
17.9.4. La tecnologia al servizio della Prevenzione Â
17.10. Il ciclo di vitaÂ
17.10.1. Costruzione e inizio dei lavori Â
17.10.2. Manutenzione e uso Â
17.10.3. Fine del ciclo di vita utile Â
Modulo 18. Utilizzo Â
18.1. Uso e difesa Â
18.1.1. Regolamenti applicabili Â
18.1.2. Difesa della strada Â
18.1.3. Uso della strada Â
18.2. Gestione dei fascicoli amministrativi Â
18.2.1. Autorizzazioni per lavori, trasporti speciali o eventi sportivi  Â
18.2.2. Richieste di risarcimento danni  Â
18.2.3. Procedimenti sanzionatori  Â
18.3. Studi sul trafficoÂ
18.3.1. Previsioni di traffico per il progetto  Â
18.3.2. Il modello di traffico basato sulle informazioni  Â
18.3.3. Sfruttamento dei dati di traffico  Â
18.4. Sicurezza stradaleÂ
18.4.1. Competenze Â
18.4.2. Attori della sicurezza stradale Â
18.4.3. L'importanza della formazione e dell'informazione Â
18.4.4. L'audit sulla sicurezza stradale Â
18.4.5. Esperienze internazionali Â
18.5. Sistemi di gestione ISOÂ
18.5.1. Gestione delle attività  Â
18.5.2. Sistema di gestione della sicurezza stradale Â
18.5.3. Efficienza energetica Â
18.5.4. Altri sistemi di gestione Â
18.6. Manutenzione invernaleÂ
18.6.1. Piano di Manutenzione Invernale Â
18.6.2. Macchinari Â
18.6.3. Flussi Â
18.7. Il centro di controlloÂ
18.7.1. Gestione del traffico  Â
18.7.2. Gestione delle strutture  Â
18.7.3. Risposta agli incidenti  Â
18.8. Manuale operativoÂ
18.8.1. Attori operativi: Autorità amministrativa, gestore della galleria, responsabile della sicurezza, operatore 
18.8.2. Revisione e approvazione Â
18.8.3. Sulla struttura del manuale operativo  Â
18.9. Condizioni operative minime Â
18.9.1. Atmosferiche Â
18.9.2. CCTV Â
18.9.3. Ventilazione Â
18.9.4. PCI Â
18.9.5. Illuminazione Â
18.9.6. Idranti Â
18.9.7. Alta tensione Â
18.9.8. Altri impianti Â
18.10. Operatore di tunnelÂ
18.10.1. Operatore del centro di controllo Â
18.10.2. Operatore di manutenzione Â
18.10.3. Operatore di risposta agli incidenti Â
Modulo 19. Il BIM nelle strade Â
19.1. Origini delle informazioni Â
19.1.1. Documentazione di progetto Â
19.1.2. Inventario di rete Â
19.1.3. CMMS Â
19.1.4. ITS Â
19.2. BIM a livello concettuale Â
19.2.1. Regolamenti applicabili Â
19.2.2. Descrizione della metodologia BIM  Â
19.2.3. Vantaggi del BIM Â
19.3. Implementazione della metodologia BIM in un'infrastruttura in servizio Â
19.3.1. Codifica delle attività  Â
19.3.2. Codifica della documentazione Â
19.3.3. Dizionario degli attributi Â
19.3.4. IFC Â
19.4. Il modello BIM nella manutenzione e nell'esercizio  Â
19.4.1. Integrazione delle diverse piattaforme  Â
19.4.2. L'importanza della gestione dei documenti  Â
19.4.3. Conoscenza dello stato dell'infrastruttura  Â
19.5. Esperienze BIM in altre infrastruttureÂ
19.5.1. Il BIM nelle ferrovie  Â
19.5.2. Il BIM nell'edilizia  Â
19.5.3. BIM nell’industria  Â
19.6. Software BIMÂ
19.6.1. Pianificazione Â
19.6.2. Open BIM Â
19.6.3. Modellazione 3D Â
19.7. Gestione BIMÂ
19.7.1. ISO 119.50 Â
19.7.2. BIM manager Â
19.7.3. Ruoli del BIM Â
19.8. Gemelli digitaliÂ
19.8.1. Descrizione Â
19.8.2. Funzionamento  Â
19.8.3. Vantaggi  Â
19.9. Altre competenze da sviluppare da parte dell'operatore di strada Â
19.9.1. Database Â
19.9.2. Programmazione in Python Â
19.9.3. Big Data Â
19.10. Nuove tecnologieÂ
19.10.1. Stampa 3D Â
19.10.2. Realtà virtuale, realtà aumentata Â
19.10.3. Nuvola di punti Â
Modulo 20. La strada del futuro Â
20.1. Equità sociale Â
20.1.1. Politiche di parità  Â
20.1.2. Trasparenza Â
20.1.3. Telelavoro. Possibilità  Â
20.2. L'ambienteÂ
20.2.1. Economia circolare  Â
20.2.2. Autonomia energetica stradale Â
20.2.3. Utilizzo energetico del sottosuolo Â
20.2.4. Nuovi progetti in fase di sviluppo Â
20.3. Presente continuoÂ
20.3.1. RSC Â
20.3.2. Responsabilità degli amministratori Â
20.3.3. La strada durante la pandemia Â
20.4. Dall'informazione passiva a quella attiva Â
20.4.1. L'utente iperconnesso Â
20.4.2. Informazioni incrociate con altre modalità di trasporto Â
20.4.3. Reti Sociali Â
20.5. UtilizzoÂ
20.5.1. Gestione variabile della velocità  Â
20.5.2. Pagamento per consumo Â
20.5.3. Ricarica elettrica dinamica Â
20.6. Reti 5GÂ
20.6.1. Descrizione della rete Â
20.6.2. Implementazione della rete Â
20.6.3. Utilità  Â
20.7. Il veicolo connessoÂ
20.7.1. Strada - veicolo Â
20.7.2. Veicolo - strada Â
20.7.3. Veicolo - veicolo Â
20.8. Il veicolo autonomoÂ
20.8.1. Principi fondamentali Â
20.8.2. Che effetto ha sulla strada? Â
20.8.3. Servizi necessari Â
20.9. Smart RoadsÂ
20.9.1. Strade solari Â
20.9.2. Decarbonizzazione delle strade Â
20.9.3. Strada ed energia solare Â
20.9.4. L'asfalto del futuro Â
20.10. Applicazioni a portata di mano Â
20.10.1. Intelligenza artificiale: riconoscimento delle immagini Â
20.10.2. Droni sulla strada: dalla sorveglianza all'ispezione 
20.10.3. La robotica al servizio della sicurezza sul lavoro
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Master Specialistico in Geotecnica e Costruzione di Opere Stradali
Le strade sono una delle vie di trasporto più importanti per svolgere molte delle attività della nostra vita quotidiana, dagli spostamenti verso i luoghi di studio e lavoro, al trasporto del cibo. Si tratta di aspetti essenziali che, se non venissero realizzati, comprometterebbero il funzionamento e la stabilità dei tessuti sociali, economici e culturali dei diversi Paesi. Insomma, le strade pubbliche sono un servizio assolutamente necessario che richiede professionisti formati affinché la loro costruzione e manutenzione siano adeguate. Tenendo conto che si tratta di un compito molto complesso e che dipende da molti fattori a cui può contribuire una formazione completa e specifica, presso TECH Università Tecnologica sviluppiamo il Master Specialistico in Geotecnica e Costruzione di Opere Stradali. Attraverso un programma completo e aggiornato che offre tutte le conoscenze necessarie per specializzarsi con garanzie, farai un passo definitivo per assicurarti un futuro di successo in questo campo dell'ingegneria, un'area che richiede personale di qualità per costruire i percorsi del presente e del futuro futuro.
Specializzati in geotecnica e fondamenta
Di pari passo con metodologie innovative, il supporto di esperti del settore e un piano di studi studiato con il massimo rigore accademico, acquisirai e perfezionerai competenze che ti permetteranno di raggiungere i tuoi obiettivi professionali nel campo della geotecnica e delle costruzioni stradali. Potrai così individuare le maggiori differenze tra il comportamento dinamico e quello statico dei terreni e delle rocce, definire le tecniche adeguate per ogni progetto edilizio, conoscere nel dettaglio i fattori che incidono sulla sicurezza e il comfort della strada, i parametri che misurarlo e le possibili azioni per la sua correzione. Questo programma si propone come un'opportunità inedita, completa ed efficace per promuovere la crescita del tuo profilo professionale. Ottieni la certificazione nella più grande Facoltà di Ingegneria!